Der Steppenwolf

Patrick Dennis - Povera piccina


 "Pochi attimi, ed eccomi lì - un fagottino violaceo, rugoso, sgambettante. «Che giorno è?» ha mormorato Mammina. «Be', signorina Schlumpfert, è il primo maggio» ha risposto la levatrice. «Oh, allora vorrà dire che la chiameremo Maybelle» ha detto Mammina, addormentandosi di schianto." Vi piacciono le biografie, eccovi 'Povera piccina'  l'autobiografia di Belle Schlumpfert, ovvero Belle Poitrine nel sottotitolo originale («Bella tettona», Poitrine è petto) "diva del teatro, del cinema e della televisione", Bionda fatale che non può che suggerirci l'idea di Marylin di serie B. "Anche a Winnie erano state rivolte accuse infondate - in particolare, le si imputava un tentativo di furto dai Mandel Brothers, mentre la poveretta si era semplicemente portata la pelliccia in strada per vedere meglio, alla luce del sole, che colore avesse. Come me, Winnie stava dunque patendo un grave torto, anche se aveva un'indole più combattiva, più ribelle della mia." La storia copre la prima metà del '900 e la segue in tutte le tappe della sua vita avventurosa. Durante la quale la nostra protagonista  vive una lunga serie di avventure al limite dell'inverosimile, che ci racconta con faccia tosta, spacciando la realtà a volte terribile dei fatti con un'interpretazione personale e candida dei fatti che negano anche l'evidenza, tutto condito con un certo senso dell'umorismo che oscilla tra sarcasmo e ironia, ma sempre senza essere assolutamente palese. "Dio, quanto desideravo andarmene da quella putrida, insignificante Venezuela! Andarmene, e non tornare mai più. Oppure - meglio ancora - tornare, sì, ma ricca e famosa, comprarmi la casa più grande e più bella nel Bluff, il quartiere sul fiume, e ignorare la haute di Venezuela esattamente come la haute aveva sempre ignorato la piccola Belle Schlumpfert." Belle Schlumpfert nasce a Venezuela, nell'Illinois, da una madre troppo impegnata a far carriera presso la "casa" di per mettere su una famiglia come si deve, e che vedremo comparire nella vita della figlia solo quando ci sarà da approfittare, cosa che farà a man bassa, con un'indolenza e una faccia tosta pari solo a quella della figlia! "Una volta Madam Louise mi aveva detto: «Belle, dolcezza,» mi chiamava sempre così «appena ti sarai sviluppata ti prendo a lavorare da me». Non capivo bene cosa intendesse. Però siccome sapevo che tutte le sue ragazze avevano una chiacchiera che levati, in classe tentavo in tutti i modi di impratichirmi, e anche lì i professori non gradivano. Oh, insomma, affari loro." Il romanzo si presenta subito per quel che è, raccontandoci con candore gli inizi della propria "carriera", quando viene adescata proprio da Madam Louise che la arruola nel proprio bordello. Belle sembra non rendersi conto della situazione in cui si è andata ad infilare. La ragazza infatti è convinta di essere finita in una scuola per signorine perbene e non dubita neppure per un istante della buonafede della donna che l'ha ingannata. Come succederà spesso nella sua vita durante la quale verrà più volte avvicinata da personaggi loschi che, approfittando della sua ingenuità, la raggireranno in vari modi, prima fra tutti, appunto la madre, e riusciamo mai a definire chiaramente  se ci fa o ci è, ingenua o estremamente furba? perché se è vero che molti ne approfittano, è anche vero che lei non se ne sta mai con le mani in mano! "«Se le chiedessi di confortare un povero reduce dalla prima linea cenando con lui stasera, le sembrerei sfacciato?». Come potevo rifiutare? Il colonnello Smith - così aveva detto chiamarsi - era un ufficiale dell'esercito americano, un comandante, un eroe sfuggito chissà come alla Terra di Nessuno. Accettare quell'invito tanto cortese