Desio in Padania - 2

Polemica - Ministeri a Monza, mozione UDC in consiglio comunale.


DESIO, SI DISCUTE DI MINISTERI A MONZA. MA SONO QUESTI I PROBLEMI DA RISOLVERE IN CITTA'? AD OCCHIO E CROCE NO...
      Dicono che è "un atto non in linea con la Costituzione", che non è "necessario nè prioritario". Parlano di "uffici fantasma". Insomma, il Partito Democratico di Desio proprio non vuole saperne dei Ministeri in Villa Reale a Monza, e per dimostrarlo ha addirittura votato a favore di una mozione presentata dall'UDC durante il consiglio comunale di giovedì 29 settembre, che ne condanna l'apertura. Probabilmente i loro colleghi che siedono sui banchi del consiglio provinciale di Monza e Brianza non la pensano allo stasso modo. O forse, hanno cambiato idea. E proprio ieri pomeriggio (lunedì 3 ottobre), a distanza di pochi giorni, una delegazione del PD brianzolo ha chiesto ed ottenuto un incontro istituzionale con il Ministro Roberto Calderoli. A Monza. In Villa Reale. Nella sede ministeriale tanto contestata, oggetto di contro-manifestazione piddina durante l'inaugurazione. Sarà incostituzionale, inutile, superfluo. Sarà tutto quello che volete. A meno che gli esponenti democratici si siano messi in mente di diventare anche loro "non in linea con la Costituzione". E di contribuire ad alimentare qualcosa di non necessario nè prioritario.Se gli uffici ministeriali di Monza sono operativi e ricevono continue richieste di appuntamenti, rimanendo sempre meno vuoti, è anche grazie a loro. Che con la visita di ieri ne hanno legittimato la presenza e l'attività. Forse il PD desiano non lo sapeva...... e nemmeno il PdL, che a sorpresa (nemmeno poi tanta) si è schierato a favore della posizione cattocomunista di UDC e PD, votando la sua contrarietà ai ministeri a Monza, volendo di fatto sconfessare l'operato di due suoi ministri. Il PdL desiano è quindi da considerarsi contro Tremonti, che ha anche lui rappresentanza in Villa Reale. E anche contro la Brambilla, che ha dichiarato la sua intenzione di procedere all'apertura di una sede del Ministero del Turismo a Napoli. E quindi a favore del decentramento.E' la seconda volta che il PdL a Desio si dissocia dalle sue posizioni "nazionali" per contrastare la Lega Nord. Il precedente riguarda il caso "monnezza di Napoli". In regione i berlusconiani hanno votato per un NO categorico, a Desio si sono astenuti.Evidentemente la lezione delle urne non è ancora stata digerita. E nemmeno capita.Così come in pochi hanno capito l'utilità di portare in consiglio comunale una discussione che niente ha a che vedere con Desio, e che ha solo fatto perdere del tempo, senza portare niente di buono o costruttivo. E' così che si comporta l'UDC.  "Il senso di questa mozione - spiega Silvio Arienti, capogruppo Lega Nord e Lista Civica per Desio - è frutto dell'astio di chi si è visto togliere una poltrona e la possibilità di rocnquistarla ad opera nostra".