Der Steppenwolf

Diego De Silva - Non avovo capito niente


"E comunque, senza neanche stare a dilungarsi con tutti questi discorsi: non stai raccontando chissà cosa."E ci risiamo, ecco un altro autore che pensa di essere comico e che invece riesce ad essere tanto noioso da poter essere utilizzato come sonnifero!Mi ero fatto tentare dalle tante voci che lo definivano comico, e quindi ho deciso di leggere questo romanzo di oltre 300 pagine, di cui almeno 299 di chiacchiere insulse e una decina riguardano la storia che ci vuol propinare.Una cosa da slogarsi la mandibola, qualcuno una volta chiedeva come si stabilisce se un libro piace, io direi che se non riesci a staccare gli occhi dalle pagine probabilmente ti piace, in questo caso li staccavo talmente spesso un po' per gli sbadigli, un po' per la noia e l'irritazione che mi procurava che per finirlo c'è voluto del tempo, manco fosse un  romanzo di mille pagine!La storia è quella di un avvocato, Vincenzo Malinconico, arrogante ed egocentrico, ma  che non sa che pesci pigliare, nella vita come nella professione, e si barcamena tra una scelta e il suo opposto, sembra una vela in balia del vento. Ma come dicevo ben poca parte del libro è dedicata alla narrazione, la maggior parte delle pagine sono dedicate all'esaltazione dell'ego del nostro protagonista (autore) che ci illumina, bontà sua, su tutti gli aspetti dell'esistenza, quindi ci dice cosa è l'amore, cosa è il divorzio, sulla gente, sugli atteggiamenti, sul cinema, e dulcis in fundo ci regala anche la recensione di due brani/autori, davvero un tuttologo, di quelli che sono sempre in Tv e senza qualifica alcuna parlano di tutto e pretendono anche di essere di tutto eperti "se c'è una cosa che mi dà fastidio è quando qualcuno pretende di darmi lezioni nella mia materia.".A leggere questo romanzo ci si chiede quante lauree avrà in nostro "avvocato" per saperla così lunga su tutto e su tutti, ma tutte queste digressioni in realtà lasciano il tempo che trovano e per come sono scritte non riescono neanche a far sorridere, per cui  credo sia meglio evitare con attenzione questo romanzo, salvo tenerlo lì, sul comodino e servirsene quale potente sonnifero quando null'altro funziona!