Der Steppenwolf

Joanne Huirst Smith - Il Tredicesimo Dono


  "I loro visi sorridenti mi irritano ancora di più. Tornata in macchina, trovo il fastfood take-away più vicino, ordino due fette di torta al cioccolato calda con aggiunta di panna montata, parcheggio e le divoro al buio. Il cibo mi consola. È una cosa che posso controllare. Torno in fila per prendermi due super cheeseburger con doppi sottaceti. Quando inghiotto l'ultimo boccone del mio banchetto, ormai sono in ritardo per andare a prendere i ragazzi. Mi avvio verso casa di mia cognata con un buco nero nel baule, dove avrebbero dovuto esserci i regali." Oggi vi presento un altro romanzo dallo spirito natalizio,di quello che ci serve per riconciliarci con noi stessi e con il mondo, e che sempre più facilmente smarriamo. Il mondo che ci circonda ci induce a chiuderci sempre di più in noi stessi e di non esser capaci di vedere oltre la punta del nostro naso, anche quando questo non fa che creare danni e seminare dolore.  Se poi la sorte ci ha colpito è ancora più difficile accorgersi degli altri e dei loro bisogni, anche questi altri sono davvero prossimi. Bisognerebbe trovare la forza di aprire gli occhi. "Quando arrivo la porta del garage è aperta, la luce è accesa e il sostegno per l'albero è in mezzo al parcheggio. Mi fermo in folle a riflettere. Dovrei andare a spostarlo. Senza dubbio la responsabile del piazzamento strategico è Megan. Metto la marcia, spingo sull'acceleratore e investo il sostegno metallico, faccio retro e lo investo di nuovo. Nick aveva ragione: non riusciremo a scamparlo questo Natale. Ma posso passarci sopra con un buon motore e un valido treno di gomme." E a questo che ci esorta questo piccolo romanzo, e questo e il clima che crea intorno a noi mentre lo leggiamo, quello del lento ma inesorabile  risveglio che tutti dovremmo vivere, e che attribuiamo al clima di questi giorni, che forse per tanti significa solo un ulteriore fonte di dolore, la dove in questi giorni notiamo la assenza di ciò a cui attribuiamo il nostro star bene. "così gli nego quello di cui ha più bisogno: la guida e l'amore di un genitore. "Vergogna, Jo." Dalla morte di Rick sono stata emotivamente assente per i miei figli, cieca davanti agli incubi di Nick, incapace di colmare il desiderio di Natale di Megan. E Ben sta andando alla deriva, solo nel suo dolore." «Mamma, abbiamo perso l'autobus.» È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, «I vostri cari amici». "Megan ha bisogno del Natale, ma io non sono pronta ad andare nel paese delle renne." Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. "Non ho voglia di festeggiare, ma voglio i miei figli a casa con me." La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori in questo libro suggestivo, profondo ed emozionante. Il tredicesimo dono riesce così ad aprirci gli occhi sulla gioia che ci circonda sempre, anche nei momenti più impensabili. Sulle sorprese inaspettate che la vita sa regalarci. E sulla felicità improvvisa che tutti possiamo donare a chi ci sta accanto, non smettendo mai di credere nella forza e nella generosità dei nostri cuori. "«Il profumo di casa nostra la vigilia di Natale è impresso nella mia memoria più di qualsiasi regalo abbia mai ricevuto. Per me è profumo di casa. Di festa.»" La scrittura e facile, semplice, ma la narrazione avvince tra sofferenza e gioia, finiremo in un attimo la lettura, forse con il cuore più gonfio e con buoni proponimenti che ci ronzano in testa. Da leggere e da regalare!! "«Ogni giorno può essere Natale.»