Der Steppenwolf

Carola Susani - La prima vita di Italo Orlando


Attenzione, forse spoiler!Un libro che si presenta bene, una storia che si tinge subito di "strano" barcamenandosi tra il realismo magico e l'inverosimile, nelle campagne della Sicilia occidentale alla fine degli anni Cinquanta, Irene, una ragazza al confine dell'infanzia, nella sua campagna (un mandorleto) trova addormentato nell'erba  un "giovane" dalla carnagione giallastra, cha a volte sembra quasi dorata e dagli occhi gialli, che certo fanno pensare a un alieno o ad un essere sovrannaturale ma certo non ad un umanoIl ragazzo è nudo e non si sa da dove venga ne lui ha memoria del suo passato, la famiglia di Irene lo accoglie e se ne prende cura mentre cerca di capire chi possa essere, e sapendo che un ragazzo di Marsala è scomparso immaginano che possa essere lui e quindi gli danno il nome dello scomparso "Italo Orlando". L'arrivo di Italo sembra portare fortuna e tante cose cambiano, ma a ben vedere non ha poteri, ma al più competenze che, magari strane ma certo non magiche, ma in ogni caso in un paese le voci, l'invidia  il non sapere porta a creare fantasie che finiscono con l'attribuire al giovane un profilo demoniaco.Italo, libera il camino di casa che non ha mai funzionato e trova un tesoro, riporta l'acqua alle sorgenti che da tempo non ne davano, sfrutta la seicento di famiglia per illuminare la casa di campagna, gioca con i bambini delle fattorie vicine ed è amato e cercato da tutti.Queste ed altre meraviglie caratterizzano l'esistenza di Italo, che a volte scompare ma poi torna producendo nuove stranezze, come cercare il petrolio e facendo sognare la ricchezza.La storia promette bene, e ci si aspetta qualche indicazione in più, ma all'improvviso, il petrolio non vale la pena di essere estratto Italo sparisce Irene e il padre si trasferiscono e tutto svanisce lasciando un sapore in bocca di mancanza, di un sogno cominciato e non finito di incompiuto o non chiarito! Chi era Italo? Insomma un libro che alla fine riesce a cancellare il piacere che si provava nella lettura semplicemente perché il finale non sembra adeguato.