Diario Infernale

Disastro a Kabul


Ho letto sul Corriere un articolo incredibile sulle somme spese per la guerra e l’occupazione ventennale dell’Afghanistan.   In un paese con un PIL annuale di circa 20 miliardi di dollari, di cui una buona fetta riguarda il commercio degli stupefacenti collegati alla coltivazione dell’oppio, abbiamo dilapidato oltre 2200 miliardi !!            Non voglio negare che una parte consistente di questa somma sia ritornata poi in Occidente sotto forma di commesse militari e quant’altro, ma dall’articolo si desume l’impatto che l’enorme afflusso di denaro ha avuto sull’economia del paese.  Nel periodo dal 2003 al 2012 l’economia afghana e’ progredita di oltre il 9% annuo (ritmi cinesi, direi).            La domanda e’: a cosa sono serviti questi soldi?   Ovvio che c’era in primis la questione del terrorismo, ma penso che subito dopo i primi mesi di occupazione questo problema si sia un po’ dissipato.  Bin Laden era sparito (si e’ poi scoperto che era in Pakistan).   I Talebani si erano ritirati in alcuni loro santuari dove era difficilissimo stanarli.  La popolazione continuava la vita di sempre, sicuramente con qualche benefit in piu’ rispetto a prima, in quanto lo sviluppo economico ha indotto modifiche indubbie sullo stile di vita, soprattutto della popolazione femminile.            Pero’ tutto cio’ non e’ bastato ad impedire che una volta che l’Occidente ha annunciato il proprio disimpegno, la societa’ civile della parte occupata non sia riuscita ad opporsi in modo energico e coordinato contro la potenza militare talebana.    Questo e’ l’aspetto della questione che piu’ mi giunge incomprensibile.            Adesso e’ probabile che gli aiuti occidentali saranno sostituiti da quelli cinesi, che sembra abbiano gia’ stanziato al riguardo decine di miliardi di dollari.  Vedremo nel futuro se questi aiuti saranno piu’ proficui per il popolo afghano di quelli occidentali.