Der Steppenwolf

Jennifer Egan - Il tempo è un bastardo


  "Risentimento strutturale: La figlia adolescente di un maschio due volte divorziato sarà incapace di tollerare la presenza della sua nuova fidanzata, e farà tutto ciò che è nel suo limitato potere per distrarlo dalla presenza della suddetta fidanzata, utilizzando come arma principale la propria nascente sessualità. Affetto strutturale: Il figlio preadolescente (nonché preferito) di un maschio due volte divorziato accoglierà e accetterà la nuova fidanzata del padre poiché non ha ancora imparato a separare gli amori e i desideri del padre dai propri." Non è facile descrivere questo libro, in cui ogni capitolo sembra una storia diversa, sembra di leggere una  serie di racconti eterogenei per ambientazione e stile, e collegati tra di loro dai personaggi che si ci vengono di volta in volta presentati e che seguiamo in un momento della loro vita, in cui per una ragione o per l'altra, spesso la musica o le droghe sono legati agli altri .  Al centro  di questo caleidoscopi c'è Bennie Salazar, ex musicista punk e ora discografico di successo, e il suo braccio destro Sasha, donna di polso ma dal passato turbolento. E intorno a loro ruotano le figure con cui è capitato che abbiano interagito o altri legati a loro volta a queste figure, con un filo conduttore,  che potrebbe essere il tempo, come suggerisce il titolo, il suo scorrere, le trasformazioni che induce, il suo scorrere, il crescere, l'invecchiare, il cambiare, a volte senza rendersene perfettamente conto e restando legati a quei momenti della vita in cui ci siamo sentiti al vertice di qualcosa.    "Insoddisfazione strutturale: Tornare in un contesto che un tempo si giudicava soddisfacente, dopo aver sperimentato uno stile di vita più eccitante o lussuoso, e scoprire che non si è più in grado di tollerarlo." Tutto questo fa si che si avvera un senso profondo di disagio, di rimpianto, un qualcosa che ci opprime, un peso fatto di ricordi, magari piacevoli,  ma che ci schiacciano, ci tolgono il fiato mentre ci emozionano confondendo presente passato. Forse si percepisce anche una critica allo star-system, alla società dell'apparire piuttosto che dell'essere, alla meravigliosa pericolosità delle droghe psichedeliche, che alterano il mondo nel quale viviamo  o ciò che di esso percepiamo. "Ma le sorelle andavano per i trenta, stava dicendo ora a Bennie la sua produttrice esecutiva, Collette, e come liceali non erano più credibili, specie dal momento che una delle due aveva una figlia di nove anni." Una narrazione insolita, un romanzo che non sembra esserlo, estremamente originale,  che a volte ricorre addirittura ai più moderni metodi della comunicazione virtuale, introducendo pagine e che sembra fogli/slide di una presentazione  Powerpoint, le abbreviazioni , tipiche della scrittura dei ragazzi che vediamo negli gli sms o nelle chat, con una prosa avvincente che cattura al di là di ciò che racconta, articolata anche se sembra semplice, che cambia e varia di profondità e ritmo con il cambiare dell'inquadratura e del montaggio! "Alex chiuse gli occhi e ascoltò: la saracinesca di un negozio che scendeva. Il rauco abbaiare di un cane. Il fragore dei camion sui ponti. La notte vellutata nelle sue orecchie. E la pulsazione, sempre quella pulsazione, che forse in fin dei conti non era un'eco, ma il suono del tempo che passava. la ntte blu le stlle k nn vedi ql suono k nn va mai via" Non so se sono riuscito a rendere l'idea, non è facile, descrivere questo libro, forse è più facile leggerlo, perché anche se è decisamente diverso da ciò che ci si aspetta da un romanzo, cioè che racconti una storia, è assolutamente più avvincente di tanti romanzi che la  storia la raccontano in modo canonico. Si, sicuramente  da leggere.   "«E quindi», le disse, «secondo te non c'è nulla di intrinsecamente sbagliato nel fatto di credere in qualcosa, o sostenere di farlo, per soldi?» «"Intrinsecamente sbagliato"», ripeté lei. «Dio, ecco un perfetto esempio di morale fossilizzata. Devo ricordarmi di segnalarlo al mio ex docente di etica moderna, il professor Bastie; lui li colleziona. Senti», proseguì, drizzando la schiena e puntando su Alex gli occhi grigi piuttosto austeri (malgrado i guizzi amichevoli del viso), «se io credo in una cosa, ci credo. Chi sei tu per giudicare le mie motivazioni?» «Se le motivazioni sono economiche, non è crederci davvero. È una stronzata»."