Deportivo Apollo

Siamo intramontabili

 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

 

CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO...

Post n°634 pubblicato il 25 Giugno 2010 da DeportivoApollo

Il disastro della nazionale, di gran lunga la peggiore delle storia, è il coronamento perfetto, di una serie di scelte scellerate del calcio italiano:
- conferma di lippi: errore tremendo che pesa almeno per il 50%, perchè porta con se la gestione MAFIOSA delle convocazioni in base ai contratti gestiti dal figlioccio del mister, alla provenienza bianconera e ad un malinteso senso di riconoscenza;

- distribuzione dei diritti tv sbilanciatissima a favore delle grandi che usano i soldi per comprare gli stranieri;

- mancato limite ai giocatori stranieri in squadra, che dovrebbero essere, ade sagerare, max. 6 in campo contemporaneamente (incidentalmente la viola sarebbe già a posto, non le solite strisciate);

- per contro, gestione razzista dei vivai che sembra dare poco spazio ai giocatori figli degli immigrati; impariamo dalla germania tiene allegramente in squadra figli di turchi, polacchi, brasiliani, congolesi etc;

- campionato a 20 squadre che porta a inutile logoramento i giocatori, ieri sera persino i pur generosi De Rossi e Montolivo erano stracotti, quando ne basterebbero 18 con 4 partite inutili in meno, se non 16 - 8 gare in meno -, magari con una sola
retrocessione;

Conservazione, gerontocrazia, grstione mafiosa, conflitti di interessi,
privilegi per i poteri forti, razzismo: l'Italia di Lippi è riuscita ad essere lo specchio perfetto del paese. Il disastro potrebbe avere, da altre parti, un valore catartico, ma tanto Abete, Galliani, Collina etc se ne rimarranno allegramente in carica...

 
 
 

LE TROPPE GRANE DI UN PICCOLO UOMO..

Post n°633 pubblicato il 14 Giugno 2010 da DeportivoApollo

...IL FENOMENO: GRAN CALCIATORE, MA DOTATO DI ALTRETTANTO TALENTO NEL METTERSI NEI GUAI. LA SENTENZA CHE LO CONDANNA DEFINITIVAMENTE A PAGARE I 17MLN AL CHELSEA NE DECRETA, DI FATTO, LA FINE DELLA CARRIERA IN VIOLA (DOVRA' ANDARE PER FORZA A FAR QUATTRINI IN ARABIA O TURCHIA). PECCATO PERCHE' NEL 4-3-3 DEL MISTER "CETNICO", POTEVA PERSINO COESISTERE TALVOLTA IN UN TRIDENTE CON GILA E JOJO DA LECCARSI I BAFFI... 

 
 
 

IL SALUTO DI UN GRANDE UOMO..

Post n°632 pubblicato il 03 Giugno 2010 da DeportivoApollo
Foto di DeportivoApollo

DA WW.FIORENTINA.IT

Lettera Aperta

A chi mi incontra per strada e mi chiama “Cesare”; a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina;

a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola ad una finestra;

a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire ed apprezzare il significato del silenzio;

a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire “io c’ero”, quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all’aeroporto la notte per cantare “forza viola”;

a chi urlava “falli correre” e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l’anima, “Grande Mister, uno di noi” oppure “parlare con te è come se parlassi con un parente”, fratello, zio cugino, padre non fa differenza.

A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po’ malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore.

Cesare

 
 
 

DOBBIAMO PER FORZA PRENDERE LUI..??

Post n°631 pubblicato il 27 Maggio 2010 da DeportivoApollo

..COME NUOVO MISTER??

