Der Steppenwolf

Mizuki Tsujimura - Il castello invisibile


 "Dietro le regole che governavano il funzionamento del mondo c'era sempre un perché, un motivo in grado di giustificare la loro esistenza e validità." Forse un libro per ragazzi, ma che si fa leggere e coinvolge anche gli adulti.Forse perché il tema trattato, anche se in modo diverso, riguarda e colpisce tutti, il bullismo e il disagio giovanile che ne segue. "Aveva ragione lui, se avesse avuto i videogiochi a disposizione probabilmente avrebbe trascorso le giornate incollata allo schermo. Anche se doveva ammettere che di studiare non aveva la forza a prescindere." Il romanzo è ambientato in Giappone, a Tokyo, e questo, forse , farà si che alcune abitudini sociali certi comportamenti siano leggermente diversi da quelli che potremmo riscontrare qui, ma non più di tanto.La nostra protagonista, Kokoro, è una tredicenne che frequenta la prima media, o meglio che dovrebbe frequentare la prima media perché proprio a causa angherie gratuite che subisce da una sua compagna e dalla sua cricca si ritira da scuola, anzi si chiude in se stessa e nella sua camera senza più riuscire ad avere contatti con l'esterno. "Un momento aveva paura, quello dopo voleva fuggire e al tempo stesso si pentiva di non essere stata più coraggiosa. Non riusciva assolutamente a capire che cosa desiderasse davvero." C'è una parola che definisce questo stato "Hikikomori", forse da noi non è ancora molto conosciuta e diffusa, ma qui si capisce come una adolescente  finisca per assumere tali atteggiamenti.Atteggiamenti che Kokoro condivide con gli altri protagonisti di questo romanzo tutti legati dall'aver abbandonato la scuola, e dal non credere più in se stessi e nelle proprio risorse, anche quando intorno a loro non mancano attenzioni e cure familiari che dovrebbero aiutarli, spesso è difficile anche essere capiti in casa propria.Forse solo l'amicizia, vera, sincera può aiutare!Messa così sembra un romanzo duro, mentre in realtà è una fiaba, o forse un storia pervasa dal realismo magico che anche in Giappone si va sempre più affermando. "Ma quando pensava al suo futuro avvertiva un peso in fondo al cuore, un peso che la trascinava sempre più giù." La nostra Kokoro che ormai con difficoltà esce dalla propria stanza, viene attratta e risucchiata dallo specchio della sua camera e finisce in uno strano castello fuori dal mondo reale, dove incontra altri sei ragazzi che hanno più o meno gli stessi problemi relazionali. "Forse anche gli altri, proprio come Kokoro, si erano resi conto che l'essersi ritirati da scuola era ciò che li univa." Nel castello è nascosta una chiave che permetterà a uno di loro di entrare in una stanza dove potrà esprimere un desiderio, qualunque esso sia, che si realizzerà e per contro si perderà la memoria del tempo e delle cose avvenute nel castello. «Se comunque non ci potremo incontrare nel mondo esterno, tutto quello che ci resterà dopo la fine di marzo saranno dei semplici ricordi! Non vi sembra inutile? I ricordi non servono a niente. Non è meglio che almeno uno di noi possa far esaudire un suo desiderio?» «Io non vorrei assolutamente perderli, i ricordi di quello che è successo qui» Kokoro che ha causa delle cattiverie subite ha poca fiducia nel suo futuro, come ne ha verso se stessa e verso le relazioni interpersonali, lentamente salirà la china riuscendo a legarsi un per volta agli altri personaggi e a non sentirsi più sola.Il romanzo è scorrevole, fluido scritto con una prosa semplice che usa a tratti aprole nella lingua madre per rafforzarne l'efficacia (al termine del libro è fornito un vocabolario). "«Da questo momento potrebbe iniziare un'avventura meravigliosa in un mondo diverso, e tu che fai? Scappi?» le aveva chiesto la bambina-lupo." La voce narrante è sempre quella della nostra protagonista che ci mostra ciò che succede intorno a lei e dentro di lei, fornendoci uno squarcio sulle emozioni che l'attraversano e che attraverseranno il lettore che inevitabilmente, giovane o adulto che sia, tenderà ad identificarsi con Kokoro, e con lei crescerà fino a trasformarsi! "Non si sentiva più sola. Se in futuro non fosse più riuscita a fare amicizia con nessuno, avrebbe potuto pensare agli amici di quel periodo, e quella consolazione le avrebbe permesso di andare avanti." Inoltre la trama è costruita in modo da risultare avvincente, intrigante, e da lasciare spazio a colpi di scena, e benché sin dall'inizio ci si trovi in un mondo magico, questo magico risulterà sempre più complesso di quanto avremmo immaginato.Un libro assolutamente consigliato! "Ce l'avrebbe fatta. Si sarebbero aiutati a vicenda. Avrebbero combattuto insieme."