Der Steppenwolf

Elsa Chabrol - Una sposa conveniente


 "«Be', Julien... cos'hai?» domandò il suo collega. «Niente... saluto una cliente. Io... pensavo che fosse morta da un pezzo. Le avevo fatto la lapide.» «Cosa hai fatto?» Julien notò lo sguardo preoccupato del collega. «No, niente. Lascia perdere.»" Dopo aver letto McCarthy, avevo bisogno di riprendere fiato! Un libro rilassante, leggero, e che magari mi rallegrasse un po', sembra facile, ma forse è davvero difficile da trovare, i libri più rari sono quelli che ti fanno davvero ridere.Questo ci è riuscito! A dispetto delle storie, tutto sommato, "tristi" che racconta, riesce a creare e mantenere un clima di allegria, di rilassatezza divertente, strappando anche qualche grossa risata, ma non perdendo mai il tono simpatico. "Fra queste che detestavano gli uomini e quella che li amava troppo, il Petoso diceva che lì c'era il quartiere a luci rosse di Pouligeac e che un maschio rischiava di finirci assassinato o stuprato." La storia si svolge a Pouligeac piccola frazione di un paesino  sperduto sui monti della Cevenne, nella Francia  meridionale, ormai quasi disabitato, sono rimasti solo in undici, e  i pochi abitanti rimasti sono tutti più vicini ai novanta che ai settanta. La frazione, difficile da raggiungere, e collegata al paese da una strada estremamente dissestata, «il catrame», dall'"aspetto di una pista esotica costellata di buche".A Pouligeac i pochi rimasti non hanno praticamente più nessun rapporto tra di loro, i dissapori, le vecchie beghe, la pigrizia ha fatto si che non ci si dia più retta, il loro tempo è scandito dai programmi della televisione, unico mezzo che riempie le loro giornate e detta i loro ritmi. "Ripassò perfino qualche mimica di maschera mortuaria, per essere pronta «nel caso che», ma alcune visite la interruppero. Alcune visite! Non una. Alcune. A Pouligeac le visite erano rare, rarissime addirittura, tra vicini non ci si frequentava. Erano tutti troppo occupati! " L'abitante più giovane, unico più che raro, Pierrot, un "ragazzo" di quarantasette anni che vive ancora nella frazione per prendersi cura dell'anziana madre, e che per quei vecchietti rappresenta la il cordone ombelicale che li collega al resto del mondo.. Pierrot ha una macchina ed è gentile e premuroso con tutti, quindi sbriga tutte le commissioni, si reca in paese a fare la spesa per tutti,  si occupa di tutte le piccole riparazione e di ogni sorta di lavoretto.   Ma la mamma di Pierrot muore e lui annuncia la sua intenzione di lasciare il paesino  un giorno  per cercare moglie e mettere su famiglia. Tale notizia semina il panico tra gli anziani abitanti che già si vedono persi senza il loro factotum, ma si rendono conto che bisogna far qualcosa, mettono da parte gli antichi rancore e si organizzano per trovare su internet una moglie a Pierrot in modo che lo stesso resi in paese. "Il funerale era previsto per sabato mattina, Lei decise che, se ci fosse stata ancora, non ci sarebbe andata, per timore di cadere morta stecchita davanti alla fossa. Non vorrei comunque rubarle la scena! aveva pensato ridendo." Una prosa accattivante , una scrittura briosa ci accompagna per tutto il romanzo rallegrandoci e strappandoci anche qualche grossa risata.  L'umorismo francese, forse più conosciuto attraverso il cinema, è  meno chiassoso, meno triviale rispetto a quello italiano, magari,  malizioso ma senza mai scantonare nel volgare riesce a vivere su strie quotidiane, magari esasperandole un po' e con l'uso dell'iperbole mette in evidenza modi comuni e quotidiani trasformandoli in farsa. "Quelli del paese vedevano in lei una specie di asociale un po' presuntuosa che chiamavano «la Regina madre»."  Molto belli, simpatici, stravaganti e sicuramente sopra le righe i protagonisti  di questa storia tratteggiati con poche frasi riescono subito ad essere vive nel nostro immaginario, forse perché ci ricordano sempre qualcuno. "Quando finalmente la porta si aprì, Franz si trovò davanti una creatura ibrida, mezzo extraterrestre e mezzo strega che, con vigorosa e delicata mano artritica e dalla pelle trasparente con artigli scarlatti, lo tirava dentro." Io sono rimasto moto colpito dalla protagonista e narratrice, Juliette, ultracentenaria, che mi ha tanto ricordato il mio personaggio letterario preferito, nonnina Esmeralda "Esme" Weatherwax, e questo forse me l'ha resa subito simpatica, ma credo che anche senza questa associazione mi avrebbe subito conquistato. "Specchio, specchio delle mie brame, sono sempre la più vecchia del reame?» domandava, divertita da se stessa" E sono i giorni e le ore che lei conta a dare il ritmo la nostro romanzo.Più che consigliato, per trascorrere qualche ora in allegria, con intelligenza e arguzia. «Ma io, poveraccia, sono soltanto una vecchia carcassa da cui non potete cavare nulla. Per aiutarmi, per fare qualcosa per me, ci sarebbe voluta un po' di generosità. Ma, di generosità, voi non ne avete più! È morta con il villaggio. Quando si è soli come degli idioti, come noialtri qui adesso, non si sa più donare niente. Si sa soltanto prendere.»