Certo che il candidato numero 1 alla successione di Prandelli avrebbe potuto scegliere meglio i suoi, ormai defunti, amici: un presidente processato per crimini di guerra dal Tribunale dell'Aja e l'ex capo ultrà della Stella Rossa,  prima criminale comune e poi convinto criminale di guerra. Va bè che allenare la Viola non è come fare il Sindaco di Firenze, ma il passaggio da Cesare a Sinisa e un pò lunghetto...

da www.fiorentina.it

Non rinnega, perché è fiero. Non ha vergogna, perché non c’è paura. Parlare di forza del gruppo, spogliatoio coeso non è il suo rifugio. Per star comodamente al mondo, anche in quello del calcio, basta dire ovvie banalità. Si fa così, è il protocollo da conferenza stampa. Racconta niente, ma basta a sfamare tutti. Sinisa Mihajlovic no. Non la prende mai alla larga, non ci gira attorno. Va dentro il problema, lo spacca, lo analizza. Poi lo ripone daccapo, con un’altra domanda e una nuova ancora, finché sei tu a cercare risposte e a dover ricomporre certezze sgretolate. Mihajlovic è una persona forte, cresciuto sotto il generale Tito, svezzato da due guerre, indurito dall’orgoglio della sua Serbia. Gli storici sogni di grandezza del Paese sono scomparsi, resta a mala pena la voglia di farcela a sopravvivere. L’allenatore del Bologna è un «privilegiato», almeno così dice chi guarda da fuori. E in fondo è vero. Aveva notorietà e miliardi in tasca quando sulla sua casa piovevano bombe. Aveva tutto, ha ancora l’umiltà di non dimenticare da dove viene e chi è.

Il 24 marzo 1999 la Nato cominciò i bombardamenti sulla Federazione Jugoslava. Quando l’hai saputo? Dov’eri?
«In ritiro con la nazionale slava. La notte prima ci avvisarono che la guerra sarebbe potuta cominciare. Eravamo al confine con l’Ungheria, la Federazione ci trasferì in fretta a Budapest. La mattina dopo sulla Cnn c’erano già i caccia della Nato che sventravano la Serbia».

Qual è stata la tua prima reazione?
«Ho contattato i miei genitori, stavano a Novi Sad. Li ho fatti trasferire a Budapest, ma papà non voleva. Da lì siamo partiti per Roma (ai tempi giocava nella Lazio, ndr), ma dopo due giorni mio padre Bogdan ha voluto tornare in Serbia. Mi disse: "Sono già scappato una volta da Vukovar a Belgrado durante la guerra civile. Non lo farò ancora, non potrei più guadare i vicini di casa quando i bombardamenti finiranno". Prese mia madre Viktoria e se ne andarono. Ero preoccupato, ma fiero di lui».

Dieci anni dopo come giudichi quella guerra?
«Devastante per la mia patria e il mio popolo. A Novi Sad c’erano due ponti sul Danubio: li fecero saltare subito. Ci misero in ginocchio dal primo giorno. Prima della guerra per andare dai miei genitori dovevo fare 1,4 km, ma senza ponti eravamo costretti a un giro di 80 chilometri. Per mesi la gente ha sofferto ingiustamente. Bombe su ospedali, scuole, civili: tutto spazzato via, tanto non faceva differenza per gli americani. Sul Danubio giravano solo delle zattere vecchie. Come la giudico? Ho ricordi terribili, incancellabili, inaccettabili».

Ma la reazione della Nato fu dettata dalla follia di Milosevic. La storia dice che fu lui a provocare quella guerra.
«Siamo un popolo orgoglioso. Certo tra noi abbiamo sempre litigato, ma siamo tutti serbi. E preferisco combattere per un mio connazionale e difenderlo contro un aggressore esterno. So dei crimini attribuiti a Milosevic, ma nel momento in cui la Serbia viene attaccata, io difendo il mio popolo e chi lo rappresenta».

L’hai conosciuto?
«Ci ho parlato tre-quattro volte. Aveva una mia maglietta della Stella Rossa di Belgrado e mi diceva: Sinisa se tutti i serbi fossero come te ci sarebbero meno problemi in questa terra».

Il tuo rapporto con gli americani?
«Non li sopporto. In Jugoslavia hanno lasciato solo morte e distruzione. Hanno bombardato il mio Paese, ci hanno ridotti a nulla. Dopo la Seconda Guerra Mondiale avevano aiutato a ricostruire l’Europa, a noi invece non è arrivato niente: prima hanno devastato e poi ci hanno abbandonati. Bambini e animali per anni sono nati con malformazioni genetiche, tutto per le bombe e l’uranio che ci hanno buttato addosso. Che devo pensare di loro?».

