Der Steppenwolf

Jerry Spinelli - Stargirl


"Sapevi che esiste un paese dove i "posti incantati" sono indicati ufficialmente? - No. Quale sarebbe? Oz? - L'Islanda. - Ma pensa. - Ignorerò il tuo sarcasmo. Non credi che sarebbe bello avere anche qui una cosa del genere? Camminiamo da qualche parte, o siamo in auto, ed ecco che vediamo una targa di ottone: "Posto Incantato. Ministero degli Interni. U.S." - Lo riempiremmo di spazzatura - commentai. Mi fissò, di colpo seria. - Lo faremmo davvero? Mi sentii a disagio, come se avessi sciupato qualcosa di bello. - Non proprio - la rassicurai. - Non se ci fosse un cartello: Non Sporcare." Davvero una bella sorpresa.Generalmente non amo molto i libri i cui protagonisti sono dei teen agers, così come non apprezzo gran che quelli che sembrano voler dare delle dritte sulla vita.Questo piccolo romanzo unisce in se le due cose eppure mi è tanto piaciuto, forse perché riesce ad essere leggero e mai saccente forse perché riesce a parlare d'amore senza mai essere stucchevole, forse perché sentiamo il bisogno di incontrare un a persona come Stargirl, al di là e al di sopra delle convenzioni che ci tengono legati e spesso ci condannano a una esistenza eccessivamente inquadrata!La vita di provincia dappertutto è soggetta  a regole che ne determinano tutti i canoni, compreso quello estetico e che ti sentire appartenere alla comunittà. Probabilmente in molti stati dell'America la cosa è ancora più pronunciata, come siamo a bituati a notare da libri e film. "L'hai vista? Fu la prima cosa che Kevin mi disse il primo giorno di scuola del penultimo anno delle superiori. - Vista chi? - replicai. - Ah! - Allungò il collo e scrutò la folla. Aveva visto qualcosa di eccezionale, glielo si leggeva in faccia. Ridacchiò, sempre guardandosi attorno. - Te ne accorgerai." Mica, una minuscola città dell'Arizona, e qui le regole sono ferree e il modo di vestire dei ragazzi della high school  somiglia più ad una divisa, e segue i gusti del bello della scuola cos' come la sua compagna detta i modi di comportarsi di tutti. Immaginata il clamore che può suscitare l'arrivo di una nuova studentessa, molto particolare,  che porta con sé un topo, va ai funerali altrui, canta ai suoi compagni di scuola tanti auguri, anche a quelli che non vorrebbero e ha scelto di farsi chiamare Stargirl .Benchè il suo comportamento sia sempre gentile, non è accettato dalla comunità scolastica, troppo eccentrico, ma un po' alla volta lei riesce  a farsi seguire, anche perché va a fare il tifo per la squadra della scuola che prima non era mai seguita e che invece dopo il suo arrivo e i suoi modi molti allegramente esibizionistici diventa una attrazione. Tra i suoi compagni quello che resta più colpito è Leo, voce narrante della nostra storia, che si innamora di Stargirl, contraccambiato. Si arriva al punto che il suo comportamento fa scuola e viene mutuato da lla maggior parte degli altri studenti che ... cambiano. "Se qualcuno prendeva un bel voto, anche altri gioivano. Se qualcuno si storceva una caviglia, anche altri soffrivano. Scoprimmo quale colore avessero gli occhi degli altri. Fu Stargirl a guidare quella ribellione: una ribellione per invece che contro. Per noi stessi. Per le rane assopite che eravamo stati così a lungo. Ragazzi taciturni prendevano la parola nelle discussioni in classe." Ma, il suo modo di fare comunque alla fine la porta  a ricreare i contrasti non superati mai completamente, quando lei si trova a fare il tifo anche per la squadra avversaria in un eccesso di sportività, superando il contrasto e la rivalità fra le scuole della comunità,  viene quindi considerata troppo egocentrica, impicciona, arrogante, e soprattutto traditrice. Um muro di ostracismo si alza nei suoi confronti. Stargirl si trova così a venire esclusa, senza però dare peso alla cosa dato che per lei hanno più valore i sentimenti delle persone per lei più importanti: la sua famiglia, un paleontologo in pensione, la sua unica amica e Leo di cui ormai è innamorata. "Allora - chiesi - quando comincia l'incantesimo? Eravamo seduti fianco a fianco, di fronte alle montagne. - È cominciato con la nascita della terra. - Aveva gli occhi chiusi. Il viso dorato nel sole calante. - E non finisce mai. C'è sempre. È qui, semplicemente."  Ma è proprio Leo, che trovandosi ad essere escluso dai suoi vecchi amici perché troppo vicino alla ragazza traditrice, non spendo cosa scegliere tra l'amore  che tanto lo aveva preso e finalmente reso felice, e l'essere accettato da tutti, insisterà affinché lei abbandoni il suo modo di essere, che poi era anche ciò che lo aveva irretito, per uniformarsi agli altri studenti e lei ci prova, per amore di Leo cerca di adeguarsi. Ma non basta. "La sua presenza illuminava ogni angolo della mia giornata. M'insegnò a divertirmi. A stupirmi. A ridere. Avevo sempre avuto un buon senso dell'umorismo, ma ero troppo timido per mostrarlo se non a sprazzi. Più che ridere, sorridevo. Ma con lei gettai indietro la testa e risi forte per la prima volta in vita mia." Un romanzo forse leggero e certamente veloce che ci ricorda 'la ragazza del convenient store' anche se diametralmente opposto, chi siamo, ci dobbiamo rispecchiare negli altrui occhi o posiamo trovare in noi la forza per esprimere liberamente ciò che sentiamo, quanto gli altri ci condizionano?La scrittura fluida e la trama avvincente fa si questo libricino di 170  pagine finisca in un attimo a ci lasci il rimpianto e l'immagine  di Stargirl negli occhi e nel cuore!Decisamente consigliato. "È molto difficile non fare assolutamente niente. Anche mentre stiamo seduti qui, i nostri corpi fremono, le nostre menti sono in ebollizione. C'è un gran fracasso, dentro di noi. - È grave? - Lo è, se vogliamo sapere cosa c'è al di fuori. - Non bastano occhi e orecchie? - Di solito sí. Ma a volte interferiscono e basta. La terra ci parla, ma non possiamo sentirla perché i nostri sensi fanno troppa confusione." "Ci sono stagni, nel deserto di Sonora. Potresti finirci dritto in mezzo e non saperlo, perché di solito sono asciutti. Non sospetteresti mai l'esistenza di rane addormentate pochi centimetri sotto i tuoi piedi, il battito del cuore rallentato a un paio di pulsazioni al minuto. Dormono e aspettano, quelle rane del fango, perché senz'acqua la loro vita non è completa. Per lunghi mesi dormono sottoterra. Finché arriva la pioggia. E allora centinaia d'occhi sbucano dal fango, centinaia di voci risuonano ogni notte sull'acqua. Fu uno spettacolo meraviglioso assistere al risveglio di noi rane del fango, vivere quel risveglio."