DILOGIE & OMBRE

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UNTITLEDLeccami solo la punta delle ditache sanno ancora di mielee come un orso, calmo e ghiotto,saziati fino a stancarti.Mordile piano, senza farmi troppo male, ma non spingerti oltrei polpastrelli. Sentirò per l'ultima volta la ruvidezza della tua lingua,bagnata e avida, e la forzadei tuoi denti.Ti guarderò dall'altonutrirti delle mie mani, paradisiincerti, piccole matite deltuo giardino artificiale.Distruggi così chi ti ha regalato bugie,perchè nulla di ciò che hanno disegnatoè diventato reale.Però ti prego, fermati alla punta delle dita.Non voglio vedermi al mio specchio monca,ma solo un poco diversa e se qualcuno mi chiederà cosa è successo alle mie mani, beh risponderò : “Nulla. Colava del miele ieri notte, come cera calda. Si sono consumate piano costruendo un sogno...”.