Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 22/11/2021

Ludmila Ulitskaya - Il sogno di Jakov

Post n°286 pubblicato il 22 Novembre 2021 da ixtlann
 

 

Sua madre in campagna era sbocciata, rideva in continuazione di un riso sonoro, non si sa bene per cosa. Anche Andrej Ivanovič andava sempre in giro con un sorriso felice. "A che cosa sorridete mai, si può sapere?" scappò detto a Nora. "A tutto," rispose Amalija con inattesa serietà, soffocando comunque un sorriso. "Impara, Nora, prima che sia troppo tardi." "Cosa devo imparare?" "A provare gioia, devi imparare." "Provare gioia per cosa?" domandò severa Nora, sentendo che sua madre stava per dire qualcosa di importante. "Ma smettila!" fece Amalija con un gesto secco. "Per tutto! Non posso spiegartelo e nemmeno insegnartelo. Devi imparare a provare gioia per tutto!"

 

Vi piacciono le saghe familiari? Eccone una atipica e intrigante, raccontata da Nora una appassionata e brava scenografa dalla vita turbolenta,  indipendente e che ama scegliersi amanti senza mettere mai veramente radici, forse perché l'unico uomo con cui lo farebbe non vuole farlo, per cui cresce da sola un  figlio, e tramite questo riscoprirà, a poco a poco, il potere del legame con la sua famiglia.

 

E così tutto il tempo: tiri un filo e scopri che tutto è legato a tutto.

 

Nora ha avuto in eredità dalla nonna Marusja un bauletto di vimini, un giorno decide di guardarci dentro e vi trova le lettere scambiate dalla donna con il suo giovane fidanzato e poi marito, Jakov.

 

Lo conosceva molto bene. E all'improvviso quelle parole - "Via, via il superfluo" - le sembrarono spaventosamente importanti per se stessa. Succede sempre così: vivi, leggi, vedi, cento volte passi per lo stesso posto e poi all'improvviso è come se ti cadesse la benda dagli occhi e nel posto che più hai calpestato e percorso trovi quello che cercavi da anni...

 

Queste lettere le permetteranno di ricostruire la loro travaglia storia d'amore e le mostra una  donna sorprendente, affascinante, femminista prima della rivoluzione, ballerina e comunista ardente, che esprimere con convinzione le proprie idee insieme al suo desiderio di libertà. Purtroppo corrono tempi turbolenti, che distruggono i sogni d'amore dei due giovani perché Jacov viene arrestato, spedito in Siberia con l'accusa di sabotaggio, e praticamente non riuscirà più a tornare ad una vita normale . Anche suo figlio, il padre di Nora, gli volterà le spalle.

 

Raramente mi annoio tanto come alle serate cui mi reco per divertirmi. Mi sento sprofondato in un mediocre romanzo russo di fine Ottocento.

 

Ma la storia d'amore dei suoi nonni è grande e sconvolgente e colpirà Nora cambiandole la vita.

 

"Niente, non sento niente. Però penso: sai perché le persone non hanno una figura bella come un albero? Non lo sai? È perché gli alberi in modo bello sono sempre fermi mentre le persone non fanno che correre, corrono sempre!..."

 

Seguiremo quindi le vicende di quattro generazioni cominciando dai nonni di Nora per finire con il figlio personaggio anch'esso molto particolare c che ci porterà fino ai giorni nostri.

Romanzo affascinate che ci farà rivivere un secolo di storia, ricco di citazioni e di nomi dai suoni familiari, affascinandoci e facendoci viaggiare nel tempo e nello spazio, visto che ci sposteremo dalla Russia all'America!

 

"Voi, signori, non potete immaginare quant'è difficile per un uomo quando non ha dove andare. L'uomo ha bisogno di poter andare da qualche parte." Perfino Dostoevskij, il più cupo, il più disperante degli scrittori, per bocca di Marmeladov parla dell'angoscia della solitudine. Nemmeno il gigante Dostoevskij regge l'orrore della solitudine!... Viene paura.

 

Un libro che per chi è un po' più grande comincerà con il revocare un oggetto meraviglioso che a tutti ha dato momenti 'particolari'  e che forse tanti di noi rimpiangono, le lettere, la carta, le penne, magari stilografiche e le calligrafie incerte, arrotondate, eleganti o illeggibili che fossero erano già una parte del messaggio un po' come le nostre voci e già dico qualcosa ancora prima di finire il messaggio, le lettre che non vedremo forse mai più, un piccolo rimpianto.

 

Čechov diceva: baciare una donna che fuma è come leccare un posacenere."

 

Il romanzo ha una scrittura che cattura e coinvolge e benché non piccolo, si legge molto velocemente.

 

Non riuscirei mai a vivere da solo. Amo la società, solo in società sono vivo, allegro, arguto. Io non riesco affatto a figurare il mio futuro senza società.

 

A me è stato gradito e quindi mi permetto di suggerirlo!

 

Com'è bella la vecchiaia... Quale libertà porta,'

 

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: ixtlann
Data di creazione: 25/11/2013
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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