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Post n°83 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da deinoteralibri
“Non c’era proprio nulla di diverso dalle altre mattine. Almeno in apparenza”. Alessandra Venturini detta Lexi è la protagonista de “I custodi del destino” (Deinotera) di Maria Teresa Steri. La donna viveva insieme al marito Simone in una piccola cittadina veneta ed era una consulente d’arte di successo. Durante una consulenza in “una villa spettacolare” in Toscana, tre anni prima, la giovane mentre ammirava la raccolta di abiti antichi della Contessa Eleonora Malaterra, proprietaria della magione, ebbe uno strano malessere: “Iniziò a mancarmi il respiro e il cuore prese a battermi rapidamente… svenni”. Da allora la vita non fu più la stessa per Alessandra, infatti, mentre era nel dormiveglia, percepiva una presenza accanto a lei. Poi fu la volta “di ricordi che non avevano a che fare con la mia vita”. Le visioni diventarono ossessionanti, gli attacchi di panico sempre più frequenti. Affranta Alessandra decise di rivolgersi tramite internet a un’anziana signora romana Alba Romanelli che possedeva la capacità di guardare nel passato “Io devo aiutarti, so di poterlo fare… ”. Una volta giunta a Roma Lexi scoprì però che Alba era morta in circostanze misteriose una settimana prima… Che cosa nasconde la misteriosa Associazione culturale Komol, alla quale Alba Romanelli ha lasciato in eredità tutti i suoi beni? L’autrice nel suo primo romanzo affronta il tema non facile e controverso della reincarnazione dell’anima: la metempsicosi, il cui significato letterale è passaggio da un corpo all’altro. Lo spirito rinasce in un altro corpo fisico passato un dato periodo dopo la sua morte terrena. “Non amo la folla” dice Alessandra. È un duro percorso di rinascita quello che deve intraprendere la donna, riappropriarsi della propria esistenza. Un romanzo originale e non scontato, una trama insolita ed emozionante venata di giallo, che colpisce fin dalle prime pagine. Lo stile scorrevole cattura il lettore, che si lascia coinvolgere dalla storia e dalle oscure paure della protagonista. “Vieni pure, Alessandra, ma sappi che quando si inseguono i propri sogni c’è sempre un prezzo da pagare e di solito è molto alto”. Abbiamo intervistato Maria Teresa Steri. Signora Steri qual è il significato del titolo del romanzo e com’è nata l’idea di raccontare la storia di Alessandra? “Da queste domande è nata la storia e soprattutto è nata la mia visione della reincarnazione, che non fa riferimento a ciò che comunemente si intende, ovvero una visione basata sull’Induismo, ma un’ottica più occidentale. In entrambe le concezioni l’anima viene considerata immortale, ma dal punto di vista orientale la rinascita è considerata come la conseguenza dell’attaccamento alla materia, come una necessità per espiare le proprie colpe e godere dei propri meriti, mentre dal punto di vista occidentale (per esempio quello di Rudolf Steiner) è un’occasione di crescita spirituale.” “La pura follia è la chiave dell’iniziazione”. All’inizio di ogni capitolo il Suo libro contiene una frase di Aleister Crowley. Desidera spiegarci chi era questo personaggio? Ogni capitolo infatti ha il nome di una carta dei Tarocchi. Lei crede alla reincarnazione, nella rinascita delle anime? Anche a Lei è accaduta un’esperienza simile a quella della Sua protagonista? Maria Teresa Steri dopo aver conseguito la Laurea in Lettere Moderne ha collaborato per qualche tempo con Radio G alla realizzazione di programmi culturali. Giornalista pubblicista, in questo periodo lavora a Roma come redattrice presso una rivista specializzata in orologi. |
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