Gossshhhhh....
Woooowwwww....
Ordunque. Ad Aprile alcuni pensieri confusi si affaccairono tra gli sperduti pertugi della mia mente e non riuscii a focalizzarne il senso nè la provenienza. Passò il tempo e il povero neurone sopravvissuto al bombardamento atomico compì il suo lavoro, trovando il principio e la fine di ogni pensiero che partorii (perchè fu un processo lungo e doloroso).
Come previsto non ne ho capito il senso e quasi nemmeno le motivazioni. Solo una possibile soluzione rimane...strafregarsene e andare avanti...sperando che davvero domani sia un altro giorno....
Guardare un fiume e attendere che passi il cadavere è sicuramente una buona tattica, ma a volte richiede troppo tempo...piegarsi perchè passa la piena è una buona tattica, ma si rischia di non riuscire a rialzarsi...
Agire. Agire. Agire.
Agisco...
"....ogni volta che non sono coerente, ogni volta che non c'entra niente, ogni volta....che qualcuno si preoccupa per me...ogni volta che non c'è...proprio quando la stavo cercando...."
Diceva Vasco...
Vi capita mai di passare da un momento di estrema gioia a uno di triste malinconia? Vi è mai accaduto di trovarvi in un luogo, in un locale, a casa di amici, e di trovarvi "fuori luogo"? Vi è mai successo che durante una telefonata con una persona importante vi troviate all'improvviso senza più nulla da dire? Vi si è mai presentata la brutta situazione in cui non sapete se "provare" o se "lasciare perdere"? Vi capitano momenti in cui vorreste mollare tutto, prendere la moto o l' automobile piuttosto che il treno e vorreste fuggire lontano da tutto e tutti per prendervi dei momenti di riflessione solitaria?
Ultimamente mi è capitato tutto ciò. Ma sono ancora qui...suggerimenti?
Ahhhhhh....
Ogni tanto mi soffermo a riflettere sotto la luce di un lampione di sera tarda, quando per le strade ci siamo solo io e un paio di gatti che sfrugolano dentro un bidone alla ricerca di cibo...e mentre la sigaretta pende stanca dalle labbra, mi ritrovo a parlare con un barbone alla fermata dei taxi e passeggiando fin sotto al Duomo percorrendo i Navigli, scopro che in fondo un motivo per andare avanti c'è.
Una marea di pensieri si affacciano alla mente.E siccome sono arrivati tutti insieme ci metterò qualche giorno per poterli ricordare, qualche settimana per poterli capire, e qualche mese per rendermi conto che non significano un benemerito....
Certo che a volte mi rileggo e scopro che non ho detto tutto ciò che volevo esprimere.
Intanto una precisazione. Su questo mob solo i membri possono scrivere ma tutti possono commentare.
Ovviamente per diventare membri dovete PRIMA diventare amici, quindi regolatevi di conseguenza.
Se anche voi siete folli e pazzerelli, date un occhio alla tribe "skegge" (membro fresco fresco).
E allora cominciate a pensare. Ma vi fa male. Non tutti ne hanno le capacità (io meno di tutti), però mi accorgo che ogni volta che mi soffermo a riflettere le cose vanno sempre peggio.
O meglio.
Dipende. Dipende dal motivo per cui pensi e specialmente da cosa pensi. E voi direte "Ma noooo!! Giura? Sei un piccolo genio!"
Vero. "E allora dov'è l'inghippo? Perchè ci hai fatto quella premessa (che tra l'altro non abbiamo capito) se poi ci dici cose così ovvie?".
Perchè se è vero, come è vero, che rielaborare le cose a posteriori fa bene, fa sicuramente meglilo elaborarle PRIMA.
Il grande problema di molti è che quando parlano (o pensano) non riflettono abbastanza.
Quante volte, dopo aver detto una vaccata, vi sareste voluti mangiare la lingua, date le conseguenze che ha provocato? Io tante, troppe...e così ho cominciato ad abituami all'idea di riflettere. Profondamente. Su tutto. Certo, ogni tanto mi faccio delle seghe mentali che non le batte nessuno, però trovo una soluzione.
E allora eccoci al punto della discussione.
Quando dovete pensare (riflettere) su qualcosa che vi angustia, che non vi fa dormire, che vi tiene svegli, che vi fa perdere l'appetito, che vi costringe a dire balle, che vi obbliga a rimediare alla meno peggio, fate come me...
NON FATELO! Pensare fa male. Pensare vi fa sorgere ancora più dubbi di prima. Pensare vi obbliga a riconsiderare tuto lo svolgimento dei fatti. Pensare vi porta sempre a un punto morto..." E ora che ho pensato che faccio con le conclusioni che ho trovato??"
Te lo dico io. Puliscitici il ...
Non pensate. Non serve. Volete bere? Bevete. Volete fumare? Fumate. Volete trombare? Se siete ragazze contattatemi, se siete uomini vedo se qualche ragazza che mi ha contattato è disponibile a un gioco a tre. Volete correre a 100 all'ora su una stradina di campagna? Fatelo. Volete uccidervi facendovi i "perott"? Fatelo. Volete passare col rosso alle 3 di mattina? Fatelo. Volete iscriversi a una scuola di cucito? Fatelo. Volete mangiare fino a vomitare? Fatelo. Volete spendere tutti i soldi in vestiti? F.A.T.E.L.O.!
Fatelo, fatelo, fatelo. Basta che non rompete le palle agli altri!
Gente di questo mondo ed extraterrestri in visita, oramai il mondo ci ha abituato a risvegliarci in condizioni pietose dopo una notte brava, e se non vi riusciamo veniamo considerati dei falliti...
Quando hai 17 anni esci tutte le volte che puoi (e che vuoi) con gli amici e se non torni a casa "fatto" la tua compagnia ti considera un fallito. Per cui bevi e fumi. Per cui diventi un tossico alcolizzato.
Quando hai 18 anni alcuni hanno la macchina, e tu vai ancora in giro con i mezzi pubblici. Per cui asfissi i tuoi o tuo fratello per fartela prestare almeno al Sabato sera. Per cui diventi un rompicogl...
Quando hai 19 anni (se ti va bene) sei iscritto all'università, e cominci a uscire tre, quattro volte a settimana. Per cui rompi le palle a tutti i tuoi familiari per farti sganciare più soldi. Per cui i soldi non bastano mai.
Quando hai 20 anni ti accorgi che i tuoi non ti danno più una lira e ti dicono "VAI A LAVORAREEE". Per cui cerchi un lavoro part-time SOTTOPAGATO dove il tuo capo ti fa fare sempre i lavori da mulo. Per cui non hai tempo per trovare un/una ragazza.
Quando hai 21 anni non riesci più a dare gli esami all'università. Per cui tua madre ti ripete "VAI A LAVORAREEE. Però...molla l'università". Per cui perdi un sacco di amici e di uscite.
Quando hai 22 anni ne hai le p...e piene e cerchi casa. Per cui devi veramente trovare un lavoro decente. Per cui ti ritrovi a fare il centralinista alla Telecom.
Da quando hai 23 anni esci al massimo 2 volte a settimana, perchè gli altri giorni sei stanco. Per cui, se non hai provveduto prima, ti ritrovi tutte le sere a casa da solo e di trombare non se ne parla...Per cui ti uccidi di pippe...
