Der Steppenwolf

Federica Fantozzi - Il meticcio


 "Il passato non passa mai." Questo è un libro che sarebbe davvero facile da recensire, potrebbe bastare una parola, anzi tre, Più che pessimo!Forse una delle cose peggiori se non al peggiore in assoluto in cui mi sia imbattuto quest'anno.Lo so, non si fa così, specialmente quando non parliamo bene di un libro bisognerebbe anche dare qualche motivazione, quindi cerchiamo di dare una spiegazione a questa mia affermazione.Innanzitutto dobbiamo dire che alla fin fine la storia, per grandi linee c'è, ma sicuramente è mal raccontata, e a volte il senso dell'inverosimile e troppo forte.È un poliziesco, ma la vera protagonista del romanzo è una giornalista,   Amalia Pinter, (come l'autrice, forse per questo i dialoghi sembrano tutti falsi, forzati, innaturali) che non si capisce quali meriti particolari possa avere, anzi, l'idea che ci si fa di Amalia e tutt'altro che positivo, ma questo potrebbe non essere importante e sicuramente è soggettivo.In ogni caso lei diventa il centro e l'artefice dell'indagine, tanto che viene ingaggiata (non si sa a che titolo, con quale autorizzazione, e sotto la responsabilità di chi, come agente spia infiltrata! Wow!! E successivamente invitata ad una riunione operativa, e anche in questo caso non si sa ne il perché ne il per come "«Grazie di aver preso parte al nostro piccolo briefing.  "  Come non viene esplicitato chi altro partecipi a questo evento tanto importante, che riguarda attività di scala mondiale, ma non vede rappresentanti ne dell'Interpol ne di altre forse di polizia italiane o estere che siano, anzi alla fin fine si ha l'impressione che più che un incontro ad alto livello si tratti di un caffè tra amici, il capo dell'operazione, un poliziotto che lavora al caso ed è amico di Amalia, e la stessa giornalista, che brilla, mentre gli altri due dopo pochi minuti hanno già gettato la spugna!! Assolutamente incredibile.E come se non bastasse ci regala delle riflessioni davvero gustose "Caffè?» Non aspettò risposta e le riempì il bicchierino di carta senza aggiungere zucchero né latte. Alfredo scrollò le spalle, poi le porse una zolletta e una confezione monodose di panna da bar prese da chissà dove. Il poliziotto buono e quello cattivo, pensò Amalia," Anche se ci viene il dubbio che si confonda gentilezza e cafonaggine con bontà e cattiveria!Ci sono altri momenti simili, che fanno  calare la tensione, ammesso che si sia mai creata e fanno ridere o innervosire.Ma andiamo avanti, perché non tutto è da buttare, infatti, leggendolo ci rendiamo conto che il vocabolario della lingua italiana è insufficiente le circa duecentomila parole presenti non bastano per cui se si vuol scrivere un romanzo si è costretti a ricorre alle lingue straniere, ed è per questo che la nostra autrice dissemina forestierismo ad ogni piè sospinto, anche se tutto questo ci dà un bel senso di globalizzazione e ci insegna come muoversi e parlare al giorno d'oggi! Un esempio: feuilleton, stuntmen, liaison, flûte, undercover, all news, briefing, Rewind, Human trafficking, embedded, skills, monstre, storytelling, fake, news, packaging, lead, in charge. E la dove non ricorre a prestiti linguistici, usa l'Italiano in modo davvero originale, gli aggettivi rivisitati o usati in sensi talmente  particolare da meritare un premio! "Dall'atteggiamento di entrambi trapelava qualcosa di spasmodico.""Anche i rumori erano diversi, più pessimisti, crepuscolari." Ma la nostra geniale autrice ci informa anche di cose che nessuno sapeva, come l'effetto del disboscamento, che non solo abbatte gli alberi, ma riduce gli altri a scheletri!"Diede la colpa al vento che