Rifaresti tutto ciò che hai fatto in quegli anni, compreso il necrologio per Arkan?
«Lo rifarei, perché Arkan era un mio amico: lui è stato un eroe per il popolo serbo. Era un mio amico vero, era il capo degli ultras della Stella Rossa quando io giocavo lì. Io gli amici non li tradisco né li rinnego. Conosco tanta gente, anche mafiosi, ma non per questo io sono così. Rifarei il suo necrologio e tutti quelli che ho fatto per altri».

Ma le atrocità commesse?
«Le atrocità? Voi parlate di atrocità, ma non c’eravate. Io sono nato a Vukovar, i croati erano maggioranza, noi serbi minoranza lì. Nel 1991 c’era la caccia al serbo: gente che per anni aveva vissuto insieme da un giorno all’altro si sparava addosso. È come se oggi i bolognesi decidessero di far piazza pulita dei pugliesi che vivono nella loro città. È giusto? Arkan venne a difendere i serbi in Croazia. I suoi crimini di guerra non sono giustificabili, sono orribili, ma cosa c’è di non orribile in una guerra civile?»

Sì, ma i croati...
«Mia madre Viktoria è croata, mio papà serbo. Quando da Vukovar si spostarono a Belgrado, mia mamma chiamò suo fratello, mio zio Ivo, e gli disse: c’è la guerra mettiti in salvo, vieni a casa di Sinisa. Lui rispose: perché hai portato via tuo marito? Quel porco serbo doveva restare qui così lo scannavamo. Il clima era questo. Poi Arkan catturò lo zio Ivo che aveva addosso il mio numero di telefono. Arkan mi chiamò: "C’è uno qui che sostiene di essere tuo zio, lo porto a Belgrado". Non dissi niente a mia madre, ma gli salvai la vita e lo ospitai per venti giorni».

Hai nostalgia della Jugoslavia?
«Certo, di quella di Tito. Slavi, cattolici, ortodossi, musulmani: solo il generale è riuscito a tenere tutti insieme. Ero piccolo quando c’era lui, ma una cosa ricordo: del blocco dei Paesi dell’Est la Jugoslavia era il migliore. I miei erano gente umile, operai, ma non ci mancava niente. Andavano a fare spese a Trieste delle volte. Con Tito esistevano valori, famiglia, un’idea di patria e popolo. Quando è morto la gente è andata per mesi sulla sua tomba. Con lui la Jugoslavia era il paese più bello del mondo, insieme all’Italia che io amo e che oggi si sta rovinando».

Sei un nazionalista?
«Che vuol dire nazionalista? Di sicuro non sono un fascista come ha detto qualcuno per la faccenda di Arkan. Ho vissuto con Tito, sono più comunista di tanti. Se nazionalista vuol dire patriota, se significa amare la mia terra e la mia nazione, beh sì lo sono».

È giusta l’indipendenza del Kosovo?
«Il Kosovo è Serbia. Punto. Non si possono cacciare i serbi da casa loro. No, l’indipendenza non è giusta per niente».

Dieci anni dopo la guerra cos’è la Serbia?
«Un paese scaraventato indietro di 50-100 anni. A Belgrado il centro è stato ricostruito, ma fuori c’è devastazione. E anche dentro le persone. Oggi educare un bambino è un’impresa impossibile».

Perché?
«Sotto Tito t’insegnavano a studiare, per migliorarti, magari per diventare un medico, un dottore e guadagnare bene per vivere bene, com’era giusto. Oggi lo sapete quanto prende un primario in Serbia? 300 euro al mese e non arriva a sfamare i suoi figli. I bimbi vedono che soldi, donne, benessere li hanno solo i mafiosi: è chiaro che il punto di riferimento diventa quello. C’è emergenza educativa in Serbia. L’educazione dobbiamo far rinascere».

Sei ambasciatore Unicef da dieci anni e hai aperto una casa di accoglienza per gli orfani a Novi Sad.
«Sì è vero, ce ne sono 150, ma non ne voglio parlare. So io ciò che faccio per il mio Paese. Una cosa non ho mai fatto, come invece alcuni calciatori croati: mandare soldi per comprare armi».

