Creato da maremmanick il 19/03/2010

Fantasia e non

Storie e fatti non solo miei

 

 

Parliamo di cose serie

Post n°9 pubblicato il 21 Marzo 2010 da maremmanick

PARLIAMO DI COSE SERIE!!!

...la morte può essere un argomento serio?
Molti la sfidano sistematicamente, altri la rimuovono dalla mente ma quasi tutti la temono!
Lei sa che vincerà sempre e ci guarda nel nostro arrabattarci, con un sorriso sardonico.
Sicuramente apprezzerà chi si dà da fare per cercare di vivere nella maniera più completa e serena.
Come sicuramente sarà perplessa nel vedere quelli che vivono già “quasi morti”.
Credo che mentre stiamo seduti sul divano a guardare certi programmi televisivi demenziali, lei sia lì accanto a limarsi distrattamente le unghie…
La immagino anche al tavolo vicino a noi, appoggiata sui gomiti e con la testa sostenuta tra le mani, osservarci mentre ci strafoghiamo! Che bel sorriso gli si stampa su quel rinsecchito teschio quando ci dedichiamo al famoso “ammazzacaffè”.
In auto la immagino sul sedile posteriore, armeggiare con lo scatto della cintura di sicurezza. Non può sganciarla in quanto non ha una costituzione corporea, ma gli piace un casino provarci. Vorrebbe anche spingere sul pedale dell’acceleratore.
Si è adeguata velocemente alle nuove tecnologie. L’uso delle auto gli ha procurato tante soddisfazioni. Certi mixer, poi, sono fantastici! Alcool e Auto offrono sempre ottime prestazioni. Ricorda con tristezza quando una sbronza era solo una passeggiata contorta verso casa. Al massimo poteva sperare che perdessero l’equilibrio affacciandosi dal parapetto di un ponte. Oppure sperare nell’esasperazione di chi a casa aspettava senza più voglia di sopportare. Tempi oscuri!
Con le guerre si è divertita moltissimo e ha sempre cercato di aiutare la fantasia di chi lavora nel settore delle armi. Le bombe a grappolo sono una meraviglia. Spettacolari e efficaci!
Le bombe nucleari poi gli procurano orgasmi al solo pensarci.
Attualmente è serena, non smania per nuove guerre. Quelle ci sono in numero adeguato e poi ci sono tante aree dove muoiono ancora per fame.
Aree dove l’ignoranza e l’arretratezza culturale porta a far nascere tanti bambini già condannati a morte in breve tempo. Uno spasso! La morte si meraviglia di questa grande opportunità che gli viene offerta, ne approfitta e ringrazia il genere umano che non ha ancora imparato il concetto di solidarietà.
La morte si sposta da una suite d’albergo di lusso dove una giovane ragazza consuma la sua ultima dose di droga e la capanna di paglia dove una madre, pelle o ossa, sente che il corpo del figlio che tiene in braccio è divenuto ancora più inerte e non vede più muovere la ben evidente cassa toracica.
E’ importante capire, però, che la morte non è il dolore. Per molti è la fine di esso.
Anche per questo dobbiamo riconoscergli il diritto di uno spazio adeguato nei nostri pensieri.

 
 
 

...le parole e l'anima!!!

Post n°8 pubblicato il 21 Marzo 2010 da maremmanick

LE PAROLE E L'ANIMA

Un mondo, questo, dove le parole sono fondamentali.
Saperle usare è importante ma è importante anche saperle gestire.
Le parole possono essere scritte in ambienti pubblici, come se fossimo ad un tavolo di un bar.
Accanto c'è chi legge la pagina sportiva di un quotidiano, chi la pagina economica, chi la cronaca, chi la politica chi legge play boy ecc.
Quello che viene detto ad alta voce può essere raccolto dai vicini e se vogliono inserirsi nella discussione saranno sempre ben accettati.
Poi ci sono le parole dette in privato. Come se fossimo accanto su una panchina di fronte al mare, in auto mentre fuori piove, in un letto, da soli.
Privatamente possono essere trasmessi, con più facilità, anche brandelli di anima.
...ma chi li riceve deve saperli custodire.
Sono suoi, sono preziosi. Anche se sembrano parole dentro contengono parte di una persona.
Non sono i soliti saluti, sono emozioni che proseguono un dialogo già avviato. Parole che se prese da sole non hanno molto significato, parole che vivono in un quadro molto più complesso.
Parole che se tradite perdono tutto il significato.
Parole che se rivelate ad altri scoppiano come palloncini punti da un ago, come bolle di sapone.
Parole che non verranno più dette a chi non ha saputo apprezzarle e non ha sentito il bisogno di custodirle con cura in quanto erano sue, come le emozioni che le avevano fatte scrivere.
Il peggior tradimento in questo mondo.
Il "copia incolla" delle emozioni non ha senso, solo le parole verranno copiate, ma le emozini no e si dissolveranno.
Dopo questo ci saranno i soliti saluti.
Non si buttano via le emozioni donandole a chi non sa apprezzarle!
Buona giornata!

