Fatti e opinioni

Elezioni – 1


Ho fatto un giro per il web, sbirciando un po' di blog, ed ho trovato gli immancabili appelli a non votare. Penso che questo atteggiamento sia il più deleterio tra tutti quelli possibili in democrazia.(Apro una breve parentesi: che sia una democrazia reale è un altro discorso, da affrontare in separata sede. Chiusa parentesi).Non c'è niente di più tipicamente italiano di questo fare di tutta l'erba un fascio, ripetersi rabbiosamente che tanto sono tutti uguali, sputare con disprezzo sulla destra e sulla sinistra. Come non c'è niente di più tipicamente italiano del consueto lamentarsi se il costo della vita aumenta, se il lavoro non c'è, se non c'è sicurezza eccetera eccetera. E già, la vita non è giusta. Vanno avanti solo quelli che hanno i soldi, che sanno sgomitare, che hanno amici che contano. E sì, la vita è dura. Votiamo per questi stronzi e loro, invece di fare i bravi, si fanno i fatti loro.Ho una notizia per tutti questi poveracci traditi, delusi, oltraggiati: la libertà è partecipazione, come cantava Giorgio Gaber, non è star sopra un albero.Ciascuno di noi, nessuno escluso, fa la sua parte. Anche fregandosene, sta facendo la sua parte. O ci sono in giro degli ingenui che credono che sia possibile tirarsene fuori? Ma sì, certo che esistono: sono quelli che si lamentano di tutto ma non danno una mano; quelli che pensano che è meglio farsi gli affari propri, e se qualcun altro ci rimette chissenefrega; sono quelli che pretendono il rispetto delle regole, tranne quando tocca a loro rispettarle; sono quelli che hanno capito tutto della vita ma non hanno ancora capito perché, alla fine, si ritrovano soli. Sono parassiti, e i parassiti non possono reclamare diritti.Per quanto mi riguarda andrò a votare: non è tempo di tirarsi indietro – non lo è mai.