Der Steppenwolf

Pif - … che Dio perdona a tutti


"𝘊𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘷𝘰𝘳𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘦𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘴𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰."Pif ha la capacità di trattare argomenti scabrosi con grazia e leggerezza.In questo caso si cimenta con un aspetto della nostra società noto a tutti e da tutti ignorato, l'integralismo, l'ortodossia cattolica! L'Italia è un paese di cattolici, anche se questi cattolici poi magari, non vorrebbero, gli immigrati, rubano quanto possono, mentono con facilità, e così via, perché tanto alla fine "Dio perdona tutti".Questo è il focus del romanzo, idiosincrasia tra ciò che si professa e come si vive!Con molta delicatezza Pif ci narra la storia di Arturo, trentacinquenne single, che incontra la sua anima gemella, Flora, che sembra disegnata per lui."È 𝘤𝘩𝘦, 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘰, 𝘥𝘦𝘷𝘪 𝘳𝘪𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢, 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦."Ma Flora è cattolica, mentre il nostro protagonista è un agnostico, quindi si trova ad essere ripreso per le sua inqualificabili manifestazioni di fede. Forse a volte bisognerebbe essere più tolleranti con il prossimo e cercare di fare un analisi di coscienza prima di assumere posizioni rigorose, ma spesso siamo così compresi della nostra crociata e dalla pagliuzza nell'occhio del prossimo da non vedere la trave che ci acceca!Corrado decide che più delle parole forse possono le azioni, e quindi assuma una posizione che non è la sua ma che pensa parlerà per lui e gli permetterà di superare questa differenza culturale."𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘴𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘪𝘯𝘷𝘰𝘭𝘨𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰."Di punto in bianco il nostro eroe decide di seguire le leggi che dovrebbero governare la vita dei cattolici. È la fine, la sua ortodossia si scontra a qualsiasi livello con la vita di chi gli sta intorno, fidanzata compresa, che lo vorrebbero cattolico, ma morbido, accomodante, superficiale, di quelli che si professano tali senza neanche immaginare cosa possa significare, ma lui ha deciso di fare questo esperimento almeno per tre settima ... davvero tantissimo tempo, in molto meno perde fidanzata, lavoro e amici , e tutti lo guardano come un marziano!"𝘌𝘤𝘤𝘰, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘴𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦? 𝘋𝘦𝘪 𝘧𝘢𝘳𝘮𝘢𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪? 𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 è 𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘯𝘰𝘪 𝘤𝘪 𝘷𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴ì, è 𝘱𝘪ù 𝘧𝘢𝘤𝘪𝘭𝘦, 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘢. 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘢𝘭 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘦 𝘤𝘪 𝘱𝘦𝘯𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰. 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘧𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘧𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘋𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘢 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪!"Pif se la piglia con chi si professa cattolico, ma la stessa analisi si potrebbe fare con tutti religiosi e laici, perché la dove non c'è un dogma da seguire ci dovrebbero essere delle leggi etiche, che fanno la stessa fine di quelle morali.Futti futti che dio li perdona tutti, e la dove non il Iddio, ci pensa la società a capire, perdonare e accettare tutto e di tutto!La scrittura molto scorrevole e la capacità narrativa dell'autore fanno si che il romanzo voli via in un attimo tenendoci avvinti dalla storia senza mia stancarci e riuscendo anche a strappare qualche sorriso."𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘥𝘪 𝘚𝘢𝘯 𝘍𝘳𝘢𝘯𝘤𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘤𝘪 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘪 𝘭𝘶𝘱𝘪 𝘦 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘤𝘤𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘮𝘢 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘮𝘮𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘪: 𝘥𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘪 𝘱𝘰𝘷𝘦𝘳𝘪, 𝘮𝘢 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘦𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘵à; 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘦."Sicuramente da leggere ... ma forse non tutti riuscirebbero a digerirlo, bisognerebbe avere una grande capacità di mentire a se stessi, un esercizio molto difficile!"𝘊𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘦𝘥𝘦 𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘢𝘥 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢, 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘪𝘵à 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦, 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰. 𝘔𝘢 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘰𝘭𝘪𝘤𝘰. 𝘔𝘪 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢 𝘢𝘤𝘤𝘭𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘴ì. 𝘚𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘰, 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘮𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘪𝘷𝘪𝘭𝘦. 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢 𝘭𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢𝘯𝘪 è: 𝘧𝘶𝘵𝘵𝘪, 𝘧𝘶𝘵𝘵𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘋𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘢 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪! 𝘊'è 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘴𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘋𝘪𝘰 𝘮𝘪𝘴𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪𝘰𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘦𝘳à. 𝘚𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘪 𝘤𝘰𝘴ì, 𝘭𝘢 𝘧𝘦𝘥𝘦, è 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘤𝘪𝘭𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢, 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘱𝘪ù 𝘧𝘢𝘤𝘪𝘭𝘦, 𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘪ù 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢. 𝘛𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘤𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘦𝘳à"