Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 03/04/2021

Elizabeth Von Arnim - Un incantevole aprile

Post n°266 pubblicato il 03 Aprile 2021 da ixtlann
 

 

 

 

"Elizabeth comincia a scrivere Un incantevole aprile subito dopo aver finito Vera, mentre è in vacanza in Italia. Il castello medievale del romanzo si ispira a quello reale di Portofino, affittato dall'autrice insieme ad alcuni amici nel mese di aprile del 1921. Le descrizioni poetiche del luogo finirono per renderlo una meta ambita dai viaggiatori amanti della letteratura, tanto che, quando Vita Sackville-West vi portò la cognata a trascorrere la convalescenza"

 

In un club della Londra anni Venti due signore inglesi scoprono di essere accomunate da una vita amorosa insoddisfacente, molto diversa da quella che avevano sognato il giorno del matrimonio. Mrs. Lotty Wilkins, e Mrs. Rose Arbuthnot. La prima descritta come una donnetta anonima, scialba, invisibile nell'aspetto quanto nel carattere. Moglie di un avvocato rigido come uno stoccafisso: Mr. Wilkins, che «lodava la parsimonia tranne quando si trattava del cibo che finiva nel suo piatto».

 

"nessuno le prestava attenzione. Nessuno la ascoltava. Nessuno si accorgeva di lei. Era il tipo di persona che ai ricevimenti non si nota. I suoi vestiti, infestati dalla parsimonia, la rendevano invisibile; il suo viso non era attraente, eppoi era timida e conversava di malavoglia. Se gli abiti, la faccia e la conversazione di una persona passano inosservati, pensava, che cosa rimane della propria presenza a una festa? Inoltre era sempre insieme a Wilkins, uomo perfettamente rasato e di bell'aspetto, la cui sola presenza dava prestigio ai ricevimenti."

 

L'altra, Mrs. Rose Arbuthnot, é donna riservata,  spenta. Anche arenata in un matrimonio sconfortante. Ha cercato di superare il dolore per la perdita dell'amore dandosi alla religione e all'aiuto dei bisognosi illudendosi di trovare la felicità in questa dedizione, visto che  la sua vita eè sempre più priva di piacevoli emozioni, mentre il marito (scrittore di biografie delle amanti dei re, cosa assolutamente sconveniente rispetto alla vita che rose ha scelto)  conduce una vita sua. Rose è  ordinata, cauta, riflessiva e infelice,  non sa più lasciarsi andare sue emozioni, anzi forse le teme.

"a lui, invece, fin dall'inizio era pesata la sua religiosità, poi se ne era semplicemente stancato e l'aveva lasciata allontanarsi, aveva rinunciato a lei."

 

Le due  decidono di rispondere a un annuncio per l'affitto di un castello a San Salvatore, piccola cittadina della Liguria, per tutto il mese di aprile.

A loro si uniscono Lady Caroline, giovane ereditiera di una bellezza esagerata, tale da ispirare amore e desiderio su tutti gli uomini che entrano nella sua orbita, stancandola, costringendola a fuggire dal suo mondo in cerca di pace di solitudine di una vita che non la assilli.

 

"Si rese subito conto che si abbigliavano in modo noioso, senza tuttavia pensarlo consapevolmente, poiché stava vivendo un momento di violento rifiuto dei bei vestiti e della schiavitù che imponevano. Nella sua esperienza, infatti, indossare un bell'abito significava non avere più un momento di pace finché l'abito stesso non era stato dappertutto e si era fatto vedere dal maggior numero di persone possibile. Non si andava a una festa con un vestito: era lui che ti ci portava, ed era sbagliato pensare che una donna vestita con vera eleganza potesse consumare i vestiti, poiché erano questi ultimi che consumavano colei che li indossava, trascinandola in giro a qualsiasi ora del giorno e della notte."

 

E in ultimo  Mrs Fisher, probabilmente la più antipatica, anziana signora rigida e vittoriana, moralista e snob che vive nei ricordi di rapporti con personaggi illustri e di amori mai vissuti. Arrogante e presuntuosa vuole sempre essere colei che decide e richiede un rispetto che non si merita.

 

"Mrs. Fisher era sconvolta. Vi erano molte cose che detestava, e una di queste era che gli anziani immaginassero di sentirsi giovani e si comportassero di conseguenza. Naturalmente lo immaginavano soltanto, ingannandosi; ma com'erano deplorevoli i risultati. Lei invece era invecchiata come era giusto invecchiare, con fermezza e risoluzione. Nessuna interruzione, nessuna tardiva euforia, né ritorni spasmodici. Che umiliazione se adesso, dopo tutti questi anni, si fosse illusa in una sorta di sconveniente evasione".

 

Le quattro donne, che in realtà non si conoscono, e che si sono unite solo per condividere le spese per il soggiorno, si lasciano alle spalle la grigia e piovosa Inghilterra e si regalano  un mese di vacanza in Italia, senza sapere esattamente cosa le aspetterà.

E in Italia succede il miracolo, il calore della primavera italiana e la bellezza straordinaria del  luogo, i magici profumi che le avvolgono con le splendide fioritura di glicini,  narcisi  e dei tanti fiori che ad aprile riempiono il giardino le  aiuteranno  a mettersi a nudo, a ritrovare se stesse, ad apprezzarsi, e come farfalle che escono dal bozzolo, a turno, sbocceranno a nuova vita, ringiovanendo,  riscoprendo l'amore e l'amicizia, lascandosi andare alla speranza e a nuovi sogni. Ed è proprio la insignificante Lotty, che subirà maggiormente e prima di tutte questa trasformazione, diventando perno eleva per il resto del gruppo.

 

 "A casa ero una tremenda taccagna, contavo e misuravo qualsiasi cosa, ero ossessionata dalla giustizia, come se fosse importante, come se fosse qualcosa di diverso dalla vendetta. Invece l'unica cosa buona è l'amore. A casa amavo Mellersh solo se ricevevo amore da lui, e lo ripagavo in uguale misura, con esattezza assoluta. Pensa un po'. Poiché lui non mi amava, io non lo amavo. Quanto era arida la nostra casa, arida...». Stupita da quelle parole, Rose rimase in silenzio. Uno degli strani effetti che San Salvatore aveva sulla sua amica in rapida evoluzione era proprio l'uso disinibito di parole forti che a Hampstead non aveva mai usato "

Un romanzo delizioso, leggero, eppure mai banale, che scava nei personaggi e nei difetti di tutti, nelle apparenze e noi trucchi che ognuno usa per sopravvivere, e porta a galla ciò che più abbiamo nel profondo.

Benché datato, uscito per la prima volta nel 1922, è estremamente attuale e scritto in modo elegante, fresco e piacevole, un romanzo al femminile.

 

"E intanto i bei giorni dorati si staccavano dolcemente uno a uno dalla seconda settimana, altrettanto belli di quelli della prima..."

 

Da Un incantevole aprile, uno dei romanzi di maggior successo dell'autrice, sono stati tratti due film, uno degli anni trenta, l'altro del 1992 è passato anche in televisione dove ho avuto modo di vederlo e apprezzarlo, chiaramente è sempre meglio il romanzo, che consiglio vivamente!

 

"Noiosi una volta, noiosi per sempre, perlomeno agli occhi della persona che hai annoiato."

 

 

 
 
 
 
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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