Diario Infernale

Habemus Papam


Habemus Sergia.   Con questa dicitura ieri ho pubblicato un post su facebook, con la foto di Mattarella in versione femminile (penso abbiano usato i capelli della Belloni, la responsabile dei Servizi di Sicurezza che per qualche ora nella notte tra venerdi’ e sabato era sembrata essere la prossima candidata “decisiva” per il Quirinale).   Era una foto molto ben riuscita, con qualche ritocco di photoshop che dava a Mattarella l’aspetto di una bella nonna in salute.Purtroppo stamattina mi sono accorto che la foto era stata censurata.   Sparita.  Ormai Mattarella e’ il 13esimo (pardon il 12esimo, in quanto sempre lui e’) Presidente della Repubblica, per altri 7 anni, alla bella eta’ di 80 anni suonati.La regia di Salvini, affidatagli da Meloni e Berlusconi, si e’ rivelata fallimentare.  La sponsorizzazione di Draghi, essenziale fin da subito, non c’e’ stata.   Anzi il Cav ha detto, prima di entrare in ospedale per un problema alle vie urinarie, che Draghi “stava bene dov’era”.  Incomprensibile.Invece la tattica di Letta e’ stata, occorre riconoscerglielo, un capolavoro di astuzia.    Nel resoconto di Verderami, sul Corriere, si parla della riunione di venerdi’ notte, quella nella quale e’ saltato fuori il nome della Belloni, e della rosa dei candidabili da parte del PD, dove, guarda caso, il nome di Draghi era sparito.Eppure era evidente che, fallita la candidatura di Berlusconi, fallita la scelta fra la rosa di 3 nomi di centrodestra con un curriculum prestigioso (Pera, Moratti, Nordio), era per cosi’ dire inevitabile che la scelta ricadesse proprio solo sul nome di Draghi, per evitare la disfatta.   Ma quando si sono riuniti, Conte, Salvini e Letta, il nome di Draghi non c’era piu’, e c’era quello della Belloni, che deviava la scelta eventuale di Casini, indigeribile sia dalla Lega sia dai 5stelle.Letta a quel punto si e’ detto d’accordo.   Il nome Belloni e’ spuntato fuori, al pubblico, addirittura quel fesso di Grillo l’ha menzionato in un tweet.   Nel frattempo, le votazioni tenute venerdi’ avevano visto il nome di Mattarella crescere fino ad oltre 300 voti.    Alla fine, sia Forza Italia che Italia Viva hanno detto no alla Belloni, proprio all’ultimo, e ormai la scelta su Draghi era diventata impossibile.Pare che Berlusconi abbia quindi telefonato a Mattarella, nella notte, per chiedergli se avrebbe acconsentito ad una rielezione.   Anche Draghi si e’ rivelato d’accordo.    I giochi sporchi del PD avevano avuto buon esito.    La destra si e’ sfaldata, ed alla fine anche Salvini, obtorto collo, ha dovuto cedere.  Dice Verderami che lo sbruffone alla fine avrebbe voluto intestarsi la scelta di Mattarella, ma i suoi compagni della Lega lo hanno mandato a stendere.   Il suo prestigio e la sua carica di leader sono in forse.  In questo frangente si e’ dimostrato davvero debole, privo di un minimo di sapienza strategica.Anche il Cav mi ha deluso.   Draghi sarebbe stato mille volte meglio di Mattarella.  Con Mattarella si consolida lo status-quo.   Il regime si autoconserva, ed il regime vuol dire la preponderanza delle forze di sinistra alle leve del potere.  Niente da fare, la destra ha perso l’ennesima occasione per farsi valere come forza dirigente del paese.