Roberta

Post N° 46


Io e la mia Molecola preferita, abbiamo deciso di dedicarci INSIEME alla lettura serale!Abbiamo scelto due bellissimi libri di due grandissimi autori, ovvero: "Venere Privata" di Giorgio Scerbanenco e "Onora il padre. Quarto comandamento" di Giancarlo De Cataldo.Ovviamente quello di Scerbanenco l'ho scelto io
 ma anche quell'adorabile Molecola di Moscerino ha fatto un ottimo acquisto
Il MIO libro:"Venere privata è un romanzo di Giorgio Scerbanenco del 1966. E' il primo romanzo del ciclo di Duca Lamberti. L'autore fa partire dalle prime pagine l'indagine sui generis di Lamberti ed allo
stesso tempo rivela gradualmente la vicenda personale del protagonista. Viene così disegnata la figura di un medico radiato dall'ordine e condannato a tre anni di carcere che ritorna alla vita quotidiana e l'affronta con uno spitito disincantato ma non corrotto. Duca applica la propria formazione scientifica all'indagine senza preconcetti. Forse proprio grazie a questo approccio egli riesce a toccare gli apetti più intimi delle persone ed a visitare i luoghi (fisici e non) più torbidi delle azioni umane.Duca Lamberti è appena uscito dal carcere e Càrrua (un amico e collega del padre poliziotto) gli procura la prima occupazione: dovrà aiurate Davide Auseri ad uscire dal tunnel dell'alcolismo. Davide è il figlio dell'ingegner Pietro Auseri, industriale della plastica. E' un ragazzo tanto ricco quanto solo, ma ben presto Duca scopre che Davide è un ragazzo normale e solo un trauma potrebbe averlo spinto a cercare un solitario rifugio nel whisky. Infatti Davide confessa di sentirsi responsabile per il suicidio di Alberta Radelli. Un anno prima Davide aveva conosciuto casualmente Alberta e dopo aver passato una giornata insieme l'aveva abbandonata presso Metanopoli. Il giorno seguente Davide aveva letto su La Notte del ritrovamento del cadavere della ragazza con le vene tagliate. Alberta aveva fatto cadere sulla Giulietta del ragazzo un piccolo oggetto, sconosciuto per Davide, e che solo ora Duca riconosce come il rullino fotografico Minox. La stampa delle foto rivela le pose nude della mora Alberta e di un'altra ragazza bionda. Da qui parte la vera indagine poliziesca che porta Lamberti e Auseri (quali "spettatori") ed i reali investigatori di polizia Càrrua e Mascaranti a ricostruire la triste vicenda degli omicidi di Alberta Radelli e di Arbati Maurilia, la bionda presente nelle foto di nudo, ritrovata annegata nel Tevere nei giorni seguenti alla scoperta del suicidio inscenato per Alberta. L'indagine porta Duca a fare la conoscenza di Livia Ussaro, una giovane laureata amica di Alberta. Livia non si limiterà a riferire le confidenze di Alberta in merito al servizio fotografico, ma offrirà persino la sua collaborazione a fare da esca per cercare di individuare qualcuno degli organizzatori del traffico internazionale di prostituzione che si cela dietro a tutta questa storia."Giorgio Scerbanenco (italianizz. di Vladimir Giorgio Šerbanenko; Kiev, 28 luglio 1911 – Milano, 27 ottobre 1969) è stato uno scrittore e giornalista italiano di origine ucraina.Nato a Kiev nell'allora Russia imperiale da padre ucraino e madre italiana, in tenera età si trasferì in Italia, dapprima a Roma, poi a 16 anni a Milano, al seguito della madre. Il padre fu ucciso durante la rivoluzione russa, la madre morì pochi anni più tardi. Costretto per motivi economici ad abbandonare gli studi (non completò nemmeno le elementari), praticò molti mestieri, dall'operaio al conduttore di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell'editoria. Collaborò a numerose riviste, tra cui noti settimanali femminili, come correttore di bozze, redattore, persino come titolare di una rubrica di "posta del cuore". Sempre ritenendosi di lingua madre italiana e soffrendo l'essere considerato "straniero".Scrittore di incredibile prolificità e versatilità, ha spaziato in ogni campo della narrativa di genere: western, fantascienza, letteratura rosa, ma fu con il giallo che raggiunse una discreta fama, fino ad essere da