Di tutto un pò..

I PILASTRI DELLA CUCINA OSPEDALIERA


[testo ripreso Lia Celi e modificato]
   
Ho passato diverso tempo in ospedali e la cosa peggiore? I pasti di quelli con la cucina interna... PASTASCIUTTA   
Dire che si incolla è poco. La pasta degli ospedali si incolla ovunque tranne che al grana (o granino come scritto sulle confezioni monodose). Per questo i cuochi tendono a sostituire il formaggio con la segatura, che dà il tipico gusto di francobollo, lasciato sotto la pioggia. Stucca le ganasce dei ricoverati obbligandoli al silenzio per almeno due o tre ore. BRODO   
La formula: due atomi di idrogeno, uno di ossigeno, uno di glutammato. Più che un consommé, un rilassante pediluvio per le fauci del ricoverato, tormentate da calli e duroni prodotti dall’attrito con con l’hamburger da ospedale. POLPETTONE   
Il lupo di mare annusa l’arrivo della tempesta… il ricoverato fiuta l’avvicinarsi del polpettone o polpette. Unica salvezza, chiudere i bocca(porti), ammainare il tovagliolo, fingere un attacco di nausea! Se no, affrontare bravamente il polpettone ed avere un vero attacco di nausea. Il guaio non è che è fatto con gli avanzi. E’ che sono gli avanzi del polpettone della settimana precedente… HAMBURGER   
La lunga cottura lo rende simile alla faccia di Rita Levi  Montalcini, ma molto meno simpatico. In compenso la carne con cui è fatto contiene gran quantità di ferro:  infatti per tagliarlo occorre la fiamma ossidrica. Di solito si ingoia intero insieme ad un biglietto per i succhi gastrici: “Cavoli vostri”. Il problema è quando i succhi gastrici si offendono e lo rimandano su… ed allora si trasforma in uno yo-yo senza filo! PANE   
Unico alimento confezionato all’esterno, è il solo legame tra l’ospedale e l’alimentazione del mondo libero.  I ricoverati se lo accaparrano con scene tipo Forno delle Grucce [reminiscenze scolastiche in onore di ginosco] e lo nascondono anche nelle mutande. Vengono però smascherati perché lasciano scie di briciole come Pollicino. DOLCE   
Un po’ sapone? Un po’ budino? Indecifrabile. Apprezzato dai ricoverati romanisti per i suoi colori giallorossi, è il terrore dei visitatori, obbligati dai ricoverati a fare da assaggiatori. FRUTTA   
Ovvero la mela. Solo la mela. In tutte le varietà. A volte sembra una pera, ma è una mela deforme. Anche banane e arance sanno di mela. Sembra la pena del contrappasso per Adamo ed Eva. Una volta all’anno forse si vede una frutta di stagione: è solo un miraggio dovuto allo scorbuto imminente..  Il mio consiglio: state bene........