Perso nel blu

E "Tap Gun" s'innamorò del mostro ...


Cose dell'altro mondo, o meglio, del nuovo mondo ... il romanzo sul mostro di Firenze scritto a 4 mani da Mario Spezi e Douglas Preston ha sbancato gli USA. Primo per otto settimane nelle classifiche di vendita. Tralasciando il fatto che questo successo è dovuto principalmente agli aspetti più scabrosi e morbosi della storia, più che a quelli storico/giudiziario/investigativi (si sa gli americani sono gente fine, discreta e di classe ...) la notizia più gustosa della settimana è che, a quanto pare, il suddetto best seller, sia finito nella mani del buon Tommasino Crociera che ne ha fatto la sua lettura preferita sotto l'ombrellone. A quanto si dice "The monster of Florence" ha appassionato il buon Tap Gun come non succedeva da anni, tenendolo appiccicato alle 315 pagine come un'ape sul miele. Fin qui nulla di strano, anzi confidando in un interesse un pò più elevato e rivolto a quegli aspetti tralasciati dai suoi connazionali, verrebbe quasi da fare i complimenti a Tom Cruise per questa lettura "di livello" (qualcosa che fino ad oggi avrei considerato per lui una vera e propria Mission Impossible ...) . Invece no. Niente complimenti. I motivi di tanto entusiasmo sono gli stessi: morboso e viscido interesse per gli aspetti più crudi e tragici della storia, conditi poi da una punta di curiosità investigativa da Signora in giallo visto l'alone di mistero che , ahimè, circonda ancora questa triste storia. Ma sì facciamo finta di nulla, anche fin qui nulla da dire ... se non fosse che una volta terminato il romanzo, Cruise non ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi comune mortale, che so raccontare la trama alla moglie (... vabbeh che trattandosi di Katie Holmes ...), telefonare ad un amico per consigliare il libro o anche semplicemente fermarsi a riflettere su quanto appena letto. No, un divo di Hollywood queste cose non le fa, uno come lui se prova interessa per qualcosa ... la compra. E infatti, detto e fatto, ha acquistato i diritti del libro con la seria intenzione di farne un film ! Sarebbe già tutto pronto, dallo sceneggiatore Christopher McQuarry (Oscar per I soliti sospetti), alla troupe fino a qualche nome per il cast (ancora segreto) . Così, fra un annetto Firenze vedrà l'unione di 3 case di produzione come United Artists, MGM e Warner pronte a rendere planetaria la più tragica e controversa storia di cronaca nera del nostro paese. Mah, in fondo è un bene, farne un film significa renderla immortale e monito perenne agli occhi delle future generazioni, l'importante è che Cruise abbandoni l'idea di voler fare il protagonista (ce lo vedete nei panni di Pacciani?) e che il film, come spesso accade quando Hollywood si traveste da Italia, non diventi il solito grottesco incrocio fra i Soprano, Mission Impossible e X-Files ...