L’immagine peggiore che hai della guerra?
«Giocavo nella Lazio. Apro Il Messaggero e vedo una foto con due cadaveri. La didascalia diceva: due croati uccisi dai cecchini serbi. Uno aveva una pallottola in fronte. Era un mio caro amico, serbo. Lì ho capito, su di noi hanno raccontato tante cose. Troppe non vere».

23 marzo 2009, Guido De Carolis - Corriere di Bologna 

 

 
 
 

Lettera aperta di Elvira Dones a Berlusconi: NATA FEMMINA

Post n°630 pubblicato il 18 Maggio 2010 da DeportivoApollo
 
Foto di DeportivoApollo

 Ogg: Lettera aperta a Berlusconi della scrittrice albanese
Elvira Dones


Nessun commento superfluo, indipendentemente dall'orientamento politico di ognuno la scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi".
In visita a Tirana, durante l'incontro con  Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto:  "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

     

NATA FEMMINA


 "Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre,affogata in mare o giustiziata in qualche  angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. 

Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.

In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle  loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di  difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le  sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter  finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né  comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non
avrebbe che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi

 Merid Elvira Dones

 
 
 

VIOLA: DIFFICILE RIPARTIRE..

Post n°629 pubblicato il 17 Maggio 2010 da DeportivoApollo

...l'anno prossimo dopo il deludentissimo finale di stagione nel quale i viola hanno smesso di giocare a 5 match dalla fine del campionato (10 aprile FI-Inter 2-2), dando ripetute dimostrazioni di energie fisiche esaurite, scarsa motivazione, poca coesione (bambineschi i 2 episodi dei rigori battuti da Gila e Vargas al posto di JoJO).

Il finale ha fatto venire alla luce alcuni clamorosi equivoci tattici che la cavalcata Ciempions aveva messo in secondo piano:

- ormai gli schemi del nostro 4-2-3-1 in Italia li conoscono anche i massaggiatori delle squadre avversarie. E, per carità di patria ,non parliamo del 4-3-3 con i 3 centrocampisti che non fanno mai gol nemmeno per sbaglio, anzi manco tirano in poarta e con i soli Marchionni e Jojo di supporto al Gila;  

- Jo Jo e bravo e promettente ma non ci vuola molto a capire che, NON E' UN ATTACCANTE! Pensare di basare tutto il peso offensivo della prossima stagione su lui a fianco del solitario Gila è pazzesco, faremo meno di 40 gol in tutto, una media da retrocessione (e del resto da retrocessione sono i punti conquistati nel girone di ritorno). Nonostante tutto quello che ha combinato, pensiamoci non una ma dieci volte a vendere a prezzo stracciato Mutu, l'unico in squadra capace di crearsi un gol da solo. Il mister dovrebbe avere il coraggio a far giocare JoJodinamico  rifinitore dietro al duo Gila-Mutu;

- di difensori veloci a Firenze dopo Wierchwood ne abbiamo visti pochi o nessuno e allora perchè questa ostinazione nel tenere la linea alta fin quasi a cetrocampo: quanti gol in fotocopia abbiamo preso per fuorigioco sbagliato o lasciando gli ultimi 40 metri agli avversari?

IN TEMPI DI "AUTOFINANZIAMENTO" O "EQULIBRIO FINANZIARIO", OVVERO, DICIAMOLO, DI NETTA "STRETTA DELLA CINGHIA", LA VEDIAMO DURISSIMA!! CORVINO, DOPO ALCUNI ROVESCI DELLE 2 ULTIME CAMPAGNE ACQUISTI (FELIPE, BOLATTI, CASTILLO, KEIRRISON..) DOVRA' DIMISTRARE DI ESSERE ANCORA CAPACE DI "FRIGGERE CON L'OLIO", MENTRE DAL MISTER (SE RESTERA'..) CI ASPETTIAMO BEN ALTRA GRINTA E COMANDO DEL GRUPPO!!

