Der Steppenwolf

Goffredo Parise - Il prete bello


 "Un buon italiano non sta seduto due ore ad ascoltare se non per avere poi la sua giusta ricompensa." Ci sono autori che abbiamo sempre sentito nominare, tanto da esserci familiari, e poi ci rendiamo conto che non li conosciamo, di loro non abbiamo letto niente. Come tanti altri nomi, quello di Goffredo Parisa a me suonava fin troppo familiare, così ho deciso di leggere almeno un suo romanzo. "'E' pagato anche quello'. Significava che non bisognava avanzare niente e che Gesù era sceso dall'asinello per raccattare il pezzo di pane." Questo, forse è quello di maggior successo, in Italia e all'estero, l'autore aveva deciso ha il vago desiderio di scrivere un romanzo che divertisse  e commuovesse "tanto da cacciare il freddo e la solitudine", "un romanzo «con molti personaggi allegri», ma soprattutto «estivo»". Non se è riuscito a raggiungere i suoi intenti, ma certo si tratta di un romanzo notevole. "alla loro fame senza pensieri, alla fame di quando non chiedevano niente, nemmeno l'elemosina per rassegnazione" Ambientato ai tempi del fascismo, poco prima della seconda guerra mondiale, a Vicenza, in un caseggiato che ci sembra una corte dei miracoli, ci racconta di tutti personaggi che vi abitano, attraverso gli occhi di un bambino undicenne o quasi,  Sergio,  povero come tutti, ma felice del suo vivere. "Il Natale più bello di tutti! E se c'era gente per cui Gesù nasceva il 25 dicembre, quelli eravamo noi e quelli di tutto il mondo della nostra specie." Sergio il suo amico Cena, Liliana e gli altri banda di ragazzi del caseggiato, "la naia" che vivono arrangiandosi con piccoli reati, elemosine, e mangiando ogni volte che gli si presenta l'occasione e magari creandole le occasioni per sbafare trasformandosi in ruffiani, per sopravvivere al meglio. Sono l'anima della nostra storia, quelli che più ci prenderanno il cuore. "No, io non avevo mai avuto regali e mai ne avrei avuti. Ero figlio di N.N., niente da fare." Il titolo fa riferimento alla figura di un prete, don Gastone, bello, affascinate, intorno alla cui figura ruota il caseggiato e tanto altro, perno e motore della storie, o forse dovremmo dire delle storie, perché sicuramente oltra a l tema principale, sono tante le storie che vediamo dipanarsi innanzi ai nostri occhi. "Cominciavo a capire che in qualunque parte si andasse, qualunque mestiere si facesse, dovunque c'era il sopruso, la frode, la legge del più forte. E questo non perché il nostro ambiente fosse un ambiente di ladri o di gente affamata, semmai proprio per questo, perché la fame la conoscevano tutti, il sopruso non avrebbe dovuto esistere." Sentiremo freddo e ci commuoveremo insieme ai nostri protagonisti, forse soffriremo con loro, ma senza dolore, commovendoci  e riflettendo su un passato prossimo completamente dimenticato e che a tratti ci sembra inverosimile. Non mi pare di essermi divertito, ma sicuramente alcune situazioni sono tanto assurde da poter suscitare dell'allegria o del buon umore.Nostalgico, affascinate, una lettura dolce amara una lettura che vola via, e che per un attimo ci riporta ad un mondo sconosciuto eppure tanto familiare!! "Anche adesso esistono i poveri, come in ogni tempo passato e futuro, i miserabili, e tutta quella gente che non ha il fuocherello e su cui si è creata tutta una letteratura per quelli che ce l'hanno. I poveri non conoscono questa letteratura e fanno il Natale per conto loro, chiusi in un mondo particolare, assolutamente diverso da quello degli altri."