gli alberi scheletriti dal disboscamento non frenavano" "papaveri rossi, i fiori preferiti di Amalia. Così fragili da sgretolarsi per un soffio, eppure dai semi di ognuno ne sarebbero nati quattro la stagione successiva:" Le capsule dei papaveri contengono una esagerazione di semi, che vengono sparsi intorno alla pianta dall'azione del vento, quindi da ogni fior potrebbero nascere un numero indefinito di piante, se la concorrenza e le altre avversità lo permettesse, chissà come le è venuto intesta questa numero quattro!Nello stesso modo in cui ci presenta l'ultima "evoluzione" della tecnologia "Fece scivolare il badge sul chip a lettura ottica" Anche se qui si ha più l'impressione che non sappia proprio di cosa stia dicendo, di cosa stia parlando.È la migliore di tutte è la coltivazione del "pachino" "si dispiegava l'Agro Pontino. [...] I pomodori erano i re dell'agroalimentare, migranti che si erano fatti largo a spese delle specie autoctone, protetti da serre rudimentali ma efficaci per fornire alle massaie pachino"  Peccato che il pachino sia un IGP a (Indicazione geografica protetta ) che si produce solo nelle province di Siracusa e Ragusa. Tra l'altro anche a voler fare i furbi, questo pomodorino tanto famoso e di cui andiamo tanto fieri, ha i semi sterili, perché è un prodotto ottenuto in laboratorio, in Israele, quindi ogni anno i coltivatori delle province interessate devono comprare i semi in Israele,, è davvero difficile che possano essere coltivati nell'Agro Pontino!Ma si vede che la botanica è la sua passione tante che ci informa anche sul tarassaco "il tarassaco detto Pisciacane per il gradimento che riscuoteva presso i quadrupedi." Ora qui sorge spontanea la domanda, a quale quadrupede? Il cane erbivoro? Anche se nessuno aveva mai notato questa razza di cani andare in giro per campagne a cercare verdure!!In realtà questo brutto nome è  dovuto alla vecchia credenza o diceria popolare secondo cui questo fiore nasceva dall'orina dei cani.! Ma andiamo avanti perché la nostra grande autrice è brava anche nel crearsi nuove metafore avvincenti e chiarificatrici,"Dall'unico varco ancora aperto continuavano ad affluire persone come olio in un imbuto.""e piante rilucevano come un bosco del Connecticut."  Non avete presenti i boschi del Connecticut? È una vostra lacuna ! "una bionda, in tubino leopardato con tanto di macchie," Provate a immaginare un tubino "leopardato" senza "tanto di machie"!! E per non farsi mancare niente la nostra giornalista/autrice ha deciso di unirsi alla maggioranza degli italiani e di sacrificare sull'altare dei tempi moderni un bel congiuntivo sostituendolo con il solito indicativo! "Una volta lei gli aveva chiesto dove abitava."  Lo so che vi state divertendo, ed è questo il bello di questo libro che avevo preso come un poliziesco e che invece è un gioco, comico, divertente, e il gioco consiste nel trovare la chicca più grossa ...,  quindi non ve lo sconsiglio, anzi vi invito a leggerlo, salvo non riusciate a controllare l'afflusso di sangue alla testa,  e a partecipare a questo gioco di società. Si sono partito avvantaggiato e molte ve le ho già presentate, ma ce ne per tutti!!!E pensare che l'autrice scrive per alcune delle testate più note d'Italia. "C'era più fila che per gli sconti al Black Friday.""Qualcosa, da qualche parte, non stava andando come previsto, ma non avrebbe saputo dire da quale direzione soffiasse la tempesta.""Il colletto della camicia slacciato sul torace abbronzato gli dava l'aria della simpatica canaglia.""Alla magnetica, enigmatica imprevedibilità di quell'uomo di cui era impossibile fidarsi.""Il segreto erano davvero relazioni pericolose?"