Diario Infernale

La Merkel non e' buonista, e' statista.


C’e’ poco da dire, la Germania ha una statista, noi no (anche se Renzi sta studiando per diventarlo, in fondo e’ ancora giovane).Come nel caso della Grecia, quando la Merkel e’ riuscita a far digerire al suo recalcitrante partito e anche all’opinione pubblica la decisione di appoggiare il piano di prestiti ulteriori, per la bella somma di 86 miliardi di euro, che avrebbero salvaguardato la Grecia dal fallimento immediato, con relativa uscita dall’euro (il che avrebbe comportato non si sa bene quali sconvolgimenti in tutta la euro-area), cosi’ nel caso della assistenza ai migranti e’ bastato l’appiglio ad una fotografia, raffigurante un bambino siriano morto affogato nel tentativo di attraversare il breve stretto di mare che separa la Turchia da un’isola greca limitrofa, per cambiare in un istante tutto l’atteggiamento dell’intera nazione verso il problema.Fino a quel momento la UE si era faticosamente destreggiata in un tentativo di accordo su cifra minimali di redistribuzione dei migranti, la cui pressione sugli stati meridionali (Italia e Grecia), era diventata impressionante.    La Merkel non ci sentiva, da quell’orecchio.  Anzi bacchettava l’Italia per non essere riuscita a darsi un minimo di organizzazione nella identificazione dei rifugiati, che passavano nelle maglie larghe della nostra stupida burocrazia e si infilavano sui treni che portavano al Nord Europa.Improvvisamente, con la foto del bimbo morto, e con le riprese delle Tv sui migranti che sfondavano i confini tra Grecia e Macedonia, e tra Serbia ed Ungheria, il cambio di rotta, e tutta la Germania le e’ andata dietro.     Anzi, quando i bus pieni di migranti sono arrivati a Monaco, una folla di volontari tedeschi li ha accolti festosamente con generi di conforto.Stranamente, mentre i principali protagonisti dell’opposizione ai rifugiati, e intendo Marine Le Pen e Farage, non si sono peritati di accusare subito ed apertamente la Merkel di sbagliare politica, dalle nostre parti silenzio assoluto, non una parola dai vari Salvini, Grillo, Meloni e via cantando.   Non solo, ma quelli che accusavano prima la Merkel di essere la novella Fuhrer del IV Reich Tedesco (prendendo spunto dalla gestione della crisi greca) si sono ritrovati con le armi spuntate dalla nuova versione “francescana” della leader tedesca, sulle orme di quanto espresso piu’ volte ed in maniera esplicita da Papa Francesco, il Papa “terzomondista” che vorrebbe le parrocchie coinvolte nell’assistenza diretta alle famiglie degli immigrati. Ovviamente, appena la Germania si e’ mossa, tutta l’intendenza ha seguito, e le quote di rifugiati da redistribuire sono salite di botto da 32.000 a 160.000.   Potenza della teutonicita’ e carisma della Merkel, come e’ ovvio.   Conviene tenersela buona, da parte del nostro rottamatore fiorentino.