Der Steppenwolf

Magda Szabó - La ballata di Iza


 "Possibile che fosse morta anche lei e semplicemente non se ne fosse accorta? Possibile che una persona morisse prima di rendersene conto?" Comincia con un funerale termina con un funerale, più o meno, quindi sicuramente non si tratta di un libro facile, veloce, rilassante.È un libro impegnativo, che tratta argomenti impegnativi, ma che si fa leggere facilmente, con una scrittura scorrevole, anche se a me personalmente non ha entusiasmato anzi all'inizio la sua scrittura mi lasciava perplesso, ma potrebbe anche essere solo una questione di traduzione. "Vedeva ogni stagione come un genere pittorico; l'inverno era un disegno a gessetto, la primavera un acquerello, l'estate un dipinto a olio, l'autunno un'acquaforte o un'incisione. Ma non aveva mai visto una campagna d'autunno come quella, quello era un autunno a olio, sembrava un paesaggio estivo, il cielo blu intenso, le foglie sparse qua e là sui rami degli alberi non erano gialle, mantenevano un verde ostinato, la terra era d'un marrone allegro, non c'era un filo di vento, il sole bruciava attraverso il finestrino dell'auto, nei campi splendeva l'oro delle zucche mature, pronte per il raccolto." Una vena di malinconia e di nostalgia pervadono il libro che ci racconta del ricambio generazionale, e del diverso modo di percepire le cose, della loro importanza e del significato che possono avere per noi che sicuramente va oltre il loro fine, gli oggetti intorno a noi si impregnano della nostra esistenza è a volte diventano come fotografie, forse anche più significative e portatrici di valori invisibili, di vita e di ricordi.Come si fa a dare un valore a cose non nostre?Quale significato può avere per gli altri un vecchio oggetto rovinato che noi butteremmo?Per saperlo ci vorrebbe tanta empatia, ma siamo troppo spesso troppo concentrati su di noi, sui nostri desideri, sui nostri obbiettivi per poter davvero empatizzare con chi ci sta intorno e magari a cuore, per poter andare oltre il primo sguardo superficiale e riportare tutto a noi stessi. "Com'è animalesco il suo amore! - pensò spaventata Iza. - Assolutamente privo di misericordia! Chissà se tutte le persone che amano, provano un amore così possessivo in ogni istante?" Il libro parla di valori una volta veri ora solo esposti, messi la per essere ammirati forse anche inconsciamente, sembra che stia parlando del nostro mondo "visuale", invece il libro è del 1963, molto prima dell'avvento dei mezzi di comunicazione che hanno cambiato il nostro universo e il nostro sistema di valori.Un libro che parla di tante cose, dei nostri legami, dell'essere e dell'apparire, della capacità di vedersi, di percepirsi al di là di come ci immaginiamo di essere.Non siamo capaci di empatizzare ne di vedere la realtà, vediamo ciò che vogliamo vedere! Una durissima lezione! "Ora a settantasei anni, davanti a quella lapide, sapeva invece che i morti muoiono completamente e che non si può donar loro qualcosa, né con i rimorsi, né con il dolore, né con l'amore." Bisognerebbe farlo leggere tutti quelli che tracciano un proprio profilo e si descrivono magnificamente, una vera lezione, un libro che lascia il segno. "Anche noi un giorno o l'altro diventeremo vecchi" La protagonista principale del libro è Iza, una dottoressa, la coprotagonista è la madre, Etelka, la cameriera/governante di Iza mi pare una figura estremamente marginale, sicuramente meno di Antal, l'ex marito di Iza, che per primo riesce a vedere chi è Iza oltre le apparenze, e che poi intuisce cosa sta succedendo a Etelka, e sicuramente meno dell'infermiera Lidia, che passa dalla cieca ammirazione alla visione della realtà come succede a Domokos che avrebbe voluto sposare Iza ma che alla fine fugge, quindi mi sfugge quindi si c'è anche uno"scontro" generazionale, ma tra Iza e la madre, e il tema principale mi sembra piuttosto la differenza tra ciò che appare e ciò che è, che coinvolge tutti i personaggi. In ogni caso è vero che ognuno di noi trova in un libro cose diverse!