Diario Infernale

Accendere un cero alla Madonna?


Prosegue il tentativo di Monti di stabilizzare la situazione italiana in specie sul versante dei tassi sul debito pubblico.    Il nostro si sta muovendo sulla scena internazionale, in mezzo agli starnazzamenti dei vari politici sia di destra sia di sinistra.   Debbo ammettere che le parole piu’ assennate, in questo frangente, vengono da alcuni parlamentari dell’Udc, per esempio Galletti.    Gli altri, i vari La Russa, Gasparri, La Torre etc danno aria alla bocca ma farebbero meglio a starsene zitti.   Spicca invece la moderazione di Berlusconi, che continua a ribadire il suo pieno sostegno a Monti. La navigazione di Monti e’ facilitata in un certo senso dalla sua conoscenza dei meccanismi europei.    E’ possibile che il  nostro riuscira’ alla fine a guidare la troika che conduce l’Europa (con il dovuto riguardo ovviamente anche alla Gran Bretagna di Cameron) verso un lido piu’ sicuro delle acque agitate in cui si trova attualmente.    Tutti ne avrebbero da guadagnare, se la speculazione venisse privata degli artigli.   E forse l’unico modo di ottenere questo scopo e’ quello di permettere agli stati in difficolta’ di finanziarsi al famoso  “Fondo di stabilita’” che ad oggi se non sbaglio dovrebbe ammontare a 500 miliardi ma a cui finora non ha attinto ancora nessuno (tranne la Grecia, mi pare). Il problema e’ che attivare il meccanismo e’ piuttosto complicato.   La Merkel vorrebbe prima che venissero stipulati quei famosi patti bilaterali di integrazione economica-fiscale che le darebbero la tranquillita’ che non ci possa esserci nessuno stato che tenda a “ciurlare nel manico” dopo aver avuto via libera al “cash”. Un altro problema e’ l’ammontare del “cash”, pare che 500 miliardi siano pochini, e ce ne vogliano almeno 1500 o meglio 2000.   Insomma da una parte non c’e’ ancora la possibilita’ di attingere ai fondi UE e dall’altra gli stessi fondi UE sono un po’ “pochini”.   Che succedera’ quindi in caso di aumento ulteriore degli spread? Non ci rimane che fidare nella professionalita’ di Monti, e della sua abilita’ di negoziatore in grado di districarsi fra le asperita’ della Merkel e la sfiducia dei mercati, oltreche’ nello stellone italiano (e accendere un cero alla Madonna?).