Ricordiamo a lungo chi abbiamo amato, meno a lungo chi ci ha amato. L'amore: un sentimento inventato: ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno. L'amore è come le malattie contagiose; più le si temono e più vi si è soggetti. L'amante troppo amato dalla sua amante finisce con l'amarla di meno, e viceversa. Si conosce di più l'amore attraverso l'infelicità che procura che per la felicità, spesso misteriosa, che diffonde nella vita degli uomini. Per conservare a lungo l'amore del proprio amante è indispensabile che la speranza e il timore siano sempre presenti. L'amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore. Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco. È sempre accaduto che l'amore abbia ignorato quanto fosse profondo fino al momento del distacco. L'amore, come la morte, cambia tutto C'è sempre nell'amore molta illusione e molta curiosità. L'amore è la più terribile, ma anche la più onesta delle passioni; è la sola che non possa occuparsi della propria felicità senza comprendervi la felicità di un altro. L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito. Il tempo, che rafforza le amicizie, affievolisce l'amore. Soffrire per l'assenza di chi si ama è un bene in confronto a vivere con chi si odia. Il vero amore è come i fantasmi: tutti ne parlano, ma pochi li hanno visti. È impossibile amare una seconda volta ciò che non si ama veramente più. Non è l'amore che fa soffrire, ma la sua assenza. L'inizio dell'amore spesso è simultaneo. Non così la fine. Da ciò nascono le tragedie. Amore: quando la parola viene usata in maniera appropriata, non denota qualsiasi e ogni relazione tra i due sessi, ma soltanto una relazione in cui ci sia un grande coinvolgimento emotivo e che sia di natura psicologica e fisica.