 
 
 

Lettera di un cittadino (che ha votato destra) di Adro

Post n°627 pubblicato il 16 Aprile 2010 da DeportivoApollo

Ho trovato questa lettera su un quotidiano l'altro ieri. Mi è parsa bella e l'ho voluta condividere con chi ha voglia di leggerla. Bencio
Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene.

È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano   la mensa scolastica. A scanso di equivoci, premetto che: Non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato per Formigoni. Ciò non mi impedisce di avere amici di tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona. So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell’educazione.

Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina.

Vedo attorno a me una preoccupante   e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male. I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, rna potrei portare molti altri   casi. Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo? Che non mi vengano a portare considerazioni “miserevoli”. Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino…).

Ma dove sono i miei sacerdoti.   Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo? Vorrei sentire i miei preti “urlare”, scuotere l’animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.

Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia. So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti “compagni che sbagliano”.

Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le belle cose e case. Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro mese (regolari).

Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi per la mensa.   Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno? Ma quanto rendono (O quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50000 metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto? Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? È già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.

Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti   o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro. Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.

I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L’età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quel   giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? E se non ce li volessero piu cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. È anche per questo che non ci sto. Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani. Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all’uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l’amministrazione. In tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l’anno scolastico 2009/2010. Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno a vorranno pagare il costo della mensa residua resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella   piena discrezione della responsabile del servizio mensa. Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del “grande fratello”. Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo. Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia.   Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo. L’idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce. Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c’e, ma solo per tutto il resto.

Un cittadino di Adro

(Silvano Lancini)

 
 
 

IL CAPO DEL GOVERNO ED IL SONNO DEL POPOLO

Post n°626 pubblicato il 22 Marzo 2010 da DeportivoApollo
Foto di DeportivoApollo

 Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante.

 Lo inoltro per chi se lo fosse perso:
 
 
 "Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. 

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia,una parte per interesse e tornaconto personale.
 La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
 Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
 Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.
 In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto,cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
 
 Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a  Mussolini...

Bencio

 
 
 

BRAVI LO STESSO!!

Post n°625 pubblicato il 11 Marzo 2010 da DeportivoApollo

...NON SI PUO' CERTO DIRE CHE L'ALTRA SERA I VIOLA NON CI ABBIANO PROVATO USCENDO A TESTA ALTISSIMA!!

VISTO IL MILAN IERI SERA SENZA GLI AIUTONI DI ROSETTI A COMPANY?

 
 
 

RESETTIAMO TUTTO...

Post n°624 pubblicato il 08 Marzo 2010 da DeportivoApollo

...dimentichiamoci i troppi rovesci e giochiamocela fino alla fine spalti, domani sera, in campo e sugli spalti!!

 
 
 

SOTTO CON LA JUVE MA PARTENDO DALLO 0-0!!

Post n°623 pubblicato il 05 Marzo 2010 da DeportivoApollo

...si avvicinano due incontri di fuoco per i Viola: prima l'odiata Juve poi il caldissimo match di ritorno con i bavaresi. In entrambi i casi bruciano i recenti disastri arbitrali che ci hanno colpiti.

VOGLIAMO SOLO ARBITRAGGI EQUI, E' CHIEDERE TROPPO??

 
 
 

Arbitri, scandalo senza fine: Fiorentina scippata di un rigore netto, Rosetti spinge il Milan a -4 dall'Inter. Cacciate Collina

Post n°622 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da DeportivoApollo

da quotidiano.net parole sante del Direttore Xavier Jacobelli...