taluni indicato come uno degli scrittori più importanti di questo genere. Non vi è dubbio infatti che sia da considerare tuttora il maestro ideale dei giallisti italiani, almeno a partire dagli anni settanta. I suoi romanzi, oltre ad essere dei piccoli gioielli del noir, riletti oggi appaiono anche come uno spaccato umano e amaro dei nostri anni '60, che rivelano una Italia difficile, persino cattiva, ansiosa di emergere ma disincantata, certo lontana dalla immagine edulcorata e brillante che spesso viene data degli anni del boom economico.Il suo primo romanzo giallo fu Sei giorni di preavviso, del 1940, in cui ideò la figura di Arthur Jenning; il successo arrivò però con la serie dedicata a Duca Lamberti, un giovane medico radiato dall'Ordine e condannato al carcere per aver praticato l'eutanasia su una donna in agonia. Lamberti in seguito diventa una sorta di investigatore privato che collabora con la questura di via Fatebenefratelli a Milano, in particolare con il commissario di origini sarde Càrrua. La serie di Duca Lamberti, iniziata con Venere privata nel 1966, porta all'autore successo, grazie alle molte versioni cinematografiche della stessa e ai riconoscimenti internazionali. Nel 1968 Traditori di tutti viene riconosciuto quale quale miglior romanzo straniero dal prestigioso premio francese Grand prix de littérature policière.L'anno successivo, nel momento culminante della sua carriera, morì improvvisamente a Milano. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio per la narrativa gialla italiana, il Premio Scerbanenco.Nel 2006 è stata realizzata una docufiction sulla sua vita, con interviste e testimonianze di chi l'ha conosciuto, ad opera del regista Stefano Giulidori. È stata presentata con successo al Noir in Festival di Courmayeur 2006. Nel 2007 l'editore Garzanti pubblica una antologia di racconti di alcuni tra i più noti scrittori noir italiani dedicata al personaggio più famoso di Scerbanenco, Duca Lamberti, intitolandola Il ritorno del Duca.Passiamo al libro della Molecola Schizzofrenica:"Onora il padre. Quarto comandamento: Il commissario Matteo Colonna è stato inviato a Rimini per indagare sugli omicidi di
alcune giovani donne e si imbatte in un serial killer molto speciale. Perché uccidendo le sue vittime, l'assassino che i giornali chiamano "Il figlio dei fiori" ascolta sempre un dimenticato brano psichedelico del 1972? Che cosa sono il Giusto Ritmo e la Legge? Che cosa nasconde la tranquilla Casa di riposo Giovanni Pascoli? Ce la farà il giovane e intuitivo Matteo Colonna, che cerca di immedesimarsi nell'assassino, a resistere all'orrore di ciò che sarà costretto a scoprire? Torna in libreria il romanzo che ha esplorato il cuore criminale dei rapporti familiari, il tradimento, e il desiderio di ordine che torna ad affacciarsi ovunque. Perché il killer che Colonna insegue è un padre. E i padri non sanno solo amare, ma anche odiare, e punire."Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956) è uno scrittore, drammaturgo e magistrato italiano.Giancarlo De Cataldo è Giudice di Corte d’Assise a Roma, città nella quale vive dal 1973. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature televisive, ha pubblicato come autore diversi libri, per lo più di genere giallo. Collabora con «La Gazzetta del Mezzogiorno», «Il Messaggero», «Il Nuovo», «Paese Sera» e «Hot!». Il suo libro più significativo è Romanzo criminale(2002), dal quale è stato tratto un film, diretto da Michele Placido. Nel giugno del 2007 è uscito nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni '90, dal periodo delle stragi del '93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica . I due libri hanno alcuni personaggi in comune come il Commissario Nicola Scialoja e l'amante, ex prostituta, Patrizia.Ha scritto la prefazione per l'antologia noir La legge dei figli della Casa Editrice Meridiano Zero.Bene, detto questo................ possiamo procedere :) Molecola, stasera tocca a me!!! :)Ti voglio bene Biu! smacckkettino
ps. non dimenticare che stanotte c'è anche il Quiz