Der Steppenwolf

Emilio Salgari - Le meraviglie del Duemila


"«Noi non potremo mai andare d'accordo con quelle canaglie» mormorò Brandok. «Il galeotto di cent'anni fa mi pare che si sia mantenuto eguale. La scienza tutto ha perfezionato fuorché la razza, e l'uomo malvagio è rimasto malvagio. Passeranno secoli e secoli, ma, levato lo strato di vernice datogli dalla civiltà, sotto si troverà sempre l'uomo primitivo dagli istinti sanguinari.»" Mai fidarsi dei commenti di chi non conosci!Già, è stata una grande delusione! Mi aspettavo un libro di proto-fantascienza, ma il nostro Salgari non ci azzecca proprio con le previsioni, e quello che ci racconta è tutt'altro che meraviglioso, anzi.Non venendo affascinati dalle sue previsioni tecnologiche e scientifiche, l'attenzione viene catturata da altre cose, come il razzismo sottile che pervade tutto il romanzo, o il suo positivismo verso l'evoluzione e la tecnologia a discapito di tutto e di tutti, con  la natura che viene così sacrificata e quasi cancellata e l'umanità che dovrebbe caratterizzare la nostra specie che sparisce per lasciare il posto a egoismo, inumanità, spietatezza, crudeltà, bestialità! È davvero amaro! "Diamine!... Il mondo ha il diritto di vivere e di lavorare tranquillamente senza essere disturbato. Chi secca gli altri, si manda nel regno delle tenebre e vi assicuro che nessuno piange.»" [...] "«Annegandoli tutti. La giustizia, è spiccia, oggidì.»" Mentre continuano a essere propugnati atteggiamenti da egocentrici colonizzatori, con il germoglio della ideologia della razza e dello "slancio vitale". "E del resto siamo in troppi in questo mondo, e se non troviamo il mezzo d'invadere qualche pianeta, non so come se la caveranno i nostri pronipoti fra altri cent'anni, a meno che non tornino, come i nostri antenati, all'antropofagia. La produzione della terra e dei mari non basterebbe a nutrire tutti, e questo è il grave problema che turba e preoccupa gli scienziati. Ah! se si potesse dar la scalata a Marte che ha invece una popolazione così scarsa e tante terre ancora incolte!»" Certo, si potrebbe cercare di leggere il romanzo come se si fosse bambini, senza tener conto dello spirito che troppo spesso ne emerge, lo stampo prettamente razzista e superficiale, "«È la lotta per la vita, signor Brandok.» «O meglio la lotta di razza.»" per cercare di gustarsi la storia, che se non ha una grande attrattiva dal punto di vista fantascientifico,  almeno nella seconda  metà del romanzo assume l'aspetto tensivo del romanzo  avventuroso e catastrofico, ma le tante osservazioni di natura razziale  "La casetta era pulitissima, essendo i suoi proprietari norvegesi" che si ripresentano con grande frequenza ,  e questo amore per un "futurismo" non ancora nato "La scienza ha vinto ormai su tutto e su tutti.»" ma di cui si intravedono già le idee, distraggono e fanno perdere il gusto per quel poco d'altro che poteva esserci.L'assoluta mancanza di rispetto per natura e per le specie animali e vegetali, che creano la biodiversità di cui oggi tanto si parla, che ci viene mostrata soprattutto nel finale, lasciano la bocca amara, e una profonda delusione  che non può essere ignorata! «Io vorrei sapere perché voi avete fondate delle città sottomarine che devono essere costate somme enormi.» «Semplicemente per sbarazzare la società dagli esseri pericolosi che ne turbano la pace. Ogni stato ne possiede una, il più lontano possibile dalle coste, e vi manda la feccia della società, i ladri impenitenti, gli anarchici più pericolosi, gli omicidi più sanguinari.»"«Che crepino tutti! Sono dei miserabili che non destano alcuna compassione»" Forse in un solo aspetto si è avvicinato davvero alle problematiche del duemila, problematiche di cui discutiamo ma di cui ancora poco sappiamo! "«Io ora mi domando se aumentando la tensione elettrica, l'umanità intera, in un tempo più o meno lontano, non finirà per impazzire. Ecco un grande problema che dovrebbe preoccupare le menti dei nostri scienziati.»" Quindi, per concludere, un romanzo che consiglierei solo a chi ama le distopie, per il mondo che descrive è davvero terribile, forse davvero simile a quello in cui viviamo, ma di cui tutti ufficialmente ci vergogneremmo!