Incursioni

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Memorie sull'unghiaEsisteva un bastione, oceano, colonna, rimembranza,roba da scrivere sui muri, insomma,noi siamo cresciuti e dietro è rimasto lo sgorbio, la parolaNon credevo di ritrovarla o di decifrarla ma il ricordo conta anche senza diventare amore,uccide i germi, viene evitata dalle formichescalpella dentro E andando per una volta sui miei passi spolverando il mattone gementeho rinvenuto quegli antichi scarabocchi quella costruzione adolescenziale del cieloSignificava allora, qualcosa voleva urlare,poi con l'ultima spedizione abbiamo mollatoil paesinoappesa alla parete è rimasta la tracciaPoi in tempo di pace ha avuto un senso.Lo aveva anche allora ma capovolto,adesso posso aggiustarlo e comprenderlo come poeta di case morteIl senso non è nulla più di un graffioe per questo ancora più vitale poiché non esiste nulla più di quello che si accenna: ciò che si incide è l'amore che si lascia