Cacciate Collina, fermate Rosetti: così non si può più andare avanti. Da un mercoledì all'altro, la Fiorentina paga ancora una volta un prezzo pesantissimo all'arbitro che sbaglia. Da Ovrebo a Rosetti, da Monaco di Baviera al Franchi, la serie di errori ai danni dei viola è impressionante. Rosetti, peraltro, è recidivo: è quello che, prima di Calciopoli, in occasione di Lazio-Fiorentina, non vide Zauri respingere il pallone sulla linea con un braccio. Rosetti è considerato il miglior fischietto italiano, tant'è vero che andrà in Sudafrica. Se questo è il migliore, figuratevi gli altri. Il rigore su Montolivo era gigantesco, solare, inevitabile. Per tutti, tranne che per il pupillo di Collina, uno da esonerare subito dall'incarico di designatore perchè stiamo assistendo a un'indecenza senza fine: questa è la crisi devastante di un sistema arbitrale che si regge sulla mediocrità tecnica, sotto lo sguardo assente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, dalla quale gli arbitri dipendono. Altro che non tornare al sorteggio integrale: basta. Basta con questi errori marchiani, con quelli che tanto più sbagliano quanto più fanno carriera. Basta. E non venga Rosetti a dirci che ha applicato la regola del vantaggio: primo, perchè più vantaggio di un rigore non ce n'è; secondo, perchè questa regola, come al solito, è discrezionale nel senso che ci sono arbitri lesti ad imporla e altri che manco la conoscono. Cinico e sornione, il Milan ha subito il gol di Gilardino e la superiorità viola per almeno tre quarti della gara, degna espressione di una prova maiuscola. Il Milan ha pareggiato con Huntelaar e ha affondato i rivali  con Pato, ma, sull'1-1, se Rosetti avesse assegnato il penalty ai toscani, la musica sarebbe stata diversa. Invece, l'arbitro ha letteralmente spinto i rossoneri a -4 dall'Inter e il campionato è più riaperto che mai, però così non vale. Se persino un signore come Prandelli s'indigna con Rosetti, vuol dire che la misura è colma. Anche i galantuomini, prima o poi, s'incazzano.

 
 
 

I DEPORTIVI A MONACO!!

Post n°621 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da DeportivoApollo
Foto di DeportivoApollo

Eccco la foto dei 5 temerari deportivi che, sfidando il gelo e la tifoseria locale, sfoderano un ottimismo degno di miglior causa prima della partita all'Allianz Arena!! 

PS: lo striscione è stato preparato con un mezzo d'emergenza (tovaglia di una storica birreria bavarese).

A breve altre foto della trasferta tedesca...

 
 
 
CACCIA: FERMIAMO LA LISTA DEGLI ORRORI!
Appello urgente al Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi.
Fermi subito Caccia selvaggia.   
 

Al Signor Presidente del Consiglio,
On.le SILVIO BERLUSCONI

Signor Presidente del Consiglio,

desidero comunicarLe la mia ferma opposizione alle proposte di modifica della legge 157/1992 sulla caccia, che è anche l'unica legge italiana che tutela la fauna selvatica.

La proposta di ampliare le concessioni ai cacciatori è un fatto di estrema gravità. Anche considerato che già oggi i cacciatori godono di numerosi privilegi: cacciare per ben cinque mesi all'anno, cacciare oltre 40 specie di animali selvatici, poter entrare indisturbati nelle proprietà dei privati cittadini.

E invece, numerose proposte di ulteriori concessioni, a partire dal testo unificato del relatore Franco Orsi, sono oggi in discussione al Senato e prevedono, tra l'altro:

l'utilizzo di animali come esche vive e zimbelli,
la caccia dopo il tramonto e sulla neve,
la caccia lungo le rotte di migrazione,
la licenza di caccia a sedici anni,
l'allungamento della stagione venatoria,
la mobilità del cacciatore su tutto il territorio nazionale,
la caccia alle oche, alle peppole, agli storni, ai fringuelli e in generale l'aumento delle specie cacciabili,
la riduzione del divieto di caccia nelle zone incendiate,
e altro ancora.

Si tratta, come è evidente, di un gravissimo attacco alla natura ma anche alla sicurezza e alla tranquillità dei cittadini.

Signor Presidente, fermi tutto questo!
Fermi ogni tentativo di ampliare la caccia in Italia.


La natura è la nostra vita! Le chiediamo di difenderla.

 

FIRMATE FIRMATE FIRMATE !!!! sul sito LIPU : http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm#firma

Post n°620 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da DeportivoApollo

  
 
 

PER UN BUON 2010

Post n°619 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da DeportivoApollo
Foto di DeportivoApollo

Inizia il 2010 e abbiamo l'occasione per considerare il tempo che ci aspetta per esprimere i nostri desideri più veri. Vorrei pertanto farvi partecipi di due suggestioni in questo tempo che passa veloce.

