Der Steppenwolf

Francesco Recami - Il ragazzo che leggeva Maigret


 "L'ultima cosa che Maigret aveva voglia di fare era quella di alzarsi alle sei e un quarto, uscire nel gelo alle sette meno dieci, costeggiare il canale di scolmo, passare lungo la roggia abbandonata, e poi, giù, prendendo la strada bianca, attraversare il canale sul ponte di legno; infine, dopo il passaggio sbarrato, arrivare alla fermata della corriera, sul viale alberato. E lì aspettare la corsa delle sette e quattro minuti. Quando suonava la sveglia Maigret guardava fuori dalla finestra e sperava, sperava tanto una cosa sola: che fosse venuta una bella nevicata, di quelle vere, che tutte le strade fossero bloccate per giorni e giorni, che fossero chiusi tutti gli uffici pubblici, a cominciare dalle scuole. Una neve alta metri, che costringesse tutti a starsene a casa, anzi, a letto. Giorni di ozio forzato. E invece no. La grande nevicata non veniva."  Negli ultimi anni ho sviluppato una leggera avversione verso quei romanzi, in genere fantasy, ma che da qui si sono poi allargati ad altri generi, in cui il protagonista era ragazza senza qualità ma che veniva a capo di situazioni che avrebbero visto fallire i migliori super eroi, per cui sono felice quando mi imbatto in qualcosa di molto più realistico.Questo è uno di quei casi.Il nostro protagonista si chiama Giulio è ha tredici anni, ma un fisico che lo fa sembrare più grande, ma che al contempo gli evita di subire le angherie di qualche compagno più bullo! Il problema ch a Giulio piace mangiare e fortunatamente per lui a casa sua si mangia, tanto e bene. " Era un tipo grosso e robusto. Due spalle larghe. Aveva la testa quadrata e i capelli color cenere, corti, e un po' di peluria bionda dove da grandi crescono i baffi." Giulio è anche un appassionato lettore delle avventure del commissario Maigret, tanto da valergli come soprannome.Tutte le mattine il nostro giovane protagonista, figlio del fattore della tenuta dei Conti di San Vittore, abitava in una bella fattoria, a un paio di chilometri dalla strada Provinciale, è costretto a fare un bel pezzo di strada tra i campi prima di arrivare alla provinciale a prendere la corriera che lo avrebbe condotto in paese e quindi a scuola!E una mattina mentre si reca alla fermata il ragazzo nota movimenti strani nei pressi della chiusa di un canale. La sua fervida immaginazione, alimentata dalle storie del suo amato commissario gli fanno subito immaginare torbidi scenari, crimini e malversazioni! Ma che fare, come può un ragazzo impelagarsi in queste cose?  "Cosa avrebbe fatto il commissario Maigret a questo punto della situazione? Come si sarebbe mosso? Avrebbe dato credito a quello che pensava di aver visto un ragazzo di tredici anni? Avrebbe iniziato un'indagine? " Cosa fare? Anche parlarne con la sua professoressa non da risultati, probabilmente ha immaginato più di quanto abbia visto, la fantasia gli avrà giocato un brutto tiro!Ma Giulio non si da per vinto ed è così che alla fine si trova coinvolto in una storia dalle tinte giallo nere, che tanto sarebbero piaciute al grande Simenon.Ed infondo e di questo che si tratta, un grande omaggio al famose inventore del commissario più famoso del mondo!E, sebbene il taglio sia quello dei libri per ragazzi, tutto ci riporta a Simenon, l'ambientazione, i colori, i ritmi, persino i nomi dei capitoli ci fanno pensare ai famosi gialli.Bellissimi i personaggi tutti molto ben caratterizzati, e che ben si incastrano in questa storia piacevolmente intrigata, senza esagerare, come si fa nei libri per ragazzi, ma che resta avvincente, appassionante e che non risparmia colpi di scena e un minimo di tensione.Assolutamente consigliato. "Questa è la differenza fra i gialli e la realtà, pensava Giulio, imbiancato dalla neve. Nei gialli non possono succedere fatti che non c'entrano niente, indizi falsi inventati dall'autore per mettere il lettore sulla strada sbagliata. Invece la realtà è piena di indizi falsi. Fatti che non c'entrano niente l'uno con l'altro."