Der Steppenwolf

Katherine Arden - L'orso e l'usignolo


 "«Bene, un buon puledro non dev'essere lasciato a pascolare»" Generalmente non comincio una trilogia se non ho a disposizione tutti i libri che la compongono,  ma a volte non ti accorgi di avere il primo di una serie di volumi e vai avanti.Mi era già accaduto, ci sono ricascato.La copertina di questo libro mi ha attratto, e non recando informazioni che facessero presumere facesse parte di una trilogia ho deciso di leggerlo.Amo il fantasy, e questo, ambientato in Russia intorno al 1300, l'ho trovato davvero affascinante.L'ho definito fantasy, ma avrei forse dovuto usare un termine diverso, magari mitologico, che comunque avrebbe creato confusione.Già, perché questo romanzo pervaso dalla magia, e da esseri affini a quelli più conosciuti della tradizione anglosassone, ha la capacità di portarti in un mondo, per molti, credibile anche se perso!Purtroppo i paesi in cui la chiesa ha manifestato con forza la sua presenza, ha perso tutta quella schiera di figure magiche che giravano intorno al quotidiano dei nostri avi. "La Rusalka, il Polevik. il Dvornik? Li aveva immaginati tutti? Era impazzita lei?" Forse qualche rimembranza esiste, come la "Bella 'mbriana," spirito benefico della casa nella cultura tradizionale partenopea o "u munaciello" altro spirito domestico ma bizzarro, a volte positivo, altre volte dispettoso. "Domovoj: Nel folklore russo, il guardiano del focolare domestico, lo spirito della casa." E di queste entità che si anima la storia qui narrata, ed è facile "vedere" queste entità popolare le pagine del libro.Il racconto ci mostra anche la lotta che si svolge tra le antiche credenze, fatte di numi tutelari e di spiritelli e altre presenze che vivono e animano boschi e villaggi, contrapposti alla nuova religione, il cristianesimo, che cerca di scacciarli di rinnegarli e di affermare l'esistenza di un nuovo solo Dio! "Devi continuare a digiunare, e presto vedrai la gloria del Regno di Dio, i cui fasti non riusciresti a immaginare." Lo scenario è la proprietà di Pétr Vladimirovic, boiardo (aristocratico) proprietario terriero che vive a nord di Mosca in una terra di fitte foreste con "querce con tronchi giganteschi e pini alti quanto le cupole delle chiese." e la sua casa, dove porta Marina, figlia del  principe regnante e di una donna dotata di poteri. "I Lesij erano pericolosi. Quando volevano, potevano far vagare i viaggiatori in cerchio finché non crollavano esausti." Conosceremo i loro figli, ultima tra questi Vasilisa Petrovna, detta Vasja, la cui nascita provocherà la morte della madre che sapeva quanto le sarebbe costato,  ma che voleva fortemente questa figlia che avrebbe ereditato le capacità della nonna! «lo sono... il Vazila. lo spirito dei cavalli» Una prosa fluida fa si che sin dalle prime pagine il fascino del racconto ci ammali, ci catturi e ci tenga incollati alle pagine dimentichi di quanto ci circonda catturati da profumi da suoni e voci di mondo perso senza averlo mai avuto, rendendoci partecipi dei sentimenti, delle emozioni, dei dubbi e delle gioie  che animano i nostri protagonisti.Ora aspetto trepidante che vengano tradotti e pubblicati i successivi volumi di questa saga! "C'è una quercia sulla riva del mare e attorno a essa una catena d'oro, sulla catena di notte e di giorno un gatto colto cammina con decoro. Va a destra - prende a raccontare, a sinistra - comincia a cantare. A.S. PUŠKIN"