Diario Infernale

Draghi e il Cav


Draghi ha parlato.   Nella sua ultima conferenza stampa fatta prima di Natale ha detto chiaramente di essere “a disposizione” delle istituzioni.  Il che vuol dire chiaramente che si candida a Presidente della Repubblica.            Il Governo da lui presieduto ha raggiunto gli obiettivi principali che si era prefisso: il controllo della pandemia e la stesura del piano per la rinascita nazionale (il PNRR).   Ormai il sentiero e’ tracciato, ed alla maggioranza composita che sostiene il Governo non resta che proseguire sulla strada designata.            La responsabilita’ pero’, dice Draghi, e’ delle forze politiche e del Parlamento.   Come dire: io mi tiro indietro, qualcun altro prendera’ il mio posto, se non riuscira’ a fare quello che ho impostato sara’ colpa dei partiti e non mia.   Ma anche: non ho nessuna voglia di proseguire io stesso (sottinteso).            A questo punto posso immaginarmi solo che uno o due giorni prima della votazione il Cav si erga magnanimamente a sponsorizzare l’elezione di Draghi, mettendo a sua disposizione i voti dell’intero centro-destra.   Sara’ una cosa difficile, perche’ Salvini e Meloni non sono pupattoli facilmente controllabili, ma posso pensare che Berlusconi sappia ancora come ammansirli.            Fatto cio’, l’elezione di Draghi sembrera’ creazione del centro-destra.   Sarebbe anche giusto che Draghi, una volta fatto Presidente, nomini il Cav senatore a vita, come penso meriti.  D'altronde Draghi deve a Berlusconi tutte le sue nomine: a Governatore della Banca d’Italia nel 2005, ed a Governatore della BCE nel 2011.