Der Steppenwolf

Victor Pelevin - Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente


"'Meglio primo in un villaggio gallico, che ultimo a Roma'"Che dire, delirante, cervellotico, spassoso, filosofico avvincente difficile.Questi sono alcuni degli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere questo strano romanzo di che ci racconta di Stëpa, un ragazzo ossessionato dai numeri, con questa ossessione che lo accompagna e diventa l'aspetto più importante della sua vita.Questa è la chiave di lettura principale, l'ossessione, in questo caso dai numeri, e quindi forse in parte comprensibile da molti, chi non ha un numero fortunato?In questo caso il giovane Stëpa ha scelto il sette, ma rendendosi conto che questo numero è troppo gettonato passa al 34 (3+4=7).Il fatto è che questa ossessione è la chiave che determina le scelte nella vita del nostro protagonista che decide tutto in base al suo numero fortunato o al suo opposto il 43 il suo numero sfortunato, quindi se si vuole apprezzare questo romanzo bisogna entrare nell'ottica di bisogna entrare nell'ottico di questo profillo ossessivo, e accettare questo modo di vivere e comportarsi, anche quando sembra eccessivo o esagerato.Il nostro protagonista è una persona assolutamente disprezzabile, ma andando avanti nella lettura ci si affeziona e tutto sommato si cerca di capirlo e/o perdonarlo.Un piccolo ostacolo è dato dai molti riferimenti alla storia contemporanea della Russia, ma resta un aspetto marginale, più o meno come la conoscenza dei Pokemon!Quindi un romanzo gradevole e gustabile, e per alcuni anche divertente,  ma che potrebbe risultare noioso e difficile da accettare per chi non ha mai avuto una piccola ossesione!"'Si può essere una persona sensata, e pensare lo stesso alla bellezza delle unghie'."