Diario Infernale

Putin zar riconfermato


Esattamente un anno fa, il 18 marzo 2023, la Corte di Giustizia Internazionale con sede all’Aia aveva emesso un mandato di cattura nei confronti di Vladimir Putin, accusato di tratta di bambini ucraini.    Oggi invece siamo a conoscenza dei risultati parziali delle elezioni presidenziali in Russia, concluse ieri 17 marzo.L’affluenza e’ stata del 73%, cosa che qui in Italia noi ci sogniamo.    Le preferenze per Putin sono state pari all’88%, il che equivale ad un plebiscito.    Ci sono stati anche un certo numero di segnali di opposizione, specie quelli relativi alla richiesta della vedova di Navalny di andare a votare tutti alle ore 12 di domenica, che ha generato parecchie code in vari seggi.In linea di massima, pero’, nonostante tutte le critiche che posso sentire alla TV e sui giornali sulla poca democraticita’ dell’elezione, e’ indubbio che Putin raccolga presso il popolo russo una conferma ed un appoggio consistenti e addirittura rafforzati dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.  La Russia ha dimostrato di saper reagire concretamente alle reazioni occidentali alle sue mosse militari, e la gente crede ancora fermamente nel suo leader ormai piu’ che ventennale, che si appresta a diventare lo zar che ha governato per piu’ tempo la Russia dopo Stalin e Caterina la Grande.   Per il momento e’ stato confermato fino al 2030, quando avra’ 78 anni.  In teoria poi potrebbe essere rieletto per altri 6 anni.In fondo questa elezione e’ la dimostrazione del fallimento della politica delle sanzioni, che invece di piegare l’economia russa non hanno fatto altro che rafforzarla, trasformandola in un’economia di guerra che fra l’altro ha pure generato un aumento del PIL russo maggiore di quello di molti paesi europei.    La guerra poi, al netto di qualche centinaio di migliaia di giovani russi che sono espatriati per evitare la leva, ha portato benefici sostanziosi ai reduci dal fronte, che potranno usufruire di un programma speciale di promozione sociale, occupando posizioni privilegiate nell’istruzione, nella pubblica amministrazione e nell’imprenditoria.Queste misure hanno risolto lo shock della mobilitazione, ed altre misure di salvaguardia dei redditi, specie delle pensioni, e la grande richiesta di occupazione dovuta a tutti i posti di lavoro lasciati liberi da coloro che si sono recati al fronte hanno portato ad un maggior benessere che ha favorito il consenso verso il leader, che viene considerato ormai, dal popolo russo, l’unico che puo’ condurre il paese fuori dalla grave situazione in cui si trova.  In pratica per la gente russa non ci sono alternative, da cui il risultato delle elezioni.