Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 09/06/2022

Anne Blankman - Blackbird. I colori del cielo

Post n°299 pubblicato il 09 Giugno 2022 da ixtlann
 

 

 

"Valentina si chiese dove fossero finiti gli uccelli. Non li aveva visti ad aspettarla sul davanzale, quando era entrata in salotto quella mattina. Per tutto l'inverno aveva lasciato fuori dei pezzetti di salame per loro. Le ghiandaie venivano tutti i giorni, i merli a volte e i passeri solo raramente."

 

È la mattina del 26 aprile 1986, quando Valentina Kaplan e Oksana Savchenko si svegliano sotto un denso cielo rosso. Il reattore della vicina centrale nucleare di Chernobyl è esploso, anche se i nostri protagonisti non sanno ancora cosa sia successo ne possono immaginare la portata del disastro che è avvenuto, e che mai avrebbero immaginato potesse avvenire, viste le continue rassicurazione avute sulla sicurezza del centro nucleare.

Le due ragazze compagne di quinta elementare ed eterne rivali sono entrambe molto preoccupate, i loro padri lavorano alla centrale di Chernobyl e non sono tornati a casa dopo la fine del turno notturno.

 

"Sua madre non aveva capito. Non capiva mai. Si preoccupava solo di rimanere al sicuro. Se Valentina prendeva il voto più alto in matematica, le diceva che la volta successiva avrebbe dovuto fare di proposito un paio di errori. «Siamo ebrei» disse una volta a Valentina lamentandosi. «Le persone aspettano solo un motivo per odiarci. Non diamoglielo»."

 

Valentina vuole diventare ingegnere, come il padre, Oksana un'artista.

La prima è di origine ebraica, anche se la sua famigli ha sempre mantenuto un profilo molto basso, la seconda è cresciuta in una famiglia tipicamnete sovietica e piena di pregiudizi e disprezzo nei confronti degli ebrei.  

Le due ragazze tanto diverse, opposte come carattere e stile di vita si detestano, ma il caso vuole che prima ancora di rendersene conto, senza aver capito esattamente cosa sia successo,  si ritrovano in fuga, insieme, su un treno che le porterà lontano dal loro paese e dalla loro vita, inviate dalla nonna di Valentina, Rifka, che vive in Russia.

Oksana dovrà fare i conti con le bugie che i genitori le hanno raccontato per tutta la vita, e ricredersi sul conto degli ebrei, Valentina che non aveva mai praticato la sua religione si ritrova a praticarla insieme alla nonna, in un paese in cui gli ebrei sono perseguitati e deve fare attenzione deve proteggere questo segreto di sua nonna, che potrebbe mettere in pericolo le loro vite.

 

"Oksana osservava Valentina Kaplan avvicinarsi. Valentina era quasi la ragazza più alta del quinto anno, seconda solo a Tatiana Gavrilenko. Poteva sembrare una come tante altre, con le sue trecce e i fiocchi bianchi, ma Oksana sapeva che non lo era. «Tutti gli ebrei sono bugiardi» suo padre le ripeteva"

 

Ed entrambe scoprono di avere qualcosa che hanno sempre desiderato: una migliore amica, come è successo alla nonna quando era fuggita nel 1941, per salvarsi dai nazisti ed era stata accolta da una famiglia di gentili che anche a rischio della propria esistenza l'aveva accolta e protetta e dove aveva incontrato Feruza Chorieva, figlia della famiglia e sua coetanea con cui si stabilirà una eterna amicizia.

 

"La sua religione le aveva distrutto la vita. Aveva spinto sua madre a mandarla via da Kiev. Per lo stesso motivo il contadino aveva preso Nathan. E adesso era il motivo per il quale era rimasta da sola. Iniziò a camminare. Non avrebbe più pregato. Perché avrebbe dovuto? Dio l'aveva abbandonata a morire nel nulla."

 

Un romanzo per ragazzi, ma che avvince e piace anche agli adulti.

Diverse sono le tematiche che il romanzo affronta e sicuramente la principale non è il pericolo nucleare che pure incombe e spinge le azioni del nostro romanzo.

Sicuramente più spazio viene dato al razzismo che qui si presenta in varie forme e momenti, e allessere perseguitati in un regime totalitario.

Ma forse il tema pricipale è l'amicizia e l'importanza di avere qualcuni vicino.

Il romazo piacevole da leggere e scritto in modo da risultare scorrevole e avvincete ci trascinera n un vortice di avventure, senza toglierci il fiato ma scaldandoci il cuore e senza mai essere troppo retorico affrontera le varie questioni.

Si forse e una lettura per ragazzi, ma a me è piaciuto tanto e lo consiglio caldamente!!

 

"merli sono quasi magici, si può dire, perché sanno camminare sulla terra come gli uomini e nuotare in mare come i pesci, ma possono anche volare in cielo. Sono un collegamento tra l'universo e la Terra, tra il cielo e la terraferma. «Sono il simbolo dell'eternità» disse Feruza. «E io penso che come loro la nostra amicizia durerà per sempre. Se tu lo vorrai» aggiunse guardando velocemente Rifka. «La nostra amicizia durerà per tutta la vita» promise Rifka e abbracciò Feruza."

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: ixtlann
Data di creazione: 25/11/2013
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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