Der Steppenwolf

Javier Sierra - La cena segreta


 "Da anni ho imparato che se desideri celare qualcosa alla stupidità umana, il miglior posto per farlo è quello in cui il mondo intero lo possa vedere."Sulla scia di Dan Brown e del suo codice, ecco un altro thriller che ruota intorno a Leonardo e alle sue opere.Questa volta al genio fiorentino viene attribuita la fede catara, e la sua ultima cena ne diviene il messaggio principale, e la cosa potrebbe anche essere intrigante.Cosa dire, Javier Sierra ha fatto il giornalista occupandosi soprattutto di  archeologia misteriosa, ufologia, esoterismo e paranormale e ha co-fondato alcune riviste del settore, quindi quanto meno dovremmo dargli un attimo di credito e sperare che le sue ricerche siano state approfondite.Di Leonardo si è detto di tutto e di più, prima o poi qualcuno ci racconterà che è un alieno, per ora vediamolo nelle vesti di cataro, e vediamo come trasmette il messaggio di una "setta" praticamente cancellata dall'inquisizione!Lo scenario è la Milano di fine '400 (la storia è ambientata nel 1497) affascinante più di quanto avrei immaginato, in parte prende il posto della Fiorenze dei Medici, con un Ludovico Maria Sforza detto il Moro che vuole farla diventare il centro culturale dell'epoca.Il romanzo parte in sordina, e lentamente prende ritmo, senza però mai arrivare veramente ad essere intrigante, ne fornirci colpi di scena che ci lascino stupefatti, anzi a volte si riesce facilmente ad anticipare la penna dello scrittore nella soluzione dei suoi quesiti, forse per gli appassionati del genere sembrerà un po' "leggero", mentre per chi non legge tanto potra risultare interessante.Il protagonista è un inquisitore che dovrebbe essere specializzato nella soluzione di codici e simili, ma all'apparenza è solo una testa dura e questo a detrimento dell'intera storia, che forse va un po' per le lunghe e non annoia solo perché Sierra ha una mano felice e sa scrivere, qui forse il maggior pregio del romanzo, quindi all'eventuale pochezza del contenuto supplisce con una prosa che non stanca anzi che cattura e si fa leggere facilmente.In conclusione non è un romanzo che consiglierei o regalerei, visto che tanti c'è ne sono di migliori, anche se  non mi dispiace di averlo letto, la sua teoria sulla religione praticata dal da Vinci resta  possibilistica, ma comunque superficiale un po' come gli altri temi affrontati,  e benché il nostro protagonista sia un inquisitore di inquisizione si accenna di sfuggita.