 
 
 

Riflessioni da sopra un albero

Post n°7 pubblicato il 21 Marzo 2010 da maremmanick
 
Tag: io

RIFLESSIONI DA SOPRA UN ALBERO

La raccolta delle olive ha anche una funzione socio/familiare.
In questa occasione parliamo moltissimo.
Arriviamo anche a chiarire delle cose che erano rimaste in sospeso da tempo.
Fin qui tutto ok, un vociare simpatico, argomenti a 350 gradi (non ho sbagliato a scrivere, i 10 gradi che ho tralasciato sono specifici di argomenti da non sfrugugnare in famiglia).
Il cane arruffa le reti, io faccio di tutto per far cadere le olive sulla testa di chi è sotto ecc.
Ma c'è una cosa che oggi mi ha fatto inquietare.
Diverse volte i miei figli hanno ricevuto dei rimproveri da parte di mia moglie perché rischiavano un po' nel cogliere le olive più alte.
Il rimprovero era: Andrea non andare così alto, è pericoloso, facci andare babbo!
oppure: Alessandro attento quel ramo è sottile, può rompersi, facci salire babbo!
Considerando che Andrea ha 25 anni ed Alessandro quasi 17, la domanda che nasce spontanea è: ma mia moglie non starà elaborando un uxoricidio perfetto!!!
eccheccazzo
...io sono sacrificabile?

:) 

 
 
 

...mi torna a gola un blog!!!

Post n°6 pubblicato il 21 Marzo 2010 da maremmanick
 
Tag: io

MI TORNA A GOLA UN BLOG!!!

Sarà pericoloso?
Ho mangiato da qualche ora, per cui nessun problema di congestione.
Il più bel blog l'ho fatto a 16 anni. Ma ho capito che era un blog solo a 40 anni.
All'epoca tutto era diverso.
Il telefono era grande come una cabina telefonica.
Gli appuntamenti te li davi con una settimana di preavviso! Da domenica a sabato!!!
Se qualcosa era andato storto non lo nascondevi per più di un minuto e poi gli sguardi divertiti e spietati degli amici! ...e non c'erano scuse da inventare. Una risata e vai!!!
La prima auto, una 500 usata, scelta dopo aver verificato che avesse le modifiche necessarie per un uso appropriato off-road. Quante volte mi sono trovato con la leva del cambio in mano mentre guidavo!!!
Era tutto un favoloso gioco!!!
Il mondo era tutto davanti e basta!!!
...ora il mondo è tutto intorno ed è molto dispersivo!
Troppe distrazioni, troppa superficialità, troppa approssimazione ma, sopratutto, poco coraggio di vivere le emozioni a pieni polmoni!
Ma il blog?
...echeccazzo!!!
...lo farò un'altra volta!
:)

 
 
 

...Campaldino, una battaglia inutile!

Post n°5 pubblicato il 21 Marzo 2010 da maremmanick
 
Tag: viaggio
Foto di maremmanick

CAMPALDINO, STRAGE INUTILE!!!

11 Giugno 1289
Dicono che facesse molto caldo, anche se la notte dopo i fatti deve essere piovuto, stando a quello che dice Dante nel purgatorio a proposito dell'evento,
Nella piana di Campaldino, località del Casentino prov. Arezzo, si schierano due esercti.
Quello Guelfo con maggioranza di fiorentini, compreso Dante e quello Ghibellino degli aretini e simpatizzanti.
Se un giudice imparziale dall'alto avesse potuto esprimere un verdetto sell'esito della battaglia non avrebbe potuto esitare a decretare la vittoria dei Guelfi senza neanche combattere.
Questi avevano schierato circa 1.600 cavalieri - vediamoli come carri armati, e circa10.000 fanti.
I Ghibellini erano presenti con 800 cavalieri e 8.000 fanti.
Gli schieramenti erano piazzati con stesse strategie e le armi in dotazione erano fatte con la stessa tecnologia, nessna arma segreta e nessuna idea rivoluzionaria nel modo di combattere da entrambi gli schieramenti.
I Ghibellini hanno portato il primo attacco con i cavalieri (feditori), ma dopo un primo momento di assestamento, tutto ha preso il verso ovvio per l'esito finale: una disfatta con copioso spargimento di sangue.
Guido Novello, Ghibellino, al comando di un gruppo di fanti e cavalieri di riserva, non ebbe l'avventatezza di far decimare i suoi uomini e non li fece scendere in battaglia. Venne in seguito criticato come codardo.
Dopo la battaglia tutto tornò sostanzialmente come prima.
Qualche città cambiò il tipo di merli sui bastioni, ma per la gente comune, che magari l'ha anche combattuta vincendo o perdendo, tutto come prima.
Credo che l'uomo abbia dentro qualcosa che spesso affiora e gli fa perdere la lucidità in funzione di miti, leggende, convinzioni religiose, so 'na sega per quante altre cose ancora, e fa cazzate immani.
...anche oggi!

:) 

 
 
 
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