Der Steppenwolf

Paolo Nori - Bassotuba non c'è


"Non so, io e Bassotuba non ci siamo mai capiti, ho l'impressione. Io, perlomeno, le cose che mi diceva non le capivo. Per esempio torno a casa tutto contento con un cd nuovo, John Mayall, jazz blues fusion. Lo metto su e mi dico Senti questa musica come vien dentro bene, nella mia vita. E comincio a muovermi e non posso evitarlo, sto quasi ballando. E più va avanti il disco, più dico Sì, sì, proprio così... Sbuca Bassotuba dalla cucina, dice Bellissimo. Puoi abbassare un pochino?" Sembra che l'autore voglia scrivere un libro autobiografico, convinto di essere interessante di avere cose interessanti da raccontare, di sapere come raccontarci la sua vita interessante, e invece, fondamentalmente  annoia! "...tenere tutto dentro, non si può. Che come ci sono dei pensieri talmente ossessivi che se restano nella testa ti possono fare impazzire, così ci sono dei sentimenti talmente strazianti che se li tieni dentro ti si apre la pancia." Il nostro protagonista, Learco Ferrari, è un aspirante scrittore, "esperto" di russo, abilità che lo aiuta a vivere, ma non sufficientemente tanto che deve anche fare ol  magazziniere precario, è anche trombettista nel gruppo dei Bogoncelli, ma non suona molto. Teoricamente uno qualunque, o almeno è quello  per cui si vuole spacciare, ma al contempo si immagina di essere una grande promessa, che la sa lunga, e che un giorno si realizzerò. Pensiero probabilmente non condiviso da altri tantomeno dalla sua ragazza,  Bassotuba, da cui è stato appena lasciato da, andandosene con un sociologo allievo di Vattimo.  "Poi ha telefonato un sociologo allievo di Vattimo. E via. Finita. Addio, mi ha detto. Era lì sulla porta, tutta vestita di nero, mi ha guardato e mi ha detto: Addio. Poi ha aspettato che dicessi qualcosa. Io non ho detto niente. Allora è andata. Avevo tante cose da dire, che le frasi è come se si fossero accavallate una sull'altra. Erano troppe." Il romanzo vuol darsi un tono popolare, di tendenza, di quella classe di artisti un  po'trash, un trascurata, ma che sa di valere (senza nessuna prova se non il proprio giudizio) e questo fa si che assumano atteggiamenti un snob, un superiori, come di chi la sa lunga, da 'io sono uno scrittore contemporaneo', e quindi puo permettersi di scrivere come vuole, anche se cio dovesse essere scadente, senza valore, noioso!  Quindi cade spesso nell'uso uno slang eccessivo, a tratti falso. Una lingua personale che non è italiano ne un dialetto, solo una posa! "Io faccio un lavoro che solo parlarne, mi fa stare male. E anche quel lavoro lì, se lo possiamo chiamare lavoro, a volte non basta per sbarcare il lunario. Adesso, per arrotondare, mi son messo a fare il magazziniere. Due ore al giorno." Si da l'aria di quelli che vivono alla giornata, 'sulla strada' probabilmente senza sapere esattamente cosa ciò significhi! (chissà se poi ha mai letto Kerouac.) "Ogni tanto, a leggere i poeti veri, mi veniva il dubbio che le mie poesie facessero schifo. Ma poi pensavo Be', anche se fan schifo, son pieno di donne, chissenefrega." Infarcito di errori grammaticali che dovrebbero esprimere il disgusto per le regole, un voler sembrare superficiali, (ben consci della propria profondità) e che  dovrebbe impressionare il  lettore che per contro, dovrebbe avvertire le vertiginose altezze a cui si avvicina! Tutto ciò rende lo scritto falso, finto, assolutamente lontano dalla strada sulla quale ci voleva condurre, non è un romanzo alternativo che parli di personaggi alternativi e che rispecchi una vita (quella dell'autore) alternativa. "lamentata la mancanza di una vera e propria struttura narrativa, sottolineata l'eccessiva propensione dell'autore per uno sterile e confuso autobiografismo" Si permette di giudicare perche lui è uno 'scrittore' e magari si trova anche spiritoso ma non c'é niente, un grande vuoto, forse conoscerete anche qualcuno  che si crede/si atteggia da artista ma che non alla fin fine ha niente da dire ne le capacità di dire, non si possono neanche biasimare, li compatiamo e facciamo finta di niente."Se valgo o no, io non lo so. Ma meno male che ci sono meno male che ci sono meno male che ci sono. " Fortunatamente il libro è breve, e comunque ho faticato un po' per arrivare alla fine!Nei momenti migliori mi ha suscitato qualche pallido sorriso, ma forse il sorriso era già dentro di me.Niente, per il resto solo un senso di vuoto!Non lo  consiglierei "Comunque, voi scrittori giovani, sarete anche famosi, ma state attenti. State attenti, voi scrittori giovani, che essere troppo giovani può essere un rischio, non so se mi spiego. Può essere un rischio che se cercate di essere giovani, dopo vi può succedere di essere solo moderni. State attenti a non essere troppo moderni, se mi posso permettere di darvi un consiglio, scrittori giovani. Che Šukšin, non era mica moderno. Che anche se siete famosi, delle cose come Šukšin non le ancora lette, scritte da voi, anche se siete famosi. Delle cose come Il'f e Petrov non le avete ancora scritte, voi, anche se siete famosi e vi date le arie."