Diario Infernale

Stati Generali


Un po’ in sottordine, vista la grande rilevanza che hanno assunto negli ultimi tempi le problematiche relative alla seconda ondata della pandemia, ed anche, ancora oggi dopo oltre 10 giorni, le elezioni americane, con le tensioni all’interno di quella grande democrazia, si sono svolti i cosiddetti “Stati Generali” del Movimento 5stelle.            I 5stelle sono al potere da ormai 30 mesi.   Hanno realizzato in questo frangente alcune parti del programma (si fa riferimento al famoso reddito di cittadinanza, nonche’ alla diminuzione del numero dei parlamentari, principalmente).   Ma la cosa importante e’ che si sono consolidati su di un supporto stabile che li vede ancorati alla sinistra, che tutto sommato ha resistito bene all’assalto delle destre, risultate maggioritarie alle elezioni del 2018 e sempre piu’ in crescita nei due anni successivi.            Tralasciando l’evoluzione delle preferenze all’interno delle destre, che hanno visto un’apoteosi della Lega con Salvini Ministro dell’Interno, e poi uno scivolamento dei voti potenziali da Salvini a Meloni (che ad oggi e’ la politica piu’ amata d’Italia), si puo’ osservare che l’alleanza tra 5stelle e PD e’ solida, tiene bene, si attesta ad oltre il 40% nei sondaggi contando anche i partiti minori, ed ha, soprattutto, una maggioranza stabile in Parlamento, quindi puo’ procedere serenamente ad oltranza pur nella crisi pandemica e relativa crisi economico-sociale annessa.            In questo contesto i 5stelle cercano di darsi un’organizzazione piu’ adeguata alle esigenze della politica e della gestione del potere.  Dagli Stati Generali e’ emersa la proposta di dare al MoVimento una gestione collegiale, invece di affidarsi ad un capo politico unico.   Si nota che all’interno del MoVimento si e’ creata una sezione governista (Di Maio, Fico) ed una sezione movimentista-massimalista (Di Battista).   Ma anche Di Battista non vede con sfavore l’alleanza a sinistra, anche se non considera utile un’alleanza strutturale, ma solo di tipo programmatico.            A breve ci sara’ una votazione degli iscritti, su Rousseau.   Da notare che Casaleggio junior non si e’ presentato agli Stati Generali, ne’ c’e’ stato il solito messaggio video di Grillo.   I due si sono tenuti fuori da questa fase delicata che riguarda la gestione futura della leadership.