era un puro e semplice dovere patriottico. E così mi sono fatta portare da Jacques (un ristorante francese che era il rendez vous pour l'élite di Chicago), e più il colonnello mi apriva il cuore, più il mio si offriva a quello scapolo molte volte milionario, che possedeva miniere d'oro, pozzi di petrolio, ranch in tutta l'Unione e importanti proprietà immobiliari a Manhattan: tutto aveva, tranne una donna comprensiva con cui dividere quella fortuna." Assolutamente priva di talento, è convinta di essere un'artista a tutto tondo, un vero astro nel firmamento del mondo dello spettacolo, quindi si impegna per sfondare e diventare una super diva.E se in poarte riesce a perseguire il suo scopo, lo deve soprattutto alla sua ostinazione, alla  intraprendenza e alla sua straordinaria sfacciataggine, e ance in questo caso non riusciamo mai a capire se si rende effettivamente conto del suo scarso valore o se è davvero convinta di essere una stella.   "Avendo avuto in dote una grazia eterea, un incredibile senso del ritmo e una melodiosa voce da soprano, non capivo perché il maître de ballet, o direttore di balletto, o come diavolo si chiama oggi, ce l'avesse tanto con me: non era affatto piacevole! «No, Belle, no!» strillava. «Il piede sinistro. Devi andare a tempo! Belle, a tempo! No, Belle, l'hai presa in Fa, non lo senti che le altre la cantano in Sol? No, Belle, riprova - piede sinistro, destro, sinistro, destro. No, no e poi no!»." Belle, tante  difficoltà sul proprio cammino, ma non si arrende mai, e alterna momenti terribili a momenti di sfacciata sfortuna della quale cerca sempre di approfittare, ma c'è sempre chi approfitta di lei, ma non perde mai l'incredibile ottimismo che la anima.Un personaggio che ci lascerà basiti, che non riusciremo mai a decifrare completamente e, anche se sicuramente censurabile attirerà la nostra simpatia e ci troveremo a fare il tifo per lei anche quando i suoi comportamenti non sono proprio corretti. "L'ultima cosa che mi andava era occuparmi dell'assicurazione di Fred o della pensione che come vedova di guerra mi spettava. L'ho fatto solo perché sapevo quanto Fred ci avrebbe tenuto." Un ritratto di una società dove conta poco ciò che veramente si vale, dove l'apparire conta più dell'essere, sicuramente molto attuale, raccontata con leggerezza e ironia, che può anche strapparci più d'una risata, o farci irritare a morte! "Nell'articolo si diceva che suo padre, «il nono conte di Baughdie, terzo contribuente dell'Impero britannico», era serenamente spirato, «lasciando i suoi immensi possedimenti all'unico figlio, Cedric Roulstoune-Farjeon». In quel preciso istante ho capito che dovevo assolutamente sposare Cedie, non fosse altro per offrirgli quel conforto, quella solidarietà e quel'aiuto concreto di cui, assumendosi il peso quasi intollerabile del titolo, quel povero ragazzo, timido com'era, avrebbe senz'altro avuto bisogno." La storia è arricchita da fotografie di Chris Alexander, che ritraggono la nostra protagonista  in vari momenti della sua vita. Una vera biografia!Un libro sicuramente fuori dall'ordinario che a me è sicuramente piaciuto, ma consiglierei con prudenza! "Temendo che in una città malvagia, popolata di tagliaborse e taccheggiatori, i cinquemila dollari di Fred non sarebbero durati, li ho depositati a mio nome su un libretto di risparmio, tenendomi giusto gli spiccioli necessari a rimpolpare il guardaroba che non avevo più. E siccome per le questioni pratiche un certo talento me lo hanno sempre riconosciuto, mi sono assicurata che Fred comunicasse tempestivamente all'esercito il suo nuovo stato civile, e la nuova intestataria della sua assicurazione sulla vita. A parte queste faccende molto prosaiche, tutto il resto era sentimento."