Der Steppenwolf

José Saramago - Il Vangelo secondo Gesù Cristo


 "Allora il Diavolo disse, Bisogna proprio essere Dio per amare tanto il sangue" "Su quel luogo chiamato Golgota molti hanno avuto lo stesso fatale destino, e tanti altri lo avranno, ma quest'uomo nudo, inchiodato piedi e mani a una croce, figlio di Giuseppe e Maria, di nome Gesù, l'unico cui il futuro concederà l'onore dell'iniziale maiuscola (Crocifisso), gli altri non saranno che crocifissi minori." Leggere Saramago è sempre un'esperienza diversa, un autore che fa dimenticare le trame.Generalmente quando leggo un libro, per quanto possa fare attenzione alla qualità della scrittura, sono preso dalla storia che viene raccontata. La trama è una componente essenziale di un libro ed è  spesso ciò che infine giudichiamo, che ci fa dire "Mi è piaciuto" o "Bello"  o ... "Per alcuni istanti, a Gesù è venuta in mente la pecora, quella che ha dovuto ammazzare per suggellare con il sangue l'alleanza che il Signore gli ha imposto, e il suo spirito, adesso lontano da battaglie e trionfi, si è commosso all'idea che stava cercandola di nuovo, la sua pecorella, non per ucciderla, non per ricondurla al gregge, ma per salire insieme là dove si trovano i pascoli vergini, ché a ben cercare ancora ce ne sono nel vasto e navigato mondo, e gli inesplorati valichi che a cercar meglio possiamo scovare nelle pecore che siamo" Con quest'autore mi capita di distrarmi, vengo così preso dalla sua scrittura che a tratti dimentico cosa sto leggendo, potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, ma non è importante, e l'attimo quello che conta, la costruzione delle frasi, l'uso delle parole, forse le parole stesse, mi incanta. e dopo poche pagine già so che sto leggendo qualcosa di grande, che non solo mi piacerà ma che lascerà il segno. Poi, comunque, ci sono le trame, e anche in questo caso non è mai banale, la sua visione e spesso travolgente, forse per questo usa un linguaggio che travolge. "Se fossimo così imprudenti, o così audaci, come le farfalle, le falene e altri lepidotteri, e ci lanciassimo nel fuoco tutti insieme, la specie umana in blocco, può darsi che una combustione così enorme, un simile chiarore, attraversando le palpebre serrate di Dio, lo desterebbe dal Suo sonno letargico, troppo tardi per conoscerci, questo è vero, ma ancora in tempo per vedere il principio del nulla, dopo la nostra scomparsa. " In questo caso riscrive una storia che immaginiamo di conoscere, quella di Gesù, ma da un suo punto di vista, svelando sentimenti, intimità, riflessioni che mai avremmo attribuito a tale figura e che però ci sembrano ineluttabili, è pur sempre un uomo.Così leggiamo un vangelo che in parte ci racconta la stessa storia, in parte se ne discosta, ma che ci rende partecipe del dramma che affligge il figlio di Dio, con riflessioni che avremmo voluto fare e che forse sono sempre state lì, ai margini della nostra coscienza, senza venire a galla e che all'improvviso si presentano dinanzi ai nostri occhi, e sono le nostre! Le parole degli uomini sono come ombre, e le ombre non potrebbero mai spiegare la luce, fra le ombre e la luce c'è e si frappone il corpo opaco che le genera. Come tutti i libri di quest'autore, anche questo è superlativo, benché le parole non riescano a renderne l'immagine che produce in noi. Assolutamente da leggere, tenendo presente che questo romanzo a notevolmente contribuito a far scomunicare Saramago. "Il Bene e il Male non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro." "Se daremo tempo al tempo, arriverà sempre il giorno in cui la verità diventerà menzogna e la menzogna si trasformerà in verità."