Der Steppenwolf

Claude Izner - Il drago del Trocadéro: Un'indagine di Victor Legris, libraio investigatore


  Il lavoro mi piace, mi affascina, potrei restare seduto a guardarlo per ore. Claude Izner è uno pseudonimo dietro il quale si celano due sorelle, Liliane e Laurence Korb, libraie a parigi, ma anche tanto altro. Forse questo amore per i libri, le librerie e il lavoro di libraie le ha indotte a creare il loro personaggio Victor Legris, libraio investigatore, un 'altro investigatore! Se ne sentiva la mancanza.Questa loro avventura è ambientata a Parigi, nell'estate del 1900 in occasione dell'Esposizione universale, che porta in città folla variegata e multietnica, composta da inventori,  scienziati, artisti, visitatori, curiosi, turisti, ma anche, logicamente ladri e approfittatori. "Tu cedi alla procrastinazione, vecchio mio, ti abbrutisci!" Il caldo insopportabile, la confusione, il chiasso, sono il giusto ambiente nel quale far svolgere questa storia che comincia con l'omicidio di un giapponese, Isamu Watanabe, che si è recato a Parigi per far visita a suo cugino  Ichirō, amico e inquilino dei nostri librai.Mentre i due cugini stanno visitando le meraviglie dell'Esposizione, qualcuno fa scivolare un biglietto ni mano a Isamu, che ha appena il tempo di leggere l'enigmatico biglietto che una freccia lo colpisce in pieno cuore "Safe and sound at home againLet the water roar, Jack...Don't forget your old shipmate...AND REMEMBER MARY CELESTE" Ha così inizio questa nuova avventura che vedrà coinvolti molti personaggi che ci vengono presentati di volta in volta e che in buona parte hanno preso alloggio al Palace Hotel, uno dei più prestigiosi alberghi del Trocadero, quartiere in cui si svolge l'Esposizione.I morti uccisi da una misteriosa freccia continuano a succedersi, in un rocambolesco susseguirsi di inseguimenti, pedinamenti, falsi indizi e curiosità. "Mescolati agli scippatori, ben decisi a riempirsi i borsellini, una serie di millepiedi formati da parasole, bombette, pagliette, cappellini fioriti procedevano lentamente in ogni direzione, saltando senza transizione dal Medioevo al regno di Luigi XIV." I personaggi,  cosmopoliti, e che sembrano tutti sconosciuti l'uno all'altro, hanno qualcosa che li lega e il famoso biglietto è sicuramente l'indizio di partenza e la chiave di volta della ricerca nella quale Victor Legris e Joseph Pignot, i nostri investigatori della libreria antiquaria Elzévir, si lanceranno e che li porterà sulla scia di una nave fantasma, di misteriosi carichi, di contrabbando, di uccelli meravigliosi ed esotici.Il romanzo potrebbe anche essere avvincente, e la prosa non è male, ma non riesce a coinvolgere, a prendere, forse la stessa storia se raccontata da qualcun altro avrebbe potuto essere davvero appassionante, ma c'è qualcosa che non va. I personaggi, in genere ben descritti a volte lasciano perplessi, come ad esempio i nostri protagonisti, "Nei suoi anni d'indagini, Victor aveva acquisito la facoltà di localizzare qualsiasi individuo che gli stesse alle costole e di prevedere il minimo segno di una presenza sospetta." eppure è costantemente seguito, anche da molto vicino, tanto da permettere a chi lom segue di ascoltare ciò che dice, ma non se ne accorge!! "Appostato a due metri di distanza, girato verso il pont des Arts, Tourette lo sentì spiegare"Quindi, benché l'intreccio possa risultare avvincente, e nell'insieme la storia si dipani adeguatamente, dandoci indizi per far correre la nostra fantasia, alternandoli a fatti che danno colore e folklore al romanzo e lo rendono più completo, non mi sento di consigliarlo o di caldeggiarne la lettura, senza per altro poterne dire male. Non mi ha coinvolto, mi ha lasciato troppo spesso perplesso sulle scelte narrative, e io non sono ne un amante ne un esperto del genere che forse sarebbe stato più perplesso di me! «Non serve una grande cultura per constatare che la storia della nostra specie è costellata di guerre, e che i trattati di pace sono ratificati da ipocriti che hanno un solo obiettivo: ricominciare i combattimenti per arricchirsi. Il commercio delle armi è un'attività lucrosa. I ricchi sono sempre più ricchi, a discapito dei poveri che vengono derubati. E il resto non sono che inutili chiacchiere. "Words, words, words", ha scritto Shakespeare.