Der Steppenwolf

Donatella Di Pietrantonio - Bella mia


Fortunatamente avevo già letto L'arminuta,  che mi è piaciuto molto, perché se l'approccio a questa autrice fosse avvenuto con questo libro, non credo che avrei letto altro. Un libro pieno di sentimento, di dolore e di nostalgia, che può al massimo ispirare solidarietà e condivisione, ma che non prende e stanca, leggere diventa una fatica da assolvere, forse per giustizia sociale, il dolore di cui ci parla, la perdita, il terremoto e i suoi disagi, lo ho vissuto sulla mia pelle, come è successo ormai a tanti Italiani. Tolto questo resta poco, un teenager disadattato e probabilmente viziato, una donna che è sempre rimasta ai margini della vita, ombra di una sorella gemelle che " Per strada i gatti la seguivano elastici con le schiene inarcate e le code in aria, i cani le trotterellavano dietro. Quando sbriciolava le molliche sul davanzale della cucina, i passeri arrivavano a beccarle dai polpastrelli.". purtroppo in questo romanzo la scrittura e l'uso creativo delle parole che fanno dell'arminuta un capolavoro sono solo appena accennate e si perdono, non riescono a diventare l'aspetto interessante del romanzo, lasciando che sia la trama la protagonista indiscussa, trama che come dicevo, non ha grandi spunti se non questo narrazione del sisma e delle sue conseguenze, e anche la pallida storia d'amore che vediamo nascere, non riesce a smuovere le acque più di tanto. Insomma, niente di che, Se non avete letto nulla di quest'autrice leggete l'arminuta, se avete letto l'arminuta e siete state colpite dalla sua scrittura evitate questo romanzo! Non mi sento di consigliarlo, anche se immagino che ci saranno tanti lettori che potrebbero gradirlo!