Diario personale

28/01/09


Ci sono interrogativi a cui io purtroppo non so rispondere, mi informo, come fanno tutti penso, ho il mio pensiero ma poi fondamentalmente non sono un macroeconomista con le giuste basi per rispondere ad alcune domande, quindi mi permetto solo di fare piccole riflessioni personali.Che si sente parlare di crisi sono ormai 10 anni, almeno in Italia, ma poi con il credito agevolato, con il nostro sapersi arrangiare non ne abbiamo mai veramente risentito, il nostro PIL era sempre in crescita, adesso invece abbiamo stoppato il nostro PIL anzi siamo in recessione.All’inizio abbiamo aiutato la finanza, anche se a dire il vero noi in Italia molto meno che non in altri paesi, e adesso facciamo interventi mirati, nel senso settore più in crisi intervento che arriva, ma in Italia non esistono solo 2/3 aziende, e quindi mi spiace moltissimo per i lavoratori di ALITALIA, che non hanno ricevuto lo stipendio da cassintegrati capisco che per la FIAT (che produce circa l’11% del PIL con tutto il suo indotto) bisogna avere un occhio di riguardo e quindi si convoca la società a Palazzo Chigi ma bisogna anche pensare che l’Italia è principalmente strutturata in piccole aziende, e che se il distretto di Torino si basa sulla FIAT, altri distretti si basano su altre cose. Tutto il distretto di Modena come quello di Prato, Biella, Como si basa sull’industria tessile, ormai in crisi da almeno 4/5 anni, e si parla magari non di 60.000 lavoratori, ma sicuramente di più dei 6.000 dell’ALITALIA sparsi in medie piccole aziende, che non hanno diritto alla cassa integrazione e che vengono sistematicamente licenziati. Il distretto di Altamura, come quello di Pistoia e Brianza si basa sul mobile, e anche qui ci sono grosse perdite di posti di lavoro. Ultimamente la crisi ha toccato anche la Food Valley, che fa molto americana chiamarla così, quindi i salumifici, piuttosto che i pastifici risentono di questa crisi e si parla di perdita di posti di lavoro. E si parla di gente che lo stipendio non lo riceve e che magari continua a lavorare sperando che il suo titolare il mese prossimo qualcosa gli possa dare.Perdita di posti di lavoro = insicurezza del proprio lavoro e quindi risparmio. Eppure le materie prime calano, eppure non c’è più neanche un rapporto di domande ed offerta, eppure.I fabbricanti guadagnano troppo, e lo pensavo anche io sino a circa 4/5 anni fa quando il prezzo mi veniva comunicato dalla direzione, capperi ma quanto vuol guadagnare il mio capo? Poi fai un piccolo salto di mansione e scopri che i costi sono dati solo in minima parte dalle materie prime, ci sono i costi di produzione che sono proibitivi, ed una volta arrivato al costo totale poi ci sono da aggiungere altri costi che tutti stanno cercando di tagliare, ad esempio le fiere, ma che non possono essere tagliati così tanto.Se i titolari d’aziende fabbricanti non guadagnano troppo, e quello che guadagnano lo reinvestano nella loro azienda e a guardarmi in giro non sono moltissimi quello che lo fanno ma neanche così pochi, allora la colpa è della distribuzione, i costi lievitano al momento della vendita.Altra grande questione il comprare italiano, l’industria manifatturiera è quella che assorbe manodopera, il terziario molto meno per fare una camicia servono almeno 3 persone specializzate, chi taglia, chi cuce e chi controlla e insacchetta, per importarla dalla Cina solo il trasportatore.Per finire il tutto, vorrei lasciarmi a promemoria due o tre considerazioni, la FIAT tanto snobbata in passato, sta chiudendo un’intesa con la Chrisler, che poi non è l’ultima arrivata, arrivando ad avere almeno il 25% del loro capitale sociale, perché negli ultimi anni hanno investito in tecnologia, anche con i nostri soldi, si usando tutta la cassa integrazione possibile ed usando i soldi che ogni tanto riuscivano a fare affluire alle loro casse non per investire sul prodotto o in tecnologie ma per investimenti personali, adesso dice attenti se non ci aiutate tutto può morire. Tutti siamo stati tediati dalla vicenda ALITALIA, però nessuno ci ha detto come è poi andata a finire e quanto abbiamo dovuto sborsare a persona per venderla a un gruppo di imprenditori che ha come unico obbiettivo rivenderla fra 5 anni guadagnando tutto il possibile. La sinistra e il centrosinistra invece di agire compatto e di fare proposte si sgretola, e forse perderà la sua piazza fiore all’occhiello (Firenze). Insomma marasma, ma quei 900 amministratori dell’azienda ITALIA che pensano di fare? E quello che è il consiglio di amministrazione deve pensare solo alle intercettazioni? Beh voglio aiutarli, sappiano che il mio cellulare può essere controllato 24 ore al giorno 7 giorni alla settimana, io sono tutto 24/7 e non solo quando gioco a fare il Master.Si lo so mi sono fatto prendere la mano, e ho fatto il mio nuovo sermoncino, ma ultimamente ascolto notizie solo per dispute stupide e non per problemi seri.