Der Steppenwolf

Jason F. Wright - La felicità sulla porta di casa


 È il 25 dicembre quando Hope Jensen riceve un dono inaspettato: sulla porta di casa trova un barattolo di vetro pieno di monete, avvolto in un grande fiocco rosso. Nessuna traccia del mittente, nessun biglietto. Il regalo, però, riesce a strapparle un sorriso, dopo tanto tempo. Questo, per lei, è un Natale particolarmente difficile, perché ha appena perso la donna che l'ha cresciuta come una figlia. Quando, grazie al suo talento di giornalista, Hope scopre di non essere l'unica persona ad aver ricevuto un «barattolo di Natale» da parte di un benefattore anonimo, non riesce a crederci. Si trova di fronte a una vera e propria gara di solidarietà, un'iniziativa ispirata da sentimenti di amore e gentilezza. Un piccolo gesto, capace di cambiare la vita di persone che attraversano un momento di sofferenza. Per questo, ognuno di loro decide di farlo proprio e di ricambiarlo. Hope deve scoprire dove tutto ha avuto inizio, perché trovare quel barattolo le ha aperto gli occhi sulla magia delle luci che addobbano la città. Ha fatto crescere dentro di lei un senso di speranza che credeva perduto. Ancora non riesce a immaginare dove la porterà quella ricerca, ma in fondo il desiderio più bello è quello che non abbiamo mai espresso. Oggi vi presento il secondo dei libri che regalerei per Natale, Dopo ladra di parole,  che rappresenta la speranza in un mondo migliore, oggi leggiamo di questo, il libro che ha dato vita ha una pratica o fenomeno che dir si voglia,  sempre più diffuso e apprezzato, quello dei barattoli di Natale! "«Quella ragazza è fuori come un citofono»." Natale, siamo tutti più buoni, uno spirito diverso ci anima, e questo spirito si riscontra dappertutto intorno a noi, qui lo troviamo in un piccolo libro colmo d'amore e buone pratiche. Un romanzo che commuove e ridesta in noi sentimenti di solidarietà, amicizia, affetto, quello che ci serve per sorridere con il cuore e quello che chiameremmo spirito natalizio, che dovrebbe poter sopravvivere a questo periodo e animarci ogni giono dell'anno!"Dopo mesi di udienze al tribunale per i minorenni, di colloqui, di controlli a sorpresa e montagne di incartamenti, lo stato riconobbe infine ciò che Louise e la sua ristretta cerchia di amicizie avevano sempre saputo: sarebbe stata una madre ideale. Ma non solo: per la piccola, Louise Jensen rappresentava la miglior opportunità per poter vivere una vita felice. Non che quanto stabilito dal tribunale avesse importanza, visto che in ogni caso Louise non avrebbe mai rinunciato a lei.Di ritorno da quello che sperava fosse l'ultimo appuntamento al tribunale, nello specchietto retrovisore Louise guardò «la bambina», come l'aveva sempre chiamata fino a quel momento.«Adesso siamo una famiglia», disse ad alta voce. «Che nome ti possiamo dare?»La chiamò Hope, speranza." Questo piccolo romanzo si legge tutto d'un fiato, forse con le lacrime agli occhi, forse con un sorriso sulle labbra, sicuramente con il cuore colmo di gioia.Forse è solo retorica, ma anche questa serve e in certi periodi più che mai.Quindi si lo consiglio vivamente e consiglio anche di regalarlo come strenna. "L'ultimo giorno di scuola materna Hope Jensen, camminando mano nella mano con la madre, annunciò di aver finalmente preso una decisione riguardo alla sua futura carriera. «Da grande diventerò presidente degli Stati Uniti oppure sarò una famosa inviata per un giornale.»«La seconda opzione mi sembra più nobile», la prese in giro la madre" Una scrittura rapida, pulita felice, che legata ad una trama semplice ma avvincente fa si che il libro, già piccolo, si divori in un attimo e rende difficile interrompersi, lasciarlo anche per poco, vogliamo arrivare alla fine, presto! Leggetelo, regalatelo! Perché basta poco per fare del bene e rendere gli altri felici. E quell'amore tornerà indietro, custodito in un vaso di vetro o in altre mille forme. Ma sempre pronto a cambiarci la vita.