INVITO ALLA CALMA Possiamo concepirlo come un rapporto con la vita non consumistico. La cultura del "consumo" genera in noi molta ansia ed è molto più presente di quello che non crediamo. Consumiamo i rapporti con le cose e con le persone. Usiamo spesso il linguaggio dell'opportunismo e del "servirsi di", non siamo più abituati alla relazione interpersonale, ai tempi lunghi, alle attese bensì siamo sempre alla ricerca estenuante e frenetica di un risultato subito fruibile e isitintivamente a nostro pro dal quale facciamo dipendere spesso la nostra felicità. Tutto ci spinge a vivere in un piccolo mondo in modo da poterlo più o meno facilmente controllare. L'invito alla calma non intende solo spingersi a muoversi in modo più umano, più aperto, ma a darsi del tempo necessario per vivere la nostra umanità. Abbiamo, credo, questa responsabilità ecologica e relazionale.

INVITO ALLA SOBRIETA' La sobrietà non significa in questo caso sciatteria o avarizia o senso del risparmio ma è un senso profondo della nostra piccolezza che si trasferisce dal cuore alla relazione con gli altri e le cose. La nostra cultura ci induce alla megalomania, al culto del volere della "maggioranza". Ci istigano ad apprezzare degli orrori dicendoci che sono l'espressione della nostra parte migliore. Questo avviene in tutti i campi ma riferendomi ad un dato a noi vicino vorrei farvi riflettere alle "brutture" architettoniche che hanno invaso l'Italia (e la nostra Firenze) in questi ultimi decenni. La megalomania  ci porta a voler apparire temendo di rimanere indietro. Vogliamo essere dei Briatore, sogniamo il messia Berlusconi, invidiamo ed imitiamo (o almeno tendiamo a farlo) i loro stili di vita. Credo che possa esserci un modo diverso di vivere. Un modo che tenga in considerazione che  siamo di passaggio, che "abbiamo ricevuto il mondo in prestito" e dobbiamo passarlo ad altri. Possiamo attraversare la terra come dei consumatori di cose, unirci ai milioni di idrovore mai sazie che stanno depredando il nostro pianeta, oppure possiamo scegliere di vivere sobriamente e di aiutare questo nostro bistrattato mondo ad andare avanti.

"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un'opinione diffusa sia cretina anziché sensata" B. Russell

 

 
 
 

EROICI!!

Post n°618 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da DeportivoApollo

I MITICI RAGAZZI VIOLA ESPUGNANO IL TEMPIO DI ANFIELD ROAD!!

 
 
 

NON C'E' NIENTE DA FESTEGGIARE!!!

Post n°617 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da DeportivoApollo
 
Foto di DeportivoApollo

Sabato 5 dicembre verrà inaugurata in pompa magna con le massime autorità la linea Alta Velocità Bologna – Firenze, ma non c’è niente da festeggiare: questa opera ha devastato intere zone come il Mugello, cancellato decine di fonti e torrenti, disperso milioni di metri cubi di acqua, prodotto danni immensi alle popolazioni, calcolati dalla Magistratura in almeno 741 milioni di euro, è costata tantissimo per le casse pubbliche ed ancora la TAV continua a creare problemi enormi nell’attraversamento di Bologna con i danni agli edifici di via Carracci. Eppure vi erano, anche allora a metà degli anni ’90, proposte e soluzioni diverse per migliorare e potenziare la rete ferroviaria, ma si è volutamente scelto la “grande opera” che garantisse l’affare per le grandi imprese del cemento. Come si cerca ancora di imporre alle popolazioni in Val di Susa che stanno dimostrando la concreta possibilità di resistere e di opporsi alla devastazione del territorio.

A Firenze, qualora fosse realizzato il progetto di sottoattraversamento di Firenze con i due tunnel e la nuova stazione sotterranea Alta velocità, considerate le caratteristiche del sottosuolo, sono previsti rischi per la stabilità di centinaia di edifici  ed una pericolosa alterazione dell’equilibrio idrogeologico. Insomma un’altra grande opera dannosa, inutile e costosa (si prevedono almeno 3 miliardi di euro!) che è ancora possibile fermare. Sabato 28 novembre migliaia di cittadini hanno manifestato nel centro di Firenze, chiedendo con forza di fermare i lavori dei cantieri e proponendo concrete alternative per il passaggio dei treni veloci, ma soprattutto per migliorare il trasporto regionale, garantire qualità e sicurezza al servizio ferroviario.

Per questi motivi, il Comitato contro il sottoattraversamento TAV di Firenze ritiene importante la solidarietà ed il collegamento fra tutte le esperienze che si battono contro le grandi opere inutili e devastanti, aderisce alla iniziativa promossa dal Comitato di Via Carracci a Bologna per denunciare la logica affaristica di questa opera e chiedere l’accertamento di tutte le responsabilità degli amministratori pubblici che hanno consentito questo scempio. 

Firenze 4 dicembre      

                     Il Comitato contro il sottoattraversamento TAV di Firenze

http://notavfirenze.blogspot.com/

 
 
 

NON CI PIACE LA NAZIONALE...

Post n°615 pubblicato il 10 Novembre 2009 da DeportivoApollo

...non siamo contro l'Italia, ma contro questa nazionale "gobba e dei gobbi" per vari motivi:

- Lippi è riuscito a spomparci il Gila - che ancora sta pagando gli sforzi azzurri - nelle precedenti due partite, facendo invece riposare tutti gli juventini contro Cipro (tre giorni prima di Juve-Fiorentina) e adesso lo riconvoca per due stupide partite amichevoli;

- Montolivo è stato convocato come 26' per sostituire l'acciaccato De Rossi. Secondo voi era meglio rimanere a Firenze a preparare i prossimi decisivi match (Parma, Lione e Inter tanto per iniziare) o andare a fare la riserva, almeno sulla carta, di Biondini e Candreva???

- scommettiamo invece che l'ineffabile Lippi - prossimo dirigente gobbo, inevitabile sbocco di fine carriera - a fine stagione, quando ai Mondiali si farà sul serio e ormai la convocazione non ostacolerebbe più le fatiche dei Viola, si porterà in Sudafrica 9-10 gobbi e il solo Gila dei nostri??

 
 
 

SOTTO CON I MAGIARI #2...

Post n°614 pubblicato il 04 Novembre 2009 da DeportivoApollo

...NUOVA SERATA "CIEMPION" PER I VIOLA ATTESI DA UNA GARA PIENA DI INSIDIE VISTE LE SOFFERENZE DELL'ANDATA!! VIOLA ALE''...ATTENDENDO L'ESITO DEL MATCH DI LIONE!!

 
 
 

SIAMO ALLE SOLITE!!

Post n°613 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da DeportivoApollo

...ALMENO 7 PUNTI SCIPPATI CON DESTREZZA DALLE GIACHETTE NERE NELLE ULTIME 4 PARTITE!!

LA PRIMA REPUBBLICA NEL CALCIO NON FINISCE MAI...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: DeportivoApollo
Data di creazione: 04/12/2005
 

ULTIME VISITE AL BLOG

verde_occhio_13heila.1strangelovesmackcc.ilgabbianoLoreMasivir1999pontrajazzquadrifoglionisidagdasperoni25SerriLucianavannitripjhonny_flanaganDeportivoApolloandreab48unamamma1
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

Grande Antonioooooo!
Inviato da: simodonati
il 06/03/2012 alle 23:05
 
perchè ho la maglia Viola!!!
Inviato da: bencio
il 05/03/2012 alle 14:45
 
il Bencio è il più forte dei 4 nella foto!!
Inviato da: LoreMasi
il 05/03/2012 alle 13:28
 
Hanno già rimosso il blog!!!!! Pazzesco...è questa...
Inviato da: stefbenci@libero.it
il 17/07/2011 alle 21:30
 
Bellissimo! Bravo Bencio!
Inviato da: SIM
il 13/02/2011 alle 18:05
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963