Libri ed editoria

Pausalibro su "I due volti della giustizia": un giallo italiano


Finalmente un libro poliziesco ambientato in Italia, tra Genova e Roma per la precisione, con dei personaggi che rispecchiano la nostra cultura e che ci fa sentire a casa. Pacchi bomba fasulli vengono trovati in diverse stazioni ferroviarie sparse per lo stivale. L'ultimo è stato rinvenuto a Genova. Gianni Fino, sostituto procuratore in cerca di gloria, già parte del pool delle bombe ferroviarie, viene chiamato per essere informato dei fatti. Questa volta l'indagine sembra promettere qualche elemento in più rispetto alle precedenti, per cui cerca di "sbarazzarsi" del suo collega, coinvolto sull'inchiesta di Una bomber, sollecitandolo a tornare a Verona dove l'inchiesta del bombarolo sembra essere ad un punto di svolta. Un colpo di fortuna fa sì che pure il suo superiore diretto decida di prendersi un periodo di ferie. Libero così di muoversi a suo piacimento, senza dover condividere gli onori dell'inchiesta con il suo collega, Gianni cerca di coinvolgere un suo amico poliziotto nell'inchiesta. Paolo accetta subito. L'inchiesta si sviluppa sempre più in maniera tentacolare, coinvolgendo poi Gianni in una seconda inchiesta mentre sta a Roma per una riunione del pool. La storia è scritta bene, ogni singolo elemento è necessario alla storia, a partire dal titolo stesso. Il linguaggio utilizzato è l'italiano di tutti i giorni, senza particolari ricercatezze. Sostanzialmente è un giallo simile come stile a quelli di Connelly, anche se condensato in un numero minore di pagine. Libri come questi fanno bene al panorama editoriale italiano!