Der Steppenwolf

Seicho Matsumoto - Tokyo Express


 Un noir giapponese e si vede.Innanzitutto lo stile narrativo, sempre e comunque delicato anche quando si parla di cadaveri, l'assenza di violenza, il distacco da ciò di cui si parla, l'estrema educazione dei poliziotti che sembrano semplici impiegati freddi e distaccati, sempre cortesi come non siamo abituati a vederne, o che forse ci ricordano i nostri Maigret o Poirot.Non c'è pathos, l'omicidio viene trattato come una qualsiasi pratica burocratica.La trama abbastanza ben costruita, a volte diventa difficile da seguire, anche se a fine libro è presente una cartina del Giappone per facilitare la ricostruzione degli spostamenti altrimenti impossibili da capire.Forse in Italia non sarebbe stato possibile scrivere un simile romanzo che basa tutta la sua storia sugli orari di treni e sulla precisione di questi orari, questo pensiero che passerà per la testa a chiunque legga questo romanzo, metterà in evidenza un'altra profonda differenza tra noi e il popolo del levante, danno per scontato la precisione e il rispetto degli orari quasi quanto noi diamo per scontato il contrario!Un'altra cosa che potrà lasciare perplessi e la considerazione del suicidio e la "facilità" con cui questo popolo lo sceglie come soluzione, come un aspetto normale della vita, fatto troppo distante dal nostro quotidiano perché non ci colpisca.I personaggi sono ben delineati, con pochi tratti si dà una chiara immagine di ognuno di essi, tanto distanti da noi eppure come così simili alle persone che "incontriamo" tutti i giorni".Il romanzo è stato scritto ne 1958, ma sembra assolutamente attuale!Una scrittura lente eppur veloce, piacevole, anche se a volte difficile da seguire nell'esposizione degli orari e delle città che ci/si confondono!