Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

 

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Jaroslav Kalfar - Il cosmonauta

Post n°241 pubblicato il 21 Gennaio 2020 da ixtlann
 

 

"Sine sole nihil sum. Perché tutto è una maschera."

 

Romanzo di esordio tutto sommato,  promettente,  forse ancora acerbo, forse un po' confuso, forse con più pretese di quante se ne potessero evadere, e sicuramente questo è il suo difetto, il voler raccontare troppe cose.

 

"Così non vediamo mai le nostre vere condizioni finché non ci vengono illustrate dal loro rovescio, e non sappiamo apprezzare quello che abbiamo se non quando ci viene a mancare."

 

Racconta una storia personale, di crescita, di maturazione,  affiancandola  a una memorialistica, storica, riguardante la Cecoslovacchia e la Rivoluzione di Velluto della alla fine degli anni '80. La storia personale che muta a secondo della corrente politica dominate, e ci parla degli affetti e del bisogno di qualcuno.

A tutto questo lega la sua improbabile missione spaziale e una parte che sconfina nella fantascienza o nel fantastico che dir si voglia, un viaggio nello spazio e un incontro con una "entità" aliena.

 

"«Il silenzio ci fa impazzire» disse. «Ma abbiamo paura che ne sentiremo la mancanza. Bože, quassù l'ambiente è ostile, ma la vita è facile. Procedure sempre uguali, computer e cibo confezionato nella plastica. Sì, mi chiedo se riuscirò di nuovo a vivere in mezzo agli altri. Al pensiero di dover mettere la benzina nella macchina mi viene la nausea.»"

 

La colonna portante è comunque la sua storia d'amore, con Lenka, (forse la figura più bella del romanzo)  fondamentale, importantissima, vitale, ma che finisce con diventare formale anziché sostanziale, uccisa dall'abitudine, fina a tradire la passione per l'avventura, per il sogno di gloria e di vendetta, una meschinità che gli costerà tanto, che provocherà uno strappo non ricucibile,  perché le ferite, anche se si chiudono lasciano sempre una cicatrice!

 

"Ha aggiunto che il lavoro è fonte di un piacere profondo. Ma da che mondo viene? Il caffè è un piacere. La macedonia di melone alla vodka, il teatro. Svegliarsi con una ciocca di capelli del tuo amante in bocca. Questi sono piaceri."

 

La prosa è scorrevole, quindi il racconto vola via senza affaticare, ma anche senza avvincere particolarmente, forse alla fine la parte più interessante e proprio la sua storia d'amore, mentre la meno riuscita, forse perché sembra solo un innesto su tutto il, resto e quella "fantastica" il suo improbabile viaggio/visione su mondi alieni, forse avrebbe dovuto scrivere due cose separate, alla fine il troppo ... stroppia!!

 

"Sappiamo che il mondo funziona per capriccio, per un insieme di coincidenze. Esistono due sistemi principali per affrontarlo. Il primo consiste nel temere il caos, nel contrastarlo (per poi prendersela con se stessi quando la battaglia è perduta), nel costruirsi una vita ben strutturata fatta di avoro/matrimonio/palestra/riunioni/figli/depressione/amanti/divorzio/alcolismo/riabilitazione/infarto, una vita in cui ogni decisione è una reazione alla paura di una sorte peggiore (si fanno figli per evitare di essere dimenticati, si scopa qualcuno alla rimpatriata nel caso l'opportunità non si ripresenti più e si ricade nel Santo Graal dei paradossi: ci si sposa per combattere la solitudine, dopo di che si piomba nel costante desiderio di stare da soli tipico di tutti i coniugi). Con questo genere di vita non si può vincere, ma per lo meno si prova la consolazione della lotta: il cuore umano è appagato quando i conflitti lo distraggono. Il secondo sistema è l'accettazione indiscriminata dell'assurdità di quanto ci circonda."

 

 

 
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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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