Diario Infernale

La destra fa un passo falso


             Si e’ concluso il primo turno delle comunali (e il turno unico delle regionali in Calabria).   Mentre nelle regionali c’e’ stata la vittoria netta del centro-destra con Occhiuto, per merito quasi esclusivo della performance di Forza Italia, nei comuni maggiori, come avevo pronosticato gia’ una settimana fa, si e’ verificato un cedimento, specie dove Forza Italia non ottiene granche’.            Milano, Napoli e Bologna sono andati alla sinistra al primo turno, rispettivamente con Sala, Manfredi e Lepore.    Roma e Torino, dove prima il sindaco era 5stelle, sono andati al ballottaggio, ma con scarse speranze.   Questo fatto sicuramente si riflette negativamente sul prestigio dei due leader populisti della destra, e cioe’ Meloni ed in particolare Salvini.   Si, perche’ mentre la Meloni nonostante tutto ha aumentato i voti, per Salvini queste elezioni si sono rivelate una debacle, ancorche’ lui continui a sostenere che ha aumentato il numero dei sindaci.            L’altra forza politica che ha riscontrato una netta caduta di voti e’ il MoVimento 5stelle, che e’ praticamente sparito dal nord, e che solo a Napoli, feudo di Di Maio, dove vince un PD (Manfredi) a loro alleato, hanno preso piu’ o meno i voti della volta precedente, che non erano molti (intorno a 10%).  Niente da paragonare ai voti ottenuti alle politiche del 2018, che superavano addirittura il 50%.   Dalle stelle alle stalle, letteralmente.            Qui a Trofarello la destra si era divisa purtroppo in due liste, una capeggiata da un giovane ex-assessore della giunta Visca, tale Stefano Napoletano, di cui avevo sentito la presentazione su internet qualche giorno fa.  Un tipo che sa parlare, molto lucido.     L’altra lista era capitanata dall’ex-sindaco Tomeo, molto sperimentato, all’interno della quale c’era anche la nostra vicina, Marilena Fabaro.    Noi abbiamo votato per lei, ma al contrario, per una decina di voti, l’ha spuntata Napoletano.   Tomeo non e’ arrivato secondo, ma terzo.   Dietro Napoletano c’e’ una certa Sandrone, espressione della sinistra trofarellese.  Per fortuna la divisione delle liste non ha favorito la sinistra, ma e’ andata bene solo per un pugno di voti.            In generale c’e’ stata una certa disaffezione al voto, espressa da una bassa percentuale di votanti, sotto al 50%.      La situazione nazionale, che vede al comando Draghi, uomo super partes su cui i partiti hanno ben poca influenza, non invoglia la competizione politica.   La destra ha sbagliato i candidati.  A Roma e Milano ci volevano Meloni e Salvini.  Napoli e Bologna erano perse in partenza, niente da fare.  Fra l’altro in queste due citta’ c’era l’alleanza PD-5stelle, e quest’ultimi ora cantano pure vittoria, anche se il loro voto e’ ridotto al lumicino.