Diario Infernale

Finale tragicomico


Alla fine e’ andata che non si sono messi d’accordo.   Mattarella l’ha certificato ieri sera, dopo un rapido giro di consultazioni.   In sostanza non c’e’ possibilita’ di governo “politico”, ed allora si ripieghera’ su di un governo “neutrale” indicato dal Presidente, che traghettera’ il paese a nuove elezioni.             "Scelgano i partiti se dare la fiducia in Parlamento ad un governo di garanzia fino a dicembre oppure se andare alle elezioni, a luglio o all'inizio del prossimo autunno. Ma serve un governo, non possiamo attendere oltre" (Mattarella)            Questo fatto denota l’incapacita’ dei leaders attuali, giovani ed inesperti, come Di Maio, oppure un po’ protervi, come Salvini, di gestire la situazione politica attuale, che e’ ripiombata in un clima proporzionale, per volonta’ del popolo e della Corte Costituzionale.   All’epoca della Prima Repubblica esisteva un “partito-stato” che era rappresentato dalla Democrazia Cristiana, allenato al potere da decenni di esperienza, che si preoccupava di gestire le posizioni di stallo in modo sopraffino.   Adesso no, questa opzione non esiste, e quindi siamo messi piuttosto male.            Lo scenario attuale e’ stato generato dallo strappo istituzionale avvenuto nel 2011, dove una specie di colpo di Stato ha portato alla creazione di un governo “tecnico” innaturale, che ha promulgato delle riforme brutali e odiate dall’opinione pubblica.   Che fossero necessarie poi ci sarebbe da ridire.   Il legittimo rappresentante eletto dagli italiani e’ stato rimosso, a furore di popolo, o meglio, a furore di media e di mitraglia economico-finanziaria pilotata a livello internazionale, come poi le esternazioni successive di alti funzionari statunitensi ed europei hanno  ampiamente dimostrato.            Successivamente le elezioni politiche hanno visto prevalere la sinistra per 120.000 voti, e questo esiguo margine di vittoria le ha consentito, complici il Capo dello Stato e le massime istituzioni, di governare per 5 lunghissimi anni, strappando il tessuto della coalizione di destra con la promessa di prebende e poltrone, e degenerando l’ambiente politico ed economico, con l’aumento del debito di oltre 200 miliardi, il perdurare della spesa pubblica a livelli insopportabili, e l’alimentare sempre di piu’ l’ondata di sfiducia della gente nei partiti, dando vento al fuoco degli anti-sistema come i 5 stelle e in parte la Lega.            Adesso lo scenario, come nella Roma attuale governata dai 5 stelle nel pieno delle buche e dei rifiuti, e’ desolante.    Stanno pensando a nuove elezioni a luglio, con la stessa legge elettorale, solo per guadagnare qualche punto percentuale in piu’, e poter poi straparlare di vincitori e vinti, senza costrutto.   Privi di idee, se non opzioni disastrose per le finanze pubbliche, vanno (andiamo) verso la catastrofe.  Il salvagente di Draghi durera’ ancora pochi mesi, e poi il baratro di tipo argentino o venezuelano si aprira’ davanti a questa classe politica inetta e inconcludente.              Spero solo che il popolo, il day after, faccia strame di questa mala genia, anche se ormai sara